00 06/06/2011 20:46

Sul perché i più grandi geni in tutti i campi erano credenti?

Scrittura: Dante Alighieri [Basti vedere la "Divina commedia"], Alessandro Manzoni [Dopo profonde riflessioni, si è convertito al Cristianesimo] : credenti;
Filosofia: Aristotele, Platone : credenti [seppur non in Dio, ma sempre credenti];
Matematica e fisica: Einstein, Zichichi : credenti; [http://www.youtube.com/watch?v=zbFK8yUFP…
[http://www.youtube.com/watch?v=fcNjf8gJo…

Risposta

Il Signore nella sua bontà ha dotato gli uomini di tanti doni naturali ed anche straordinari, indipendentemente dalla loro fede e fedeltà. Per cui si potranno trovare persone dotatissime sia tra i credenti che tra i non credenti.
Tuttavia vi è una sottolineatura da fare. Spesso i non credenti snobbano i credenti sostenendo che essi sono dei retrogradi creduloni privi di logica e di buon senso e di non essere al passo con le acquisizioni nei vari campi della conoscenza e della cultura.
Ebbene, molti scienziati, letterati, artisti, uomini di pensiero e di cultura, in tutto l'arco della storia, hanno professato la fede in Dio, e questo dimostra che non è affatto vero che tra i credenti vi siano solo degli ignoranti o dei superstiziosi oscurantisti.
Anzi vi sono anche ai nostri giorni, in tutti i settori dello scibile, uomini di grande fede, che hanno reso molto più bello, avanzato, umano e vivibile il nostro mondo, grazie anche ai loro grandi talenti di intelligenza e di capacità personali.