00 20/05/2010 14:50
In molte famiglie di credenti non c’è unità, eppure pregano e credono in Dio. Potrebbe voler dire in parecchi casi, che non riescono a vincere il proprio orgoglio e la superbia. Sono due vizi molto penosi, che compromettono la bellezza della vita di un essere umano, fin dal suo concepimento. Due vizi attaccati ad ogni anima che Dio crea, perché il peccato originale ha causato la ferita della natura umana, e il Battesimo libera dal legame, ma rimane la natura piagata.

L’orgoglio e la superbia sono presenti in tutti, anche se non allo stesso grado, dipende dal cammino spirituale, dalla preghiera e dalle penitenze. Oggi moltissimi ritengono che le penitenze non servono a nulla, calpestando così il Vangelo di Gesù, molto chiaro sui ripetuti inviti alla penitenza.

Chiaramente se Gesù afferma che il digiuno e la penitenza sono necessari per la nostra vera conversione, non possono essere coloro che non pregano a darci indicazioni spirituali, proprio loro che hanno abbandonato Gesù e il Vangelo.

L’orgoglio è la stima eccessiva di sé e dei propri meriti. È una forte presunzione, anche amor proprio, fierezza.

La superbia è una valutazione eccessiva delle proprie qualità e capacità che si manifesta con un comportamento altezzoso e sprezzante. Chi è superbo agisce ritenendosi un piccolo dio che si oppone all’unico Dio. Ma non sempre il superbo è consapevole di agire con questa presunzione. Intanto agisce da superbo…

L’importanza della preghiera, la pratica costante delle virtù, lo smorzamento dell’orgoglio e della superbia, sono i mezzi indispensabili per vivere nell’armonia con i familiari e tutti quelli che conosciamo. Sono la condizione per trovare sempre convergenza con il proprio coniuge, e affiatamento con gli amici e colleghi.

Chi si oppone all’unità incoraggiata da Gesù, è il nemico di Dio e di tutti noi. Per la sua capacità di arrecare incomprensioni e nervosismo, il nome diavolo significa divisione dal greco diabàllo. La sua forza si esplica nella discordia, nel rancore, nella separazione di intenti.

Il diavolo è il nostro avversario, colui che non vuole l’unità in famiglia e in tutti i luoghi. Per vincere le tentazioni che ispira, bisogna fare il contrario di quello che vuole lui. Dobbiamo volere l’armonia con tutti, anche nei momenti di forte abbattimento e nervosismo, questo è quello che ci chiede oggi Gesù.