00 23/04/2010 14:38

La Bibbia usa moltissimo i numeri, oltre che per la quantità che indicano, anche in un senso simbolico. Questo uso simbolico dei numeri ci descrive delle qualità importanti di Dio oppure della realtà umana. In particolare i libri della Bibbia di tipo apocalittico usano molto il simbolismo numerico.

Ecco un elenco dei principali numeri usati in senso simbolico:

  • 1: sta sovente ad indicare l'unicità di Dio. In mezzo a tanti popoli politeisti, il popolo ebraico afferma con forza l'unicità di Dio: cfr. Deuteronomio 6, 4.
  • 3: enfasi.
  • 4: è un simbolo cosmico. Ad esempio nell'Apocalisse sono presentati quattro personaggi che governano il mondo simili, rispettivamente, ad un leone, ad un vitello, ad un uomo e ad un'aquila: cfr. Ap 4, 6-8.
Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce La sostanza primordiale nell'ebraismo.

Nella tradizione ebraica è ampia la sapienza sui quattro elementi di cui se ne riportano tanto la simbologia tanto le corrispondenze nella Creazione. Oltre allo Zohar, il testo più importante che ne tratta l'argomentazione secondo l'interpretazione mistica ebraica è il Sefer Yetzirah, la cui sapienza risale ad Avraham; se ne discute anche in altri testi di Qabbalah ed è oggetto di studio tra i principali del percorso esoterico ebraico definito Ma'asse Bereshit, lo Studio dell'Opera della Creazione.

Si ritiene che il mondo sia stato creato con la Torah le cui parole sono formate da Lettere che, permutate, sono il riferimento della Sapienza divina da cui sorse la parola di Dio al fine di creare ogni cosa esistente. Derivando dal significato delle lettere la loro corrispondenza con le creature e le create è così possibile avvicinarsi alla sapienza della Qabbalah che permette di cogliere il significato segreto ad esse proprio.

Lo Zoahr afferma che i quattro elementi fuoco, acqua, aria e terra corrispondono ai quattro metalli: oro, rame, argento e ferro; un'ulteriore corrispondenza è quella del Nord, del Sud, dell'Est e dell'Ovest. Dopo averne descritto i rapporti, lo Zohar continua l'esposizione ammettendo che, come si contano così 12 elementi, si possono contare 12 pietre preziose corrispondenti alle dodici tribù d'Israele, cosa confermata poi dagli Urim e Tummim.

Il profeta Elia, di José de Ribera.

Elia e l'Oreb [modifica]

Secondo il primo libro dei Re, Elia sul monte Oreb

  « [...] entrò in una caverna per passarvi la notte, quand'ecco il Signore gli disse: «Che fai qui, Elia?». [...] Gli fu detto: «Esci e fermati sul monte alla presenza del Signore». Ecco, il Signore passò. Ci fu un vento impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al Signore, ma il Signore non era nel vento. Dopo il vento ci fu un terremoto, ma il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto ci fu un fuoco, ma il Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco ci fu il mormorio di un vento leggero. »   (1Re 19, 9.11-12)    

Cristianesimo [modifica]

Per l'esegesi biblica di Carlo Maria Martini,

  « Al versetto [11 e] 12 abbiamo i quattro segni: vento, terremoto, fuoco, mormorio di un vento leggero. Non si dice che il Signore fosse in quest'ultimo ma si nega che fosse nei primi tre. È un passo ricchissimo di simboli che rimandano a tante altre pagine bibliche, un passo oscuro perché non riusciamo bene a capirlo: Jahvé era o non era nel mormorio di un vento leggero? E perché altrove, nella Scrittura, Dio è nel fuoco mentre qui non lo è?[6] »
   

Sempre per Martini,

  « Anche nel Nuovo Testamento troviamo i primi tre segni del racconto di Elia: "rombo, come di vento che si abbatte gagliardo", "lingue come di fuoco",[7] "quando ebbero terminato la preghiera, il luogo in cui erano radunati tremò, e tutti furono pieni di Spirito santo".[8] Il vento, il fuoco, il terremoto sono simboli ben noti in tutta la Scrittura; hanno significato la presenza del Signore sul Sinai, nel cammino del deserto, e sono stati ripresi dai Salmi. Non troviamo però il vento leggero.[9] »
   

Ciò significa che, tanto per l'ebraismo quanto per il cristianesimo, è dubbio che le manifestazioni relative almeno ai primi tre dei quarto elementi costituiscano una teofania, sia per l'Elia sull'Oreb che per la Pentecoste.

Apocalisse di Giovanni [modifica]

Exquisite-kfind.png Per approfondire, vedi la voce letteratura apocalittica: uso del termine.

I 4 cavalieri dell'Apocalisse si riferirebbero ai 4 elementi naturali.