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A volte si potrebbe pensare che Dio sia ingiusto perchè permette delle tragedie, o la morte di innocenti, o anche di bimbi che non c'entrano nulla con quanto capita loro.

Dobbiamo ricordare che noi uomini, nel momento in cui i nostri progenitori hanno abbandonato Dio, quale Vita che li avrebbe sempre sostenuti, essi, con i loro discendenti hanno allontanato quello Spirito divino che rendeva vitale e immortale il loro spirito che ne animava anche il corpo e si sono avvicinati invece alla natura animale, assoggettata con il resto della creazione alla caducità (Rom.8,20).
Sia che la morte intervenga prima o dopo, da piccoli o da vecchi, in condizioni più o meno brutte, la gravità del fatto è la morte stessa a cui tutti siamo soggetti, e non vi è motivo di vedere in alcune morti una punizione, giusta o ingiusta e in altre no. Perchè tutte le morti sono l'effetto di quella scelta originaria che ha condizionato il genere umano.

Gesù in Lu 13,2 disse: «Credete che quei Galilei fossero più peccatori di tutti i Galilei, per aver subito tale sorte? 3 No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. 4 O quei diciotto, sopra i quali rovinò la torre di Sìloe e li uccise, credete che fossero più colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? 5 No, vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo».

Con queste osservazione Gesù ci fa capire che prima o poi tutti saremmo soggetti a una situazione tragica che va oltre le modalità con cui avviene la morte stessa, indipendentemente dalle circostanze in cui questo si verificherà. Ci fa capire inoltre che quindi quelle morti non erano determinate dalla loro personale condotta, ma da un concorso di fattori indipendenti da responsabilità soggettive. Ciò ci fa concludere che Dio non interviene selettivamente determinando ogni singolo evento in maniera diretta, come erroneamente a volte siamo portati a pensare, ma Egli normalmente lascia che si esplichino le leggi da Lui stesso impresse nella natura, e interviene miracolosamente, sospendendo tali leggi solo in determinati casi e secondo le sue imperscrutabili decisioni. Gesù comunque prospetta anche la possibilità di sfuggire non tanto alla morte fisica, a cui egli stesso ha voluto assoggettarsi, quanto di evitare quella sorte tragica che attende chi non avrà accettato il cammino da Lui tracciato per invertire la rotta, da quella che ci ha legati alla corruttibilità a ciò che ci libera verso la incorruttibilità.