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II veggente delle Tre Fontane Bruno Cornacchiola, fotografato l'11 aprile 2001
Sono passati quasi 60 anni dal tempo in cui si verificarono a Roma le apparizioni alle Tre Fontane, il cui protagonista è morto da poco. La sua scomparsa invita a riflettere su una rivelazione che non ha detto ancora la sua ultima parola. Il termine "Vergine della Rivelazione" è stato proprio usato dalla Visione stessa e merita di essere esaminata. Certo, queste mariofanie (o manifestazioni mariane) non sono state ancora riconosciute esplicitamente - non più di quelle di Rue du Bac - ma la benevolenza ostentata dai papi dopo Pio XII in loro favore, non meno delle visite incessanti dei prelati di passaggio nella Città eterna, come pure dei numerosi miracoli avvenuti, bastano ampiamente ad accreditare la loro autenticità che, del resto, nessuno saprebbe contestare. In questo primo articolo, noi rievochiamo la prima delle quattro apparizioni, la più importante.

"lo sono Colei che sono nella Trinità Divina"

Nell'Italia del dopo-guerra, una grotta romana s'illumina. Ci troviamo dunque in Italia, in un Paese non ancora ristabilito dalla sua disfatta a fianco dei nazisti, ancora a disagio nella sua nascente repubblica. Roma è al centro dei sommovimenti politici, delle tensioni sociali, dell'incertezza per l'avvenire. Nel 1946, la periferia, molto estesa, è malfamata, nei quartieri del sud-est, in particolare là dove si svolgono i fatti. Nelle numerose parrocchie bisognose di essere riadattate, dei sacerdoti, a volte stranieri - tra cui un certo Karol Wojtyla -cercano di ridare la speranza alla gente disincantata. È il momento storico vissuto in questo senso. Lungo la Via Laurentina, si erge uno dei luoghi importanti della Roma cristiana, la basilica di San Paolo fuori le Mura, sul luogo del martirio dell'Apostolo delle genti. La tradizione afferma che cadendo, la sua testa avrebbe fatto sorgere tre sorgenti; da qui il nome del quartiere: Tre Fontane. Non lontano da lì, più tardi, si è elevata la Curia genera-lizia dei Trappisti, con la sua abbazia,
riaperta sotto Pio IX.

Dal 1939, Papa Pio XII governa la cattolicità, che la guerra ha tanto provato, e la sua Diocesi romana. Egli prepara allora il Dogma dell'Assunzione e, prima di pronunciarsi, attende dei segni di conferma. Al di fuori della Basilica di Santa Maria Maggiore, il santuario mariano accreditato è quello del Divino Amore.
Sul luogo dal terreno ondulato semideserto delle Tre Fontane, ricoperto di eucalipti, s'aprono qua e là delle grotte nel tufo calcareo, luoghi di appuntamento di tutte le osceni- *à, denunciate dai Trappisti. H 12 aprile 1947, un padre di famiglia, abitante della zona, è contrariato perché ha perso il treno per Ostia, allo sbocco del Tevere. Decide allora di fermarsi lì, con i suoi tre bambini intenti ai loro giochi, come il pallone. Da una cartella, egli estrae carta e penna, per scrivere. Essendo un anticlericale superficiale, (egli non ha alcuna istruzione), si propone di scrìvere contro i Dogmi di Maria, e cerca l'ispirazione...
Ad un tratto, la palla rotola in una di quelle grotte e, a turno, i tre bambini vi spariscono dentro, credendo di ritrovarla. Non vedendo nessuno di loro uscire dalla grotta, il padre, preoccupato, si alza e scopre i bambini in ginocchio, immobili, con le mani giunte, che
dicevano di vedere una bella signora, nel fondo della cavità. Invano li invita ad uscire, e cerca di sollevarli, di portarli via; non gli resta che invocare: "Dio salvaci!". Un emulo di San Paolo?
L'uomo così in collera, ma che chiama anche Dio in aiuto, si chiama Bruno Cornacchiola. Nato nella periferia romana da una famiglia difficile, battezzato, da bambino si ritrova presto sulla strada, e quando rientra a casa sua, arriva fino a picchiare violentemente la madre. Malgrado la sua Prima Comunione, fatta quasi per caso, egli non conosce più Dio e si abbandona alle miserie e alla brutalità della zona. Nel 1936, a 23 anni, sposa, di nascosto, in sacrestia, lolanda, cattolica praticante. Hanno presto una figlia, Isola. Ma, adescato dal lucro e dalla simpatia per i "rossi", si arruola nello stesso anno come volontario nella guerra civile spagnola. Vi incontra un tedesco, portaordini come lui, luterano fanatico che, con la Bibbia sempre in mano, gli insegna l'odio contro il Cattolicesimo, in particolare per la messa, per la Vergine e per il Papa, non avendo scrupoli ad influenzare Bruno, poco istruito nella sua fede d'infanzia. Prima di rientrare in Italia, egli acquista a Toledo un pugnale e
incide sul manico: "morte al Papa". Al suo ritorno, l'apostata non ha che un pensiero: distruggere la Chiesa, rovesciando la Scrittura contro di essa, e volendo perfino pugnalare il Santo Padre. Subito mette in azione il suo programma. Divenuto autista di autobus, un giorno egli provoca la caduta dall'auto di un sacerdote che deve essere ricoverato in ospedale. Diventa propagandista appassionato, aprendo un centro per i giovani, e vuole convertire con la forza sua moglie al protestantesimo. Benché abbia avuto da lei altri due figli, egli la minaccia a causa della sua fedeltà alla sua fede, e comincia a batterla sempre più violentemente, sotto gli occhi in lacrime dei bambini. Dopo aver d'istrutto le immagini sacre che sono nella casa, arriva a bestemmiare la Madonna dì Pompei, e la povera donna lo supplica: "No, non fare questo, io l'ho tanto pregata perché tu ritornassi sano e salvo dalla Spagna!". "Faccio quello che voglio!", ribatte il marito. E, preso dal suo odio diabolico, non solo brucia l'immagine ma strappa il crocifisso dalla loro camera, lo spezza e lo getta nella spazzatura. La moglie allora fa un ultimo tentativo: fa una novena dei primi venerdì del mese, che apparentemente non ottiene alcun cambiamento in bene, ed ella segue dunque il suo sposo, per amore, per non dividere la famiglia e salvare così i bambini, ai quali è proibito frequentare il catechismo. Siamo nel 1947: il persecutore di Cristo ha 34 anni. Come San Paolo, egli sta per essere atterrato da una luce, la Luce della Fede...
La Vergine della Rivelazione
All'improvviso, Dio risponde alla sua implorazione. Bruno racconta: "lo vidi due mani candide avanzare verso di me e sfiorarmi il volto. Apparve una luce e, nel suo centro, ebbi la visione del volto di una giovane donna, venuta nello splendore di una luce d'oro...". È una donna incomparabile, che lo soggioga con la sua bellezza e la sua grazia. Egli nota due cose essenziali: Ella porta nelle sue mani incrociate sul petto, un libro... e sotto i suoi piedi verginali, giace una veste nera, strappata, e una croce spezzata... Egli comincia a comprendere e a leggere la sua vita ma, più ancora, comprende ciò che la Bellezza celeste apparsa vuole dirgli. La sua comunicazione, il suo parlare riguarda Ella stessa nel piano della Redenzione; riguarda la conversione dei peccatori attraverso la conversione di Bruno; riguarda la Chiesa e il suo Capo, il Papa.
Offrendo il suo libro, Ella dice subito all'uomo, con ineffabile dolcezza: "lo sono la Vergine della Rivelazione... Il mio corpo non poteva corrompersi, e non lo fu. Mio Figlio e gli Angeli vennero a prendermi al momento del mio trapasso...".
Ella prosegue: "Tu mi perseguiti, ora basta! Entra nel santo Ovile, corte celeste della terra. Se tu preghi molto e reciti il santo Rosario quotidiano, otterrai la conversione dei peccatori e l'unità dei cristiani. Le Ave Maria dette con fede e amore sono altrettante frecce d'oro che toccano il Cuore di Gesù. Con questa terra di peccato, lo farò miracoli portentosi per la conversione dei non credenti". Dopo avergli detto come sarebbe avvenuta la sua conversione, mediante sofferenze e persecuzioni, la Vergine lo assicura dell'azione "redentrice" della sua sposa e del suo ruolo vincente della sua novena al Sacro Cuore. Infine, Ella nomina la Chiesa: "Tu andrai dal Santo Padre, il supremo Pastore della Cristianità, e gli confiderai personalmente il mio messaggio...".
Dopo un colloquio di un'ora e un quarto, la Vergine scompare nel fondo del muro; non rimane che il suo soave profumo, di cui Bruno è impregnato, rimane una grande pace e la gioia dei tre bambini. L'insegnamento mariano è chiaro, senza equivoco e adatto al tempo
Esso contiene innanzitutto una parte dogmatica, con l'affermazione dell'importanza della Rivelazione, rappresentata dal libro tenuto da Maria sul suo Cuore: la Bibbia, certamente. Al centro di questa Rivelazione, è la Santissima Trinità, il dogma per eccellenza. Nel cuore della Trinità è colei che, come a Lourdes, si definisce per la sua qualità e non per la sua identità, non dicendo: "lo sono Maria, o la Vergine, o Nostra Signora", ma: "lo sono Colei che sono nella Trinità Divina". Così, Maria afferma apertamente ciò che ha lasciato intrav-vedere a Fatima, trent'anni prima. Ella stabilisce le sue relazioni uniche ed intime con ciascuna delle Tre Persone della Trinità: Figlia del Padre, creatura perfetta, che ha conservato la sua totale rassomìglianza; Santuario dello Spirito Santo, che l'ha fatta Immacolata; Madre di Cristo per opera dello stesso Spirito, Madre di Dio. Creata da tutta l'eternità nel pensiero del Padre, ella può definirsi per un eterno presente, secondo quello che dice il Libro dei Proverbi in merito. Se questo libro celebra la Sapienza eterna, esso loda a maggior ragione Colei che ne è la Madre. Di fronte al falso insegnamento protestante, Maria ha voluto così dimostrare che "Ella è al centro della Rivelazione". - Sono la Vergine della Rivelazione - e non può esserne esclusa. Ella si presenta come Madre della Verità.
L'insegnamento mariano comporta dopo una parte pastorale, con la conversione dei peccatori - a cominciare dal persecutore - e il loro ritorno nel "santo Ovile", vale a dire la Chiesa. Maria dimostra così che la Chiesa cattolica è la sola fondata dal Figlio suo, ed Ella se ne presenta dunque come la Madre. E come tale, desidera il ritorno di tutti i suoi figli, e raccomanda dunque l'unità di tutti i cristiani, annunciando così il Concilio Vaticano II. Occorre ricostruire la Chiesa la cui unità è spezzata (è il simbolo della Croce a pezzi), e cessare le per-
secuzioni (delle quali il XX secolo è stato riempito); è la spiegazione di quel velo nero, simbolo della potenza delle tenebre.
Questa unità non può farsi se non intorno al "Pastore universale", vale a re il Papa: è la parte ecclesiologica, come a Fatima. Colui che voleva pugnalare il Santo Padre deve trasmettergli un messaggio della Regina della Chiesa. Per Lei, si trattava di confermare Pio XII nel suo desiderio di proclamare il Dogma della sua Assunzione, cosa che sarà fatta tre anni dopo. Il Papa è il Vicario di Cristo, con tutte le conseguenze che ne derivano come, innanzitutto, il governo della Chiesa e la proclamazione e la salvaguardia della verità rivelata. Per ben indicare l'importanza di questo, è proprio a Roma che Ella lo ha fatto. Il ritorno a casa Questo ritorno è il primo aspetto del ritorno totale. Vale la pena raccontarlo.
Prima di lasciare la grotta, il padre incide sulla roccia con un temperino la testimonianza dell'apparizione: "II 12 aprile 1947, qui, in questa grotta, la Vergine della Rivelazione è apparsa al protestante B.C. e ai suoi bambini, ed egli si è convcrtito".
Siccome la Vergine gli aveva detto che, contrariamente a quanto sostengono i protestanti, Gesù è realmente presente nell'Eucaristia, in conformità col Vangelo (come l'angelo lo ha mostrato a Fatima e ripeterà più tardi ad Akita (Giappone) il convertito si ferma alla chiesa abbaziale vicina e dice ai bambini: "Preghiamo e adoriamo il Signore". La bambina più grande chiede: "Papa, che preghiera diciamo?" - Non lo so, figlia mia -.
"Diciamo l'Ave Maria, piena di grazia...". Egli prega e piange. I bambini non sanno mantenere a lungo il segreto e lo raccontano arrivando a casa, lolanda è incuriosita dal profumo squisito che emana il suo sposo... "Da' loro da mangiare e mettili a letto, ti racconterò dopo...", dice lui con una bontà inconsueta. Ciò fatto, egli la prende per mano con dolcezza e le dice: "lo ti ho insegnato il rifiuto dell'Eucaristia, ecc. Non so cosa è successo, ma mi sento cambiato". S'inginocchia davanti a lei e le chiede perdono. La povera donna, sbalordita, gli risponde: "È un vero miracolo: tu t'ingi-nocchi davanti a me?... E in passato ero io che lo facevo davanti a te per pregarti di non battermi più!". Lui le racconta tutto, poi rimasero in preghiera fino all'alba, ringraziando Dio e la Madonna. Grazie all'amore di una sposa e a quello della Madre delle famiglie, la salvezza era entrata in quella casa. È in preparazione la biografia del veggente delle Tre Fontane, la prima dopo la sua morte, dell'autrice Anna Maria Turi, dal titolo La storia di Bruno Cornacchiola e del Santuario delle Tre Fontane. Ve ne daremo notizia sui prossimi numeri di Segno. dal segno del Soprannaturale Novembre 2004