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Matteo 10:28
28. E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccider l'anima;
Poteva muoversi l'obbiezione: «Se io proclamo altamente tutto ciò che il mio Signore mi ha insegnato, corro il rischio della vita». Questo versetto dà la risposta: Può essere così, ma che per ciò? Il potere dei vostri nemici finisce assolutamente qui, e più presto o più tardi, voi dovrete sottomettervi alla morte temporale; la parte spirituale della vostra natura però non ha nulla da temere dal furore dell'uomo. Ma vi è Uno, di cui voi siete servi, il quale, se gli disobbedite, ha la potenza di far perire l'anima non meno che il corpo; perciò cessate di temere il furor dell'uomo, ma temete d'incorrere nella collera di Dio. Tale è il concetto di questo versetto. L'avvertimento è formulato anche più solennemente in Luca 12:5: «Ma io vi mostrerò chi dovete temere».
temete piuttosto colui che può far perire e l'anima e il corpo nella geenna.
Stier sostiene, nel modo più riciso, che quel «colui», di cui parla Gesù in questo punto, è Satana: Ma non si trova nella Scrittura alcun passo in cui venga attribuita a Satana la potenza di far perire l'anima e il corpo nella geenna; Dio solo è sempre accennato come l'onnipotente dispensatore, sì dell'eterna vita che dell'eterna morte Vedi Romani 16:20; Efesini 6:16; Giacomo 4:7. Queste parole adunque si riferiscono a Dio, tanto qui che in Luca 12:5. Che cosa è «l'anima» ? Dai filosofi greci si faceva distinzione fra l'anima come sede dei sentimenti e desideri, e lo spirito, ossia la parte più alta della nostra natura. A questa distinzione si allude in alcuni passi del Nuovo Testamento Vedi Luca 1:46; 1Tessalonicesi 5:23; Ebrei 4:12; ma qui l'anima significa tutta la nostra natura spirituale in contrapposto alla vita del corpo. Sulla «Geenna», Vedi note Matteo 5:22. Prova decisiva è questa che c'è un inferno per il corpo non meno che per l'anima.



PASSI PARALLELI
Matteo 10:26; Isaia 8:12-13; 51:7,12; Daniele 3:10-18; Luca 12:4-5; Atti 20:23-24
Atti 21:13; Romani 8:35-39; 2Timoteo 4:6-8; Ebrei 11:35; 1Pietro 3:14; Apocalisse 2:10
Salmo 119:120; Ecclesiaste 5:7; 8:12-13; Isaia 66:2; Geremia 5:22; Ebrei 12:28-29
Matteo 25:46; Marco 9:43-48; Luca 16:22-26; Giovanni 5:29; 2Tessalonicesi 1:8-10
Apocalisse 20:10-15


1 Tess.5,23 Or, l'Iddio della pace vi santifichi egli stesso completamente, e l'intero essere vostro, lo spirito, l'anima ed il corpo, sia conservato irreprensibile per la venuta del Signor nostro Gesù Cristo.
... Le quali tradotte verbalmente, suonano così: e sia conservato senza biasimo nella venuta... intero lo spirito vostro e l'anima ed il corpo... L'aggettivo 'oloklhroV (intero) serve a caratterizzare la cosa che possiede tutto quel che le è stato assegnato come sua porzione (klhroV). Le pietre gregge sono integre, le settimane di sette giorni sono olocleri, il corpo senza mutilazione è del pari intero. L'intero spirito, l'intera anima, l'intero corpo hanno da essere conservati in modo irreprensibile. Lo spirito è l'elemento superiore della natura umana, l'organo col quale l'uomo può conoscere Dio, amarlo, adorarlo, servirlo. È contrapposto alla carne Matteo 26:41; Luca 24:39; Romani 8:1,4-5,9; 1Corinzi 5:5, Colossesi 2:5 ecc., al corpo Romani 8:10; 1Corinzi 5:3; 1Corinzi 7:34 . Quando si distinguono due soli elementi nell'uomo, chiamasi carne o corpo l'elemento materiale, visibile, mentre l'elemento superiore, immateriale, invisibile, in cui risiede la vita, chiamasi ora spirito, ora anima. Ma quando si analizza più accuratamente la natura spirituale nei suoi elementi, allora lo pneuma rappresenta l'elemento superiore, le facoltà religiose e morali in cui sta più specialmente la somiglianza con Dio, mentre la psiche rappresenta l'elemento inferiore le facoltà intellettive, affettive, istintive che sono in attività anche dove non esiste la vita spirituale. "L'uomo psichico non accetta le cose dello Spirito di Dio... L'uomo pneumatico giudica di ogni cosa" 1Corinzi 2:14 . Cfr. 1Corinzi 15:45-46; Ebrei 4:12 . S. Giuda parla di "uomini psichici, non aventi lo spirito" perchè nell'uomo non rigenerato lo spirito è in istato di torpore. Lo Spirito di Dio è quel che lo vivifica (cioè vivifica lospirito dell’uomo) chiamandone in attività le facoltà. L'apostolo esprime dunque il voto che i Tessalonicesi siano santificati in tutto l'essere loro e che siano conservati in santità, in modo da essere irreprensibili, lo spirito loro con tutte le sue energie superiori, l'anima con tutto le sue facoltà, il corpo con tutte le sue forze, tutto le sue membra e funzioni. Brama che tali siano trovati nel gran giorno, alla venuta del N. S. G. C. la quale potrebbe succedere mentre vivono ancora nel corpo terreno.