00 24/06/2010 23:16

Abbiamo visto finora come dobbiamo considerare la persona umana e soprattutto la sua parte spirituale in considerazione della sua origine e natura.

Vediamo ora come dobbiamo considerare la Persona di Gesù e la sua reale natura, ed origine divina, che si differenzia rispetto alla nostra natura, in quanto rileviamo dalla Scrittura che Egli è Figlio generato e quindi di natura  divina come lo è il Padre, pur essendo distinto da Lui. 

Proprio in forza di tale identità tante espressioni usate da Gesù, e che irritavano continuamente i giudei, trovavano davanti al Sinedrio la loro piena conferma:

se non credete che IO SONO morirete nei vostri peccati (Gesu’ si attribuiva il nome proprio di Dio: IO SONO)

Io sono la via, la Verità e la Vita” : (la Vita e la Verità in senso proprio, possono essere solo attribuibili a Dio)

avete udito che fu detto,…ma io vi dico…” (solo Dio poteva cambiare le leggi )

Io e il Padre mio siamo una sola cosa” (rivendicava la stessa natura divina)

Chi ha visto me ha visto il Padre” …perché “io sono nel Padre e il Padre è in me” (unità di natura )

Io ho il potere di dare la vita e il potere di riprenderla” (solo Dio può avere questo potere)

“…il Padre mio…il Padre mio…(usava spesso questo esclusivo appellativo, non diceva mai Padre nostro)

Io sono il buon Pastore …. (“Nessuno è buono se non Dio” Gesù aveva precisato )

Ti sono rimessi i tuoi peccati…. (Chi può rimettere i peccati se non Dio soltanto?)

Inoltre non disdegnò l’adorazione dei magi, del cieco nato, degli apostoli e degli angeli, se non fosse stato Dio.

Ma se ancora non si fosse convinti che Gesù è vero Figlio di Dio, e perciò della sua stessa natura divina, si ascolti quello che il Padre aveva dichiarato in due occasioni riportate nei Vangeli: “Questi è il mio Figlio diletto, ascoltatelo” (Mt.17,6 Mc.9,7)

Chi oserà dire che il Padre intendesse fare un’affermazione simbolica, o che dicendo quelle parole intendeva dire qualcosa di diverso da quello che ha detto???

 

Ecco dunque il nodo cruciale di quel singolare e decisivo interrogatorio, della testimonianza concorde del Padre , di Pietro, degli Apostoli e della Chiesa intera che con il Concilio di Nicea ha voluto definire con assoluta chiarezza il dubbio insinuato da Ario e ripreso dai TdG i quali sostengono che Gesù è Figlio Unigenito solo nel senso che è l’unico essere creato dal Padre. Attribuiscono cioè a Cristo la nostra stessa natura di esseri creati, con la sola differenza che egli sarebbe stato creato per primo. Questa loro “fede” che è alla base di tutto il loro insegnamento, vanifica la testimonianza stessa del Padre, la testimonianza degli apostoli, la causa reale per cui Cristo è stato condannato a morire e quello che è peggio ha creato una frattura insanabile con la vera Chiesa fondata da Cristo che professa con Pietro senza tentennamenti: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio Vivente.” (Mt. 16,16)

 

Tutte le principali eresie della storia hanno cercato di togliere a Cristo la sua identità di vero uomo, in quanto vero figlio dell’uomo (ed es. docetisti, gnostici, sincretisti, New Age) o di vero Dio in quanto vero figlio di Dio (1 Gv. 5.20) (ad. es. ariani, Mormoni, Testimoni di G.)

Per ottenere questo risultato hanno dovuto manipolare e reinterpretare a proprio uso e consumo, tutti i testi biblici dove si afferma sia la natura divina che la natura umana di Gesù. Chi si fonda solo su una parte dei versetti biblici, tradisce gli altri versetti biblici che sono altrettanto veri e che vanno interpretati in armonia fra loro, in armonia con l’interpretazione di quelli che ci hanno trasmesso le Scritture stesse, in armonia con i Concili che hanno dato la definizione esatta a ciascuna obiezione posta dai vari eretici che si sono succeduti nella storia.

 

La tesi poi (sostenuta dai Testimoni di G.,) che Gesù sia l'arcangelo Michele, non solo non trova alcun fondamento scritturale ma appare in piena contraddizione con quanto sopra.

Si confonde il Creatore con la creatura, un abisso incolmabile. Basterebbe analizzare bene il testo di Giuda 9 per capire che Michele rimetteva al Signore il giudizio sul diavolo; e l'unico Signore in assoluto al quale appunto spetta il giudizio è Gesù come afferma S.Paolo in 1Cor.8,6. Ne consegue che Gesù non può essere Michele.

Inoltre il profeta Daniele ci dice che l’Arcangelo Michele era uno dei primi principi e non il primo o l’unico in assoluto.

Gesù invece è definito l’UNIGENITO DIO (Gv.1,18) in senso esclusivo e mai si dice che sia un arcangelo.

Non si capisce come si possa arrivare a questa conclusione assolutamente in contrasto con la Bibbia.

E’ possibile ora capire meglio come l’uomo sia creato, e Gesù, Figlio Unigenito di Dio, sia invece l’unico ad essere generato e non creato.


[Modificato da Credente 18/04/2019 15:19]