31/05/2010 16:51
FOTO SCATTATE A ZEITOUN DURANTE UNA APPARIZIONE

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Nel corso di tutta l’era cristiana sono state assai numerose le apparizioni della Madonna. I paesi, per così dire, baciati da questo divino intervento sono stati nel passato principalmente due: l’Italia e la Francia. Man mano che il messaggio evangelico veniva diffuso in tutto il mondo, le apparizioni mariane hanno iniziato ad interessare paesi assai lontani, per storia e cultura, spesso esotici. Non mancano, pertanto, nel lungo elenco di questo tipo di apparizioni, paesi come il Messico, il Guatemala, il Laos, il Giappone, il Vietnam, la Cina, il Ruanda, la Corea, ecc. E’ stato calcolato che nel solo XX° secolo ci siano stati 386 casi di apparizioni mariane dei quali 299 non hanno avuto ancora un giudizio definitivo, 79 sono stati già riconosciuti come privi di ogni fondamento certo, e solamente 8 sono stati giudicati come vere manifestazioni del Divino dalla Chiesa cattolica. In questi ultimi anni, sembra che un paese particolarmente interessato da questi fenomeni sia gli Stati Uniti. Dal 1985 al 1994, di apparizioni mariane che hanno destato un certo scalpore ne sono state segnalate oltre 20.

Occorre, tuttavia, tenere ben presente che tra i tanti casi che con cadenza quasi regolare le cronache ci fanno conoscere, solo pochi riescono a superare il filtro rappresentato dall’esame, dallo studio approfondito e dalle critiche delle autorità religiose preposte a giudicare questi fenomeni. La Chiesa cattolica è sempre assai prudente nell’approvare o meno la genuinità delle apparizioni. Quando qualcuno afferma di essere stato testimone di una o più apparizioni, il vescovo della diocesi ha il compito di interessarsi del caso attenendosi a questo stabilito nel 1978, sotto il pontificato di Papa Paolo VI, dalle norme emanate dalla Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede. In primo luogo deve verificare se si tratta di vera apparizione e non di allucinazione patologica, o che non sia il frutto di plateali menzogne1. Potrebbe anche trattarsi dell’opera subdola del maligno. Ricordiamoci che per la Chiesa, un’autentica apparizione è un carisma – gratia gratis data – che si presenta ad una sola o a più persone per il bene spirituale del prossimo e/o della Chiesa nel suo insieme.

Se il Vescovo della diocesi interessata ritiene che i fatti siano meritevoli di più approfondite indagini, allora incarica per la loro valutazione una commissione di esperti (psicologi, teologi ed altri professionisti). Essa valuta i fatti interrogando i visionari e chiunque altro possa dare una qualche testimonianza e visitando il luogo nel quale si è verificato il fenomeno. Esamina poi gli eventuali messaggi e le conseguenze dell’evento: guarigioni inspiegabili, fenomeni miracolosi o portentosi concomitanti o successivi, ed il possibile aumento della devozione e della fede. Di particolare importanza riveste il contenuto dei messaggi, quando presenti. Esso deve essere pienamente in linea con gli insegnamenti ufficiali della Chiesa e non provocare divisioni al suo interno. Terminato questo lavoro sul campo, la commissione esprime per votazione il proprio giudizio sulla possibile genuinità dell’apparizione presa in esame: “constat de supernaturalitate”, oppure “non constat de supernaturalitate”. Giudizio consegnato, insieme a tutta la documentazione raccolta, al vescovo che eventualmente lo trasmette agli organi superiori della Chiesa.

A questo punto, di solito passano numerosi anni prima che la Chiesa, affidato il caso ad una sua particolare commissione interna, esprima ufficialmente l’esito della lunga e minuziosa inchiesta. Sono possibili quattro differenti tipi di valutazione (Samples, 1991; Foster, 1995):

1- L’apparizione non è riconosciuta come espressione di un disegno divino perché accompagnata da messaggi non conformi al Credo Cristiano;

2- all’apparizione manca la prova certa sulla sua origine divina. Viene lasciata, tuttavia, una certa libertà ai singoli fedeli di accordarle o meno la propria devozione;

3- per la Chiesa i messaggi non contengono nulla che sia contrario al Credo Cristiano. Essa non garantisce, però, dell’autenticità dell’apparizione;

4- si riconosce nell’apparizione un intervento divino.

Appare, di conseguenza, chiaro che dei tanti casi di cui le cronache ci rendono informati, solo un’esigua minoranza riesce a superare tutti i livelli di giudizio ed a ottenere la promozione al rango di vera apparizione miracolosa della Vergine. Piuttosto sporadico è il giudizio della scienza, ossia la verifica della realtà dei fenomeni ottenuta servendosi di apposita ed affidabile strumentazione scientifica. Inoltre, quando la scienza se ne interessa ed esprime il proprio parere, quest’ultimo può non essere in accordo con quello dato dalle autorità religiose. Ma occorre anche sottolineare che il giudizio della scienza spesso si è rivelato non unanime essendosi spesso formati partiti favorevoli e partiti contrari nei riguardi dello stesso fenomeno. Questo per dire che non esiste sempre un giudizio univoco della scienza, ma esistono bensì in questo, come in altri campi, valutazioni anche diametralmente opposte sullo stesso fenomeno e che riflettono i giudizi ed i pregiudizi dei singoli studiosi.

Sino ad ora abbiamo parlato di casistiche riguardanti principalmente l’ambito cattolico. Però occorre ricordare che anche altre Chiese Cristiane, ma di diversa confessione, talvolta hanno visto al loro interno manifestarsi tali ed identiche apparizioni.In questo articolo desidero soffermare l’attenzione su una serie impressionante, sia per numero che per qualità, di apparizioni mariane avvenute in Egitto in anni molto recenti ed in seno alla chiesa cristiana ortodossa copta. Queste manifestazioni hanno ricevuto il riconoscimento ufficiale da parte delle più alte autorità religiose locali e, in un caso, anche della Chiesa cattolica.



L’ANTEFATTO

Come appassionato di parapsicologia, ma anche di altre fenomenologie di frontiera, non avevo mai sentito parlare delle apparizioni mariane accadute a Zeitun (o Zeitoun), in Egitto. Alcuni anni fa, facendo una ricerca bibliografica all’Istituto di Psicologia dell’Università degli Studi di Bologna, ho trovato in una rivista un articolo di due psicologi, dei quali uno, il canadese Michael Persinger, è un noto studioso della fenomenologia paranormale. Questo articolo trattava della peculiare attività sismica in Egitto in corrispondenza di apparizioni della Madonna nella chiesa copta di Zeitun (Derr e Persinger, 1989). Tra i numerosi articoli passati in rassegna quel giorno nella biblioteca dell’Istituto di Psicologia, questo mi colpì particolarmente ma, non so per quale meccanismo psicologico (atteggiamento di difesa, di censura, o chissà cosa), non volli né leggerlo , né fotocopiarlo. Registrai solamente il titolo e gli autori nella memoria e basta. Dopo circa due anni, ebbi un secondo incontro con le apparizioni di Zeitun leggendo un libro che ne faceva solo un breve accenno (Talbot, 1997). Mi decisi, a quel punto, di cercare su altre fonti qualche notizia più dettagliata, ma senza alcun successo. In seguito, feci una ricerca su Internet dove finalmente potei raccogliere una buona quantità di informazioni che mi ha permesso di ricostruire, con sufficiente precisione, la
storia di questo interessantissimo e misconosciuto fatto.



LA STORIA CI DICE

La chiesa copta della Vergine Maria a Zeitun, nelle immediate vicinanze della capitale egiziana, fu fatta costruire nel 1924 in seguito, si dice, alla visione della Madonna che ebbe in sogno l’anno prima un certo Khalil Pasha Ibrahim. Ella gli chiese di costruire una chiesa a lei dedicata promettendo, nel contempo, di riapparire 50 anni più tardi. Secondo un’altra fonte (Scott Rogo, 1982), la Madonna avrebbe promesso il suo ritorno non appena la chiesa, della quale aveva sollecitato la costruzione, fosse stata terminata (la cerimonia di consacrazione avvenne nel 1925). Comunque siano andate le cose, alle ore 20,30 del 2 Aprile 1968, esattamente 50 anni dopo questi primi eventi, tra le cupole della chiesa copta di Zeitun ci fu la prima di una lunga serie di apparizioni della Madonna. Il 2 Aprile è una data che riveste una certa importanza per il fatto che è l’ultimo giorno di un lungo periodo di festeggiamenti che la chiesa copta celebra in onore di Maria che, per l’occasione, viene chiamata “Nostra Signora della Luce”. Altro fatto strano è che la chiesa copta di Zeitun si troverebbe sulla strada che la Sacra Famiglia avrebbe percorso durante il suo viaggio in Egitto.

Tra i primi ad accorgersi dell’apparizione furono due meccanici che lavoravano in un’officina di riparazioni auto posta di fronte alla chiesa. Entrambi erano di religione musulmana. Richiamati da qualcosa di strano che stava accadendo nella strada, uscirono di corsa e videro una giovane signora vestita di bianco che camminava sulla cupola principale del tempio. Credendo che fosse una ragazza aspirante al suicidio e che potesse precipitare data l’impossibilità di camminare sulla sfericità della cupola, i due urlarono alla donna di fermarsi. La figura di donna era circondata da un intenso alone luminoso e si inchinava ogni volta che passava accanto alla croce che sovrastava la cupola principale. Qualcuno tra la gente che si stava raccogliendo in strada ad ammirare l’inconsueta scena gridò: “E’ la Vergine Maria”. Tanta era la gente che si raccolse ad ammirare il fenomeno che il traffico stradale ne fu bloccato. Dal momento che da quella prima volta le apparizioni si ripresentarono con notevole costanza (nei primi due anni in media 2-3 volte alla settimana), alcuni esponenti religiosi di alto rango furono incaricati dal Pope di Alessandria di Egitto e Patriarca per l’Africa ed il Medio Oriente, sua santità Anba Kirillos VI, di raccogliere informazioni dirette ed indirette del fenomeno. Anch’essi furono testimoni delle apparizioni di questa figura femminile che passeggiava tra le cupole della chiesa e che, in certi momenti, sembrava benedire con le mani o con movimenti del capo la folla sottostante.

Lo stesso Pope fu presente al manifestarsi di questi straordinari fenomeni. Egli, in seguito, diede la sua approvazione sulla genuinità di questi fatti. Anche il Cardinale cattolico Stephanos I°, incaricato dal Papa Paolo VI° di fare indagini scrupolose, si espresse a favore: “Senza dubbio si tratta di una reale apparizione….” (Zaki, 1978). Paolo VI° (Immaculata, aprile 1979), ufficialmente riconobbe le apparizioni di Zeitun come manifestazioni divine. Anche le autorità civili fecero le loro indagini senza trovare alcunché che facesse sospettare qualche trucco. In particolare, la polizia ispezionò un ampia zona circostante la chiesa (per un raggio di 15 miglia) per trovare marchingegni che potessero essere la causa fraudolenta dei fenomeni, ma senza alcun risultato. Lo stesso presidente della Repubblica Egiziana, Abdul Nasser, un fervente marxista, fu uno dei tantissimi testimoni. La notizia si sparse con la velocità del fulmine e le sere seguenti una folla vastissima ed eterogenea, fatta di cristiani, musulmani, ebrei, agnostici ed atei, venuti da tutto il paese e anche dall’estero, si radunò attorno alla chiesa. In alcune notti si dice che la folla abbia raggiunto il numero di 250.000 persone. I problemi di ordine pubblico che ne seguirono furono brillantemente risolti: chiusura forzata del traffico in tutta la zona, eliminazione di alberi e manufatti vari dal piazzale della chiesa per far posto alla folla, stretto controllo della situazione da parte della polizia presente in forze, ecc.

La TV egiziana ha fatto svariate riprese, centinaia di fotografi professionisti hanno fatto migliaia di fotografie, ed è stato calcolato che in tre anni più di un milione di persone sia stato testimone delle apparizioni di Zeitun. Un organismo governativo egiziano, il “General Information and Complaints Department” ha diffuso nel 1968 questa dichiarazione: “Sono state condotte indagini ufficiali che ci hanno portato a concludere che è innegabile che la Santa Vergine Maria sia apparsa alla chiesa di Zeitun con un corpo chiaro e luminoso che è stato visto da tutti i presenti, sia cristiani che musulmani”. Qualcuno ha fatto rimarcare come un fatto tanto eccezionale come quello solo a stento abbia varcato i confini egiziani e, nel mondo, siano state date vaghe notizie di queste apparizioni solo anni dopo il loro accadere. Fanno eccezione, per quel che ho potuto appurare, due soli brevi articoli del “The New York Times” datati 5 maggio e 21 agosto 1968. Qualcuno ha avanzato l’ipotesi che questa mancata diffusione su scala mondiale sia da riferirsi al fatto che gli eventi straordinari sono accaduti nell’ambito della chiesa copta e non di quella cattolica….



TIPOLOGIA DELLE APPARIZIONI



Un particolare importante è che le numerose apparizioni (alcune centinaia), che si protrassero per ben 3 anni, erano spesso di lunga durata. Quella del 30 aprile 1968 durò 2 ore e 15 minuti. Inoltre, erano visibili a chiunque e non c’era alcun problema a fotografarle. Avvenivano sempre nel cuore della notte ed erano precedute o accompagnate da inconsueti fenomeni luminosi. La Madonna (anche noi a questo punto, ed anche in seguito, ci uniformiamo provvisoriamente a questa identificazione), nel corso delle centinaia di apparizioni a Zeitun, non ha mai detto una sola parola. La sua presenza, in primo luogo, ed i gesti di benedizione elargiti alla folla e gli inchini alla croce che sovrastava la cupola centrale, per i credenti sono valsi molto più di qualsiasi parola e sono apparsi ricchissimi di profondi e, talora, insondabili significati. Secondo la descrizione di Padre Boutros Gayed (1996), rettore della Chiesa di Zeitun e fratello del Pope Shenouda III, le apparizioni hanno mostrato queste caratteristiche:

1. La Madonna appariva dotata di una propria intensa luminosità. Indossava una tunica lunga sino ai piedi ed a volte il capo era coperto da uno scialle. Spesso era circondata da stelle brillanti più grandi del normale. Poteva apparire l’intero suo corpo o solo il suo busto.

2. La Vergine era solita spostarsi tra le cupole della chiesa, in particolare in vicinanza di quella centrale. Passando davanti alla croce sulla cupola maggiore ella si inchinava e la croce acquistava una fulgida luce.

3. Talvolta portava un bambino tra le braccia.

4. In altre occasioni la sua sagoma non era ben definita, ma sempre luminosa. Oppure si vedeva una nuvola luminescente dalla quale la Madonna prendeva progressivamente una forma definita.

5. L’apparizione della Madonna era preceduta o accompagnata da bianche colombe che volavano attorno alla chiesa. Anch’esse erano luminose, più grandi del normale e si spostavano nel cielo senza alcun battito delle ali. Di solito sembravano materializzarsi dall’interno di nuvole luminose che comparivano misteriosamente tra le cupole della chiesa, oppure comparivano all’improvviso dal nulla. In un’occasione furono viste in numero di sette spostarsi velocemente nel cielo disposte a formare una croce.

6. A volte si osservava solo un bagliore luminoso arancione o azzurro chiaro che risplendeva per alcuni istanti per poi scomparire. Oppure si vedeva chiaramente una nebbia luminescente che avvolgeva ogni cosa e dalla quale emanava un piacevole odore di incenso.

7. Padre Boutros Gayed ricorda di avere visto la Madonna passare davanti al disco della luna piena coprendola alla vista.

In concomitanza di queste apparizioni, tra coloro che vi hanno assistito o che hanno successivamente visitato la chiesa, sono stati segnalati numerosissimi casi di guarigioni inspiegabili e di altri fatti miracolosi. A questo si aggiunga l’aumento nel fervore religioso di tanta gente e la conversione di persone sino a quel momento non credenti.
[Modificato da Coordin. 31/05/2010 17:01]