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Nella prima moltiplicazione notiamo che era da un giorno che la folla di 5000 persone stava ascoltando Gesù e il giorno stava ormai declinando. Nella seconda moltiplicazione erano già trascorsi tre giorni e la folla era costituita da 4000 persone venute anche da lontano. I pani erano sette e non cinque come nella prima moltiplicazione.
Possiamo vedere in quelle 4000 persone le moltitudini (simboleggiato dal numero 1000) che avrebbero "mangiato" i pani di Cristo, venendo a Lui dai 4 angoli della terra. 4 x 1000 = 4000.
A questo punto è opportuno ricordare il caso di Giuseppe, ministro del faraone d'Egitto che per disposizione della provvidenza, che prefigurava Cristo stesso, dovette provvedere a sfamare i tanti popoli di tutta la terra allora conosciuta. La dispensazione del frumento avvenne per SETTE ANNI.
Nel caso della seconda moltiplicazione da parte di Cristo, i pani non sono di orzo come nella prima, ma di frumento, (un alimento che ha un rivestimento più delicato dell'orzo) e sono proprio SETTE.
Possiamo vedervi SETTE TEMPI, che sono quelli di tutta la storia umana, in cui Cristo in modi diversi provvede a sfamare sia materialmente che spiritualmente i popoli di tutta la terra.
Non dobbiamo comunque dimenticare anche i 7 doni dello Spirito Santo che Cristo avrebbe mandato o i 7 sacramenti che avrebbero corroborato i suoi seguaci, e che potrebbero essere significati in quei sette pani.
Anche le sporte di pane avanzato, in questa seconda moltiplicazione sono SETTE.
Che senso potrebbe avere?
Nell'apocalisse troviamo menzionate SETTE CHIESE che possono significare le diverse specie di fedeli presenti in tutto il mondo ma anche i seguaci di Cristo dei SETTE TEMPI, le quali avrebbero saputo custodire quanto le moltitudini dei vari popoli non avrebbero saputo accogliere e metabolizzare dei "pani" dati dal Signore.

Poi il Vangelo di Marco continua:
14 Ma i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con sé sulla barca che un pane solo. 15 Allora egli li ammoniva dicendo: «Fate attenzione, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!».
16 E quelli dicevano fra loro: «Non abbiamo pane».
17 Ma Gesù, accortosi di questo, disse loro: «Perché discutete che non avete pane?

Sembra esserci una contraddizione sul fatto che l'evangelista riferisca che sulla barca i discepoli avevano UN PANE SOLO, e poi che i discepoli dicano: NON ABBIAMO PANE.
Si potrebbe a prima vista pensare che essi non dessero importanza a quell'UNICO PANE che avevano con se e che per loro era come se non ci fosse proprio nulla. Possiamo pensare però che l'evangelista riferisca che quell'unico Pane fosse in realtà Cristo stesso, e i discepoli che non vedevano in Lui ancora il Pane che stava realmente nutrendo le folle ritengono di non avere nessun pane con loro.

Cristo, quindi, suscitando le risposte precise sulla quantità di pani, di sporte avanzate, di numero di persone presenti ai due miracoli, non si preoccupa solo di insegnare che bisognava guardarsi dalla dottrina farisaica, ma soprattutto di far comprendere che Egli, come prefigurato da Mosè, è il dispensatore della vera Manna nel DESERTO, e come prefigurato da Giuseppe, è il vero Amministratore dell'alimento che può nutrire tutti i tempi passati e futuri.