L’uomo naturale è egoista, vive in riferimento a se stesso. Quello che fa, lo fa in riferimento alla propria persona e ai propri interessi, vive per se stesso, non riesce ad amare. Dice la Scrittura:“c’è in me il desiderio del bene ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio. Infatti acconsento nel mio intimo alla legge di Dio, ma nelle mie membra vedo un’altra legge che muove guerra alla legge della mia mente e mi rende schiavo”. (Rm 7,14). Sotto l’aspetto naturale e psicologico il riferimento al proprio io è fondamentale, ma la chiamata all’amore esige l’uscire da sé per la ricerca dell’altro. Chi non muore a sé non può donarsi.
NOTA 24
Come Mosè innalzò il serpente nel deserto
Qui Gesù annunzia l’innalzamento di sé sulla croce, immagine vera del simbolo del serpente di bronzo. Come il serpente dona la guarigione a chi lo guarda, dopo essere stato morso da un serpente, così Gesù Crocifisso è in grado di salvare chi in questa vita è stato morso da un altro serpente, satana, per introdurlo nella terra promessa. Il sacrificio del Figlio è il segno del grande amore di Dio perché l’uomo non muoia ma abbia la vita.
NOTA 26
Chi opera la verità viene alla luce
La Verità che opera nel credente mediante lo Spirito manifesta la gloria di Dio e introduce l’uomo alla luce di Dio.”Quel che è nato dallo Spirito è Spirito.
7 Non ti meravigliare se t'ho detto: dovete rinascere dall'alto.”Un albero selvatico non può produrre frutti buoni, così è l’uomo, quando non è ancora innestato a Cristo; non possiede la luce di Dio non può produrre le opere di Dio.
Convincersi di peccato è opera dello Spirito (Gv 16,8), l’uomo carnale non accetta di mettersi in discussione e di ravvedersi; alla luce preferisce le tenebre per tacitare le proprie opere. Non accetta la verità, perché gli fa male, sì da preferire la verità alle opere delle proprie mani.
L’uomo quando rinasce viene alla luce per mostrare chiaramente che le proprie opere sono state fatte in Dio.
In Dio! C’è un innesto, un inserimento, uno stare dentro. In me, in te, in ciascuno di noi c’è un mistero di profondità che coincide con lo stesso mistero di Amore, di Comunione, di Azione di Dio. Gesù manifesterà quest’ aspetto ai suoi discepoli nell’intimità del cenacolo: “Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete. 20 In quel giorno voi saprete che io sono nel Padre e voi in me e io in voi.”
Operare la Verità è venire alla luce, cioè nascere in Dio alla sua vita. Questo è possibile solo se noi permettiamo allo Spirito di generarci, di condurci, di operare in noi e per mezzo nostro. Cristo Parola è il riferimento indispensabile per operare. È necessario offrire a Cristo le nostre membra perché Egli in noi possa operare nella Verità e in unità.