00 12/08/2010 13:00

Rendere ragione della fede cristiana oggi

"Da sempre la comunità cristiana ha cercato di rendere ragione di fronte al mondo della propria fede e speranza, esibendo il vangelo di salvezza in una prospettiva di intelligibilità.

L'atto di fede coinvolge infatti tutto l'uomo e abbisogna, per essere pienamente autentico, di un'accoglienza vitale della rivelazione di Dio in Gesù Cristo che è insieme del cuore e della mente. La storia di questo "rendere ragione" è in fondo la vicenda dell'apologetica cristiana (da apologhéomai= "parlare in difesa di"), una forma particolare e irrinunciabile di teologia che, a seconda delle epoche e dei contesti, ha assunto stili e contenuti i più diversi.

Nel nostro tempo ... un'epoca che non è certo abitata da grandi passioni ideali ma si caratterizza per il suo profilo incerto, per la debolezza e il nomadismo del pensiero, forse più di ieri il cristiano è chiamato a dire la speranza che è in lui, ad eplicitare le ragioni del suo credere, presentando, senza complessi di sorta e falsi pudori, se stesso e la propria fede. Con mitezza e rispetto, come consigliato dall'apostolo Pietro (cf. 1 Pt 3, 15), anche perché risulta evidente che lo stile dell'annuncio la dice lunga sul contenuto che si intende proporre. Ma anche con completezza e chiarezza, senza cioè far torto alla verità.

Priva di questa comunicazione che muove dall'ascolto delle domande dell'uomo del proprio tempo e nasce insieme dalla strutturazione interna del credere, la fede non può dirsi né "attuale" né tanto meno "missionaria". E' infatti "esigenza intrinseca della fede cristiana il dirsi e il risultare "valore" per l'uomo di tutti i tempi, e il proporsi come dono offerto a tutti, con la responsabilità, per gli stessi credenti, di farsene comunicatori".

(Ugo Sartorio in: Credere Oggi n. 4/96, Rendere ragione della fede cristiana oggi)