00 12/04/2011 21:40

Coloro che non sono riusciti a trovare una risposta sensata a queste domande, e non hanno visto intervenire Dio per risolvere subito e positivamente le sofferenze umane, hanno concluso che Egli non esiste, o che se esiste gode nel farci soffrire oppure che ci ha abbandonati a noi stessi.



L’orientamento della nostra fede e della nostra vita, dipende molto dalla risposta a questa importante domanda che non è né semplice né scontata. Tuttavia facendo ricorso ai mezzi che abbiamo a disposizione, è anche ragionevole sperare di trovare una risposta valida.
Molti grandi pensatori cristiani hanno affrontato questo difficile argomento dal punto di vista filosofico e teologico: basti ricordare s.Agostino e s.Tommaso d’Aquino. Le loro stringenti argomentazioni restano tuttora fondamentali e portano a comprendere molti aspetti del problema del male. Basti qui ricordare alcune loro deduzioni basilari: se esistesse un Dio del male, assoluto e perfetto nel male, tenderebbe a distruggere anche se stesso, il che è assurdo; quindi solo il Bene assoluto, che è l’unico Dio ha una sussistenza eterna e permette che tutte le cose abbiano una origine, un ordine, un’armonia; il male quindi non è che una diminuzione, una deviazione o una deformazione del bene. L’allontanamento da questo Bene, porta al male. In sostanza anche il principale agente del male deve necessariamente essere stato creato con tutta la perfezione della sua natura, compresa quindi la libertà per mezzo della quale poteva decidere se allontanarsi dal sommo Bene.

[Modificato da (Gino61) 27/08/2016 09:46]