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Testimonianze di ex appartenenti a fedi non cristiane

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    EX APPARTENENTI A SCIENTOLOGY




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    Ex maga racconta...
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    00 26/03/2014 19:06

    Importante pastore pentecostale
    si converte al cattolicesimo

    Ulf EkmanProprio recentemente abbiamo dato la notizia in Italia della conversione al cattolicesimo di Lars Ekblad, pastore luterano svedese. Oggi torniamo ancora una volta in Svezia, dato che anche il più influente pastore pentecostale svedese (con tanto di pagina Wikipedia),Ulf Ekman, e sua moglie Brigitta, hanno in questi giorni annunciato la loro conversione al cattolicesimo. «Mi sono reso conto che il movimento che ho rappresentato negli ultimi trent’anni, nonostante i successi ottenuti, fa parte della frammentazione protestante della cristianità»ha spiegato Ekman in un editoriale per il quotidiano svedese Daegens Nyheter

    «Abbiamo visto nella Chiesa cattolica un grande amore per Gesù e una sana teologia fondata sulla Bibbia»ha spiegato Ekman. «Abbiamo sperimentato laricchezza della vita sacramentale, abbiamo visto la logica dell’avere una struttura solida nel sacerdozio, che mantiene la fede della chiesa e la trasmette alla generazione successiva. Abbiamo trovato una forza etica e morale e la coerenzache permette di affrontare l’opinione generale ed inoltre una gentile tendenza verso i poveri e i deboli. E, ultimo ma non meno importante, siamo stati in contatto con i rappresentanti dei milioni di cattolici carismatici e abbiamo visto la loro fede viva».

    Ogni domenica il pastore Ekman ha riempito la sua chiesa “Word of Life”, da lui fondata e diretta per 30 anni, con oltre 3000 fedeli (qui il suo ultimo sermone). Ha fondato anche una scuola con un migliaio di studenti, missioni in diversi paesi, in particolare Russia, Kazakistan e altre aree ex sovietiche e una ONG per aiutare i bambini in India, i suoi libri sono tradotti in 60 lingue e un suo programma televisivo viene trasmesso in tutto il mondo. Non a caso è considerato, appunto, il più influente e carismatico pastore pentecostale della moderna Svezia. Stefan Gustavsson, segretario Generale della svedese “Evangelical Alliance” ha commentato così: «Ulf Ekman è senza dubbio il leader cristiano più dinamico e influente che abbiamo avuto in Svezia nell’ultimo mezzo secolo. La sua rilevanza internazionaleva ben oltre ciò che la maggior parte degli svedesi pensano, innumerevoli persone in tutto il mondo rendono grazie a Dio per il servizio di Ulf Ekman». L’annuncio ha anche«parzialmente stordito».

    Dopo 10 anni di studio del Catechismo e della dottrina cattolica, l’amicizia con i leader del Rinnovamento Carismatico Cattolico, ha annunciato qualche domenica fa: «Ci siamo resi conto che i nostri pregiudizi protestanti anticattolici in molti casi non hanno alcun fondamento. In contatto con i cattolici, abbiamo scoperto quanto viva sia la loro fede, i doni che hanno, come sono ben informati, la forza della loro fede». La moglie, Brigitta, ha a sua volta spiegato: «Quando ho scoperto tutti questi aspetti positivi del pensiero cattolico mi sono chiesta: perché non mi sono mai stati insegnati? Qualcuno me li ha nascosti. Arrossii di vergogna nel scoprire la mia ignoranza». Ekman ha proseguito: «Abbiamo bisogno di ciò che Gesù è nella Chiesa cattolica, dei sacramenti, del Magistero, del Papa, ho bisogno della tradizione apostolica. Ho bisogno della Chiesa per la mia salvezza».

    Il mito della rivoluzione protestante (la Riforma) è svanito da tempo: «Il risultato fu che il Magistero e la continuità apostolica si è rotta e molto chiaramente è stata abolito. L’uomo ha tentato di ripartire da zero con il risultato che la chiesa protestante non divenne migliore e più libera, ma sempre più divisa e secolarizzata. La fede cristiana è stata individualizzante». Ekman e Brigitta hanno lasciato la leadership dei pentecostali e i loro 3000 fedeli, ora saranno semplici parrocchiani nella chiesa cattolica di Sankt Lars a Uppsala. «Ci siamo sentiti un po’ come Abramo e Sara, due anziani che entrano in un paese sconosciuto», hanno spiegato. «Ma guidati da Dio».


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    00 27/03/2014 16:07

    Dal luteranesimo al cattolicesimo:
    una imprevedibile conversione

    Le conversioni dall’anglicanesimo e dal luteranesimo in questi ultimi anni (grazie soprattutto alla costituzione apostolica di papa Benedetto XVI, Anglicanorum coetibus) si sono molto intensificate. Ma quella di Ron Dop ha veramente un qualcosa di imprevedibile.

    Ron è americano, convertitosi al cattolicesimo dal luteranesimo nel 2004. Nulla della sua vita avrebbe fatto presagire un cambiamento simile. “Lo Spirito Santo ha un gran senso dell’umorismo”, dirà poi. E’ stato cresciuto in una famiglia di forte tradizione luterana (sua madre divenne “pastora” luterana nel 1985), lui stesso fece parte di varie organizzazioni giovanili protestanti. Nel 1989 si sposò con Theresa, una cattolica non praticante, secondo il rito luterano.

    Chiaramente Ron non aveva la minima intenzione di abbandonare la propria fede, così iniziò a portare spesso la moglie in chiesa affinché abbracciasse anche lei il protestantesimo. Ma non andò come sperava, infatti la moglie dopo qualche anno ricominciò ad interessarsi delle sue radici cattoliche, riscoprendo la propria fede e decidendo di riaccostarsi ai sacramenti. Quando nacque il loro primo figlio, William, decisero di battezzarlo secondo il rito luterano, ma arrivato all’età di sette anni i genitori lo portarono in una scuola cattolica, affinché potesse ricevere la migliore educazione possibile (penso faccia riflettere vedere come anche i protestanti vedano di buon occhio l’educazione impartita dai cattolici). Dopo solo un anno William domandò di poter ricevere la Prima Comunione.

    Nonostante all’inizio uscisse addirittura di casa piuttosto che vedere la famosa rete televisiva cattolica, la EWTN, Ron cominciò lentamente a seguire le trasmissioni assieme alla moglie, allontanando così molti dei suoi pregiudizi anticattolici, tanto da portarlo addirittura a frequentare sporadicamente la Messa domenicale con la moglie e il figlio, senza comunque dimenticare la sua comunità. Avveniva talvolta che durante la messa si sentiva “pieno di gioia” durante una preghiera, un inno, o durante la consacrazione. Notò anche con grande interesse che la liturgia luterana nulla aveva di così sacro e mistico.

    Questo lo mosse a interessarsi ancora di più, iniziò a leggere libri su libri, riscoprì la devozione ai santi e alla Madonna, comprese la presenza reale di Cristo nell’Eucarestia  adottò anche la recita del Rosario. Ma di tutto questo suo itinerario nessuno sapeva niente, né la moglie, né la comunità luterana. Nel 2002realizzò di essere spiritualmente e mentalmente cattolico, ma temendo la reazione della sua famiglia d’origine, totalmente luterana, rimase nel silenzio, finché non avvenne un fatto nella scuola del figlio. All’età di dodici anni William decise, contro tutte le tendenze dei ragazzi della sua età, di organizzare in totale autonomia un Rosario per i giovani della sua scuola. “L’orgoglio che provavo per mio figlio fece esplodere la vergogna per le mie paure”racconta Ron, indicando questo momento come decisivo per la sua conversione pubblica.

    Nella primavera del 2003 arrivò dalla parrocchia di sua moglie una lettera del parroco che invitava la famiglia a partecipare al catechismo. La lettera rimase per un mese sulla scrivania, ma alla fine Ron si decise e raccontò alla moglie il cammino degli ultimi anni, dandole una gioia incredibile. Non passò troppo tempo che rivelò la sua conversione anche ai suoi parenti.

    Dopo aver iniziato il corso da catecumeno, durante la Pasqua del 2004 ha fatto il suo ingresso nella Chiesa Cattolica con entusiasmo fanciullesco. Così scrive oggi Ron guardando la sua vita:”Non potrò mai dimenticare l’esempio di mio figlio, che fece passare l’azione dello Spirito Santo in me”. L’uomo potrà rimanere testardo sulle proprie decisioni tutta la vita, ma se si lascia guidare dalla letizia che muove la Verità, non potrà rimanere staccato da essa tanto a lungo!


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    00 01/08/2014 21:24

     CASANOVA, ASTRO DEL PENTECOSTALISMO, CONVERTITO:
    «LA CHIESA DI CRISTO È QUELLA CATTOLICA!»

    Fernando Casanova, nato nel 1964, è stato l’astro nascente del pentecostalismo di Porto Rico. Dopo una formazione teologica e un percorso accademico di prim’ordine, nel 2002 è diventato cattolico. Nato e cresciuto nel mondo pentecostale, non aveva mai avuto esperienza di un altro tipo di cristianesimo. A spingerlo sulla strada di Roma sono stati i suoi studi biblici e una personale ricerca del volto della Chiesa primitiva, che lo hanno portato a riconoscere in quella Chiesa degli inizi la Chiesa cattolica. Dopo un periodo di sofferenza e di resistenza interiore, il momento decisivo è arrivato con la partecipazione a un’ora di adorazione eucaristica, seguendo il consiglio di un frate cappuccino.

    Oggi Casanova è un apologeta del cattolicesimo, docente di teologia e conferenziere ricercato, capace di parlare come pochi a quel mondo attratto dalle sirene pentecostali.

    Il video qui sotto è la parte finale di una sua testimonianza tenuta alcuni anni fa in California, di fronte a un pubblico ispanofono, durante un incontro sulla nuova evangelizzazione. Queste sono le parole che ha pronunciato:

    «Mia moglie e io vogliamo uscire di qui con un po’ di nuovi amici, però noi crediamo che l’amicizia debba fondarsi sulla verità, sulla fedeltà al Vangelo e alla Chiesa e per tanto abbiamo un’avvertenza per coloro che vogliono essere nostri amici. Signore e signori, avvertiamo tutti coloro che vogliono essere nostri amici: di fronte a Lisette e a me, di fronte a noi, NON DITE MAI, MAI che era lo stesso questa Chiesa o un’altra. Ci fate sentire come degli idioti ogni volta che lo sentiamo. Lisette e io abbiamo lasciato alle spalle quello che abbiamo lasciato perché siamo convinti che QUESTA E’ LA CHIESA DI GESU’ CRISTO».


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    00 12/08/2015 19:07
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    00 13/06/2018 11:12
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