00 05/02/2010 14:51
A Giovanni Battista hanno tolto la testa nel senso pieno della parola. (Marco 6,24 ss)
È stato decapitato con violenza, ma ha portato con sé e per l’eternità i suoi meriti e la sua coerenza.
Erodìade e la figlia rappresentano i vizi più lussuriosi e depravati della società di oggi, piena di contraddizione e di falsità.
È una società senza testa, che non ragiona con equilibrio e saggezza, vaga nella confusione e nell’indifferenza morale. La mancanza della testa indica la perdita della capacità di ragionare e di vedere oltre il visibile.
Quasi tutti, donne e uomini, seguono il motto di Orazio, il “Carpe diem”, normalmente tradotta in "Cogli l'attimo", anche se la traduzione più appropriata sarebbe "Vivi il presente" (non pensando al futuro). Quinto Orazio Flacco, nato nel 65 avanti Cristo, è stato un poeta romano e il “Carpe diem” è una espressione tratta dalle sue Odi.
Il “Carpe diem” è un inganno diabolico, un invito a vivere il momento presente, soddisfacendo ogni forma di vizio e depravazione, negando l’aldilà e la vita eterna.
La correzione che faccio alla espressione idiomatica di Orazio, è semplice: “Vivi nel presente, vivi con consapevolezza”. Vivere alla presenza di Dio, quindi, osservare la sua Parola per guadagnare la vita eterna.
Il “Carpe diem” non è l’unico invito a trasgredire la Legge Divina e calpestare la morale cristiana. Insegnamenti ingannevole e maestri del nulla oggi ne esistono in grande quantità.
Nel mondo si è perduto il senso della verità, oltre a quello dell’eternità. L’inganno che l’uomo crea è quello di negare ciò che non piace, creando così una realtà personale, che in realtà non esiste, è una falsità, una commedia, una grande ipocrisia.
Così si finisce per vivere senza testa…
In Giovanni Battista la testa del corpo era stata tagliata, ma non la sua onestà e la sua santità. Il suo spirito non è stato spezzato, la sua intelligenza è rimasta inalterata legata alla sua persona, la sua dignità alta e piena di gloria.
Tanti altri mantengono la testa nel corpo, ma non la usano bene.
Parlare senza onestà intellettuale è atteggiamento subdolo e malvagio. In ogni discorso si afferma quello che conviene e che giustifica i propri peccati.
È fastidioso sentire l’ipocrisia di moltissimi personaggi famosi, essi si mostrano favorevoli o contrari su qualcosa, non seguendo la verità, ma quello che conviene. Le loro opinioni non scaturiscono da una onestà intellettuale, e questo è evidentissimo. Scaturiscono da una plateale falsità, per coprire e giustificare le contraddizioni.
Si chiama mancanza di onestà e di verità.