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Questa non fu l’unica citazione di Gesù di Giuseppe Flavio. In un altro passaggio delle Antichità, Giuseppe spiegò come il nuovo sacerdote dei giudei, Atanasio il giovane, approfittò della situazione per uccidere Giacomo, il cugino di Gesù. Accadde nel 62 d.C. quando il governatore romano Festo morì improvvisamente. Passarono tre mesi prima che il suo successore Albino potesse arrivare da Roma in Giudea, permettendo così ad Anano di scatenare una repressione anticristiana. Giuseppe descrive l’accaduto così:

Anano […] convocò il sinedrio a giudizio e vi condusse il fratello di Gesù, detto il Cristo, di nome Giacomo, e alcuni altri, accusandoli di trasgressione della legge e condannandoli alla lapidazione”.

Quindi non abbiamo solamente una citazione di Gesù del primo secolo, ma anche una conferma che avesse un cugino (non staremo qui a spiegare tutta la controversia tra il termine cugino e fratello) chiamato Giacomo, che ovviamente non era ben accetto dalle autorità ebraiche. Potrebbe essere che Giacomo fosse martire perché era a capo della chiesa di Gerusalemme, come asserisce il Nuovo Testamento?

Quante fonti antiche non cristiane citano Gesù? Includendo Giuseppe Flavio ci sono ben 10 fonti storiche non cristiane scritte entro 150 anni dalla vita di Gesù: Giuseppe Flavio, Tacito, Plinio il Giovane, Flegonte di Tralles, Tallo, Svetonio, Luciano, Celso, Mara Bar Serapion e Il Talmud. Come esempio di confronto, negli stessi 150 anni, ci sono soltanto nove fonti non cristiane che citano Tiberio Cesare, l’imperatore romano all’epoca di Gesù.


[Modificato da Credente 08/12/2020 21:41]