25/08/2021 22:46

Il dottor Franco Serafini cardiologo all'ospedale di Bentivoglio in provincia di Bologna, autore di studi specifici sul tema dei miracoli eucaristici e delle reliquie della Passione, che ha illustrato nel suo libro: Un cardiologo visita Gesù. I miracoli eucaristici alla prova della scienza (Edizioni Studio Domenicano). Il quadro che ne risulta è impressionante, confida il medico : Dagli studi emerge infatti «una diagnosi clinica precisa, puntuale e dettagliata che non confligge, ma combacia perfettamente con quanto leggiamo nei Vangeli ».

Gli “oggetti” presi in esame dal dottore sono 5 miracoli eucaristici riconosciuti ufficialmente dalla Chiesa e che, in epoca recente, sono stati sottoposti ad indagini medico-scientifiche di qualità. Si tratta, in sintesi, di studi su ostie consacrate dalle quali è fuoriuscito sangue, in luoghi ed epoche diverse, vale a dire a Lanciano (VIII secolo), Buenos Aires in Argentina (1992-1994-1996), Tixtla in Messico (2006) e in Polonia a Sokółka (2008) e Legnica (2013). Contestualmente ad altri studi clinici più recenti sulle macchie ematiche su teli venerati da milioni di fedeli, come la Sindone di Torino, il Sudario di Oviedo in Spagna e la Tunica di Argenteuil in Francia. “Ed i risultati sono stati sorprendenti”, confessa il cardiologo ricercatore:

“Mi sorprende che, miracolo dopo miracolo, a distanza di secoli e di migliaia di chilometri, si riproponga puntuale un certo pattern (riconoscimento automatico - ndr). ritroviamo, cinque volte su cinque, tessuto muscolare miocardico, cioè frammenti di cuore, inoltre possiamo trovare sangue, lo stesso gruppo sanguigno, l’ AB, e tracce di DNA che misteriosamente sfuggono ai comuni test di identificazione”.

“Colpisce che cuore e sangue mostrino segni di intensa sofferenza. Nel cuore sono presenti fenomeni di infiltrazione leucocitaria, cioè il tessuto è infiammato, insieme a fenomeni di frammentazione o segmentazione delle fibre muscolari. Questi sono esattamente i segni che gli anatomopatologi ritrovano nel cuore di chi ha sofferto un tipo particolare di infarto, quello non dovuto a malattia delle coronarie, ma ad un intenso stress fisico o emotivo come quando si riceve una notizia terribile, quando muore una persona cara o quando si è vittima di un incidente o di un’ aggressione. Le stesse alterazioni si ritrovano, per esempio, nelle vittime di incidenti aerei o nei condannati a morte e il meccanismo coinvolto è quello del rilascio di una vera e propria tempesta di catecolamine, come l’ adrenalina o la noradrenalina che, quando in eccesso, causano lesioni tossiche, anche mortali, a livello cardiaco.

Anche nel sangue proveniente da questi miracoli sono presenti segni, come la linfocitosi e l’ ipogammaglobulinemia (mi scuso per i termini medici) che, limitatamente alle prime ore che seguono l’ incidente, sono tipiche dei pazienti severamente politraumatizzati e in condizioni critiche.”

Tutto questo fa pensare anche alla Crocifissione di Gesù

“Infatti! La medicina, in qualche modo, prova a descrivere con accuratezza la sofferenza di questo Uomo. Una sofferenza non vaga o generica, ma precisamente descritta in termini istopatologici e clinici”.

“Come non definire sorprendente il fatto che due eventi eucaristici, Lanciano e Tixtla, e i tre principali teli della Passione, la Sindone di Torino, il Sudario di Oviedo e la Tunica di Argenteuil, condividono lo stesso gruppo sanguigno, cioè il gruppo AB. Un risultato statistico fortissimo che rafforza enormemente la credibilità reciproca di questi eventi”.



“Non bisogna dimenticare che i gruppi sanguigni del sistema AB0 sono stati scoperti tra 1900 e 1901 da Karl Landsteiner, scoperta che meritatamente fu premiata dal premio Nobel. Ebbene se i teli della Passione e il miracolo di Lanciano fossero artefatti medievali, come avrebbero potuto i falsari indovinare casualmente lo stesso gruppo sanguigno quattro volte su quattro (cinque su cinque, se comprendiamo anche l’ evento recente di Tixtla), peraltro il più raro!”.



Si tratta di una vera e propria “bomba” scientifica e statistica allo stesso tempo e che non ha precedenti, conclude il dottore, secondo il quale, numeri alla mano, l’ autenticità di questi tessuti si può così stimare al 99,9 %. Come dire che ci troviamo di fronte ad un miracolo nel miracolo “poco conosciuto e persino sottovalutato, che merita di essere ulteriormente approfondito senza pregiudizi”.