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PERCHE'  C'E' IL MALE

La morte e la sofferenza sono ovunque!

‘Terremoto in India! 10.000 morti!’ ‘Migliaia i morti per un diluvio, a Bangladesh’. Nella cronaca quotidiana ci sono sempre tragedie, inclusi i grandi e ‘assurdi’ disastri che spengnono la vita di migliaia di persone, come gli attacchi terroristici alle torri del World Trade Center di New York.

E le tragedie non sono solo confinate ai giorni nostri. Nella storia recente un sistema politico sterminò 6 milioni Ebrei, e tanti altri ancora. Al di sopra degli eventi, ‘titoli’ della notizia, ognuno di noi soffre dolori di quando in quando—malattie, mal di testa, incidenti e morte. Non è sorprendente allora, quando i pesi di queste sofferenze diventano troppo grandi, che la gente grida a Dio con angoscia : ‘Perché non fai niente ? perché non ti preoccupi di noi ?’

Se Dio è potente e buono, come mai permette la sofferenza ?

Dopo lo ‘choc’ di ogni evento traumatico, la gente comincia a chiedersi perché succedono tali cose. Leggendo la storia di guerre passate, oppure visitando i monumenti commemorativi come il museo dell’olocausto di Washington, spontaneamente ed inevitabilmente, sorge in noi sempre la stessa domanda, ‘Come è possibile che un Dio benevolo, che controlla l’universo, possa permettere la morte e la sofferenza se davvero tiene a cuore la nostra sorte?’

Può darsi che la diffusione della sofferenza sia lo strumento, più efficace, che gli atei usano per contestare il quadro biblico di un Dio di amore. Gli atei protestano in una maniera che sembra ragionevole, ‘Se Dio esiste ed è benevolo e onnipotente, perché non esercita il suo potere per fermare la malvagità, la sofferenza, l’afflizione e la morte?’

Tanti hanno rifiutato Dio a causa della sofferenza.

Purtroppo tanta gente, cristiani inclusi, non hanno una risposta alla questione della morte e della sofferenza nel mondo. E siccome credono che la terra abbia milioni o miliardi di anni , hanno difficoltà nel trovare un motivo dietro la crudeltà apparente che li circonda.

Charles Darwin rinunciò al cristianesimo, dopo la morte di sua figlia.

‘La morte crudele di Annie, distrusse le tracce della fede che Charles aveva in un suo universo di moralità e giustizia. Egli direbbe che questo periodo segnò l’ora funebre del suo cristianesimo,’ dice una biografia recente di Charles Darwin. ‘…Oramai Charles prese una posizione da incredulo.’1

Darwin è solo uno, fra migliaia di personaggi famosi della storia, che hanno lottato con questo dilemma, provando a riconciliare il credere in Dio con la morte e la sofferenza che osservava dappertutto, le quali egli credeva, fossero esistite da milioni di anni. La lotta di Darwin raggiunse l’epilogo con la morte di sua figlia Annie.2

Quando Charles Darwin scrisse il suo libro più famoso, L’origine della specie, in esso descriveva essenzialmente la storia della sofferenza e della morte. Nella conclusione del capitolo intitolato Delle imperfezioni del ricordo geologico, Darwin disse che il mondo moderno sorgeva ‘dalla guerra della natura, dalla carestia e dalla morte.’3 Basato sulla sua prospettiva evolutiva, Darwin considerava che la morte fosse una componente permanente nel mondo.

Il famoso miliardario dei mass media, Ted Turner, dice che ha perso la fede dopo la morte di sua sorella.

Il New York Times ha pubblicato solenne articolo dicendo, ‘Turner è un dichiarato non credente, che perse la sua fede dopo che sua sorella…morì a causa di una malattia dolorosa. … ‘Mi hanno insegnato che Dio è un Dio di amore e che Dio è potente’ disse Turner, ‘e non sono riuscito a capire come mai qualcuno così innocente avesse sofferto così.’4

Un’evangelista famosa rinunciò al cristianesimo, in parte anche a causa della sofferenza che vedeva intorno a se.

Un’evangelista assai conosciuto in tempi addietro, il defunto Charles Templeton, pubblicò Farewell to God (Arrivederci Dio) nel 1996, 5, 6 nel quale descrive la sua caduta nello scetticismo e la sua rinuncia al cristianesimo. Una volta egli era considerato,dall’Associazione Nazionale Evangelica, fra quei strumenti ‘più usati da Dio,’7 Templeton elencò alcuni ‘motivi per cui rifiutare la fede cristiana,’ come ad esempio:

I genetisti considerano ‘assurdo’ credere che il peccato sia la ragione del crimine, della povertà, della sofferenza e della malvagità nel mondo.8

La ‘severa ed inevitabile realtà’ è che tutta la vita è basata sulla morte. Ogni creatura carnivora deve per sopravvivere uccidere e divorare un’altra creatura. Non potrebbe fare altrimenti.’9

Templeton, come Charles Darwin, si pose un grande problema nel cercare di capire come riconciliare una terra piena di morte, malattie e sofferenza, col Dio amoroso della Bibbia. Templeton chiese :

‘Perché sono necessari nel gran disegno di Dio le creature con denti disegnati per schiacciare colonne vertebrali e strappare la carne, artigli formati per catturare e lacerare, veleno che paralizza, bocche che succhiano sangue, spire che strangolano e soffocano—addirittura mascelle che si espandono per inghiottire interamente la preda viva ?… La natura è , come nella cruda frase di Tennyson, ‘rossa [di sangue] sul dente e sull’artiglio.’10

Templeton conclude dicendo : ‘Com’è possibile che un Dio tenero ed onnipotente creasse tali orrori, così come noi li stiamo contemplando?’11

Templeton non è il primo a parlare così. Spesso quando si parla di un Dio d’amore che ha creato il mondo, la gente, amareggiata, risponde spesso : ‘Ma, non vedo nessun Dio d’amore. Vedo bambini che soffrono e muoiono. Vedo gente che ammazza e ruba. Vedo malattie e morte dappertutto. La natura è ‘rossa sul dente e sull’artiglio.’ È un mondo orribile. Non vedo il tuo Dio d’amore. Se infatti esiste, deve essere un orco sadico.’

L’ateo ha una pretesa fondata ?

Spesso è utile chiedere a chi ti interroga, come giustifica la validità della sua domanda secondo le sue proprie convinzioni. Se l’ateo si lamenta che il Dio cristiano è maligno, deve anche esprimere quale concetto di bene e di male, usa per giudicare Dio. Ma, se noi esseri umani, siamo solamente il prodotto dell’evoluzione di uno sottilissimo strato di impurita’,che galleggiava su un laghetto primordiale (così come sostiene il classico ateo), dove troviamo uno ‘standard’ oggettivo di bene e di male?

Le nostre idee di bene e male, secondo il sistema evolutivo, sono semplicemente il risultato di processi chimici che si svolgono nel nostro cervello, e che casualmente ci hanno conferito qualche vantaggio di sopravvivenza sui nostri cosiddetti antenati uomo-scimmia. Eppure le nozioni del cervello di Hitler hanno ubbidito alle stesse leggi chimiche di quelle del cervello di Madre Teresa di Calcutta…quindi, su quale base possiamo affermare che le azioni di lei sono migliori delle azioni di lui ? Inoltre, perché diciamo, per ipotesi, che l’attacco terroristico che ha massacrato migliaia di persone a New York sia peggiore di una rana che ammazza migliaia di mosche?

Un vero Cristiano, però, crede che c’è uno ‘standard’oggettivo di moralità che è al di sopra dell’individuo umano, perché è stabilito per mezzo di un Legislatore morale, oggettivo e trascendente che è anche il nostro Creatore. L’ateo che ragiona contro Dio, a causa di un male oggettivo, involontariamente concorda proprio con quel punto contro il quale si sta accanendo!

continua

dal sito: answersingenesis.org/it/risposte/perch%C3%A9-dio-permette-la-morte-e-la-sof...