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Dal dizionario teologico:

Argomento teleologico

(Gr. " studio dei fini e degli scopi "). È l'argomento che parte dall'ordine che si costata nel mondo per affermare l'esistenza di Dio come Ordinatore e Causa finale di ogni cosa. In maniere differenti, Aristotele (384-322 a.C.), san Tommaso d'Aquino (circa 1225-1274) e molti altri hanno interpretato l'universo come rivelatore di finalità intelligenti e indicatore di Dio come fine ultimo di tutte le cose. Davide Hume (1711-1776) ha messo in discussione la causalità trans-empirica in genere; Immanuel Kant (1724-1804) ha contestato la possibilità di prove, in particolare per l'esistenza di Dio. L'argomento teleologico ha dovuto affrontare ulteriori obiezioni quanto Charles Darwin (1809-1882) spiegò il disegno biologico come la sopravvivenza dei più idonei. Le teorie meccanicistiche dell'ordine del mondo come semplice risultato di operazioni casuali delle forze naturali sono durate a lungo.

      Però, i recenti progressi in astronomia, biologia, fisica ed in altre scienze hanno mostrato quanto vasto e di grande portata sia l'ordine in un mondo che, a quanto pare, esiste solo da un tempo tutto sommato relativamente breve.

Le probabilità contrarie ad un ordine così sbalorditivo che sarebbe emerso per puro caso dànno una nuova plausibilità all'argomento che postula un Ordinatore intelligente.


Causalità.

È l'influsso esercitato da un essere o da una parte di esso su un altro essere. La causa efficiente produce i suoi effetti su un essere che esiste già o porta all'esistenza un altro essere. La causa materiale è la « materia » con cui è fatta una cosa. La causa formale forma e organizza qualcosa, rendendola quello che è. La causa finale è il fine per cui è fatta una cosa. La causa esemplare serve da modello che va imitato nella produzione di un essere. Per indicare che l'attività divina e quella umana sono poste su piani differenti, Dio è chiamato Causa prima, nel senso che tutte le altre realtà dipendono da lui nel venire all'esistenza, nel continuare ad essere e nel loro agire. Le creature sono chiamate cause seconde, in quanto è solo nella loro radicale dipendenza da Dio che possono influire le une sulle altre.


[Modificato da Credente 20/04/2010 16:16]