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Due gli spunti di rilievo nella bella omelia del Papa al VII Raduno delle Famiglie Cristiane di Milano: matrimonio ed economia. Alla messa, davanti a circa un milione di fedeli (che successo, i cattolici avevano davvero bisogno di un Papa che parla chiaro), erano presenti Monti e Bossi. Papa Ratzinger non ha fatto sconti a nessuno, commentando la Solennità della Santissima Trinità. Il Pontefice ha detto che "chiamata ad essere immagine di Dio non è solo la Chiesa, ma anche la famiglia". Ma quale famiglia? In tempi nei quali ogni accozzaglia di unione pretende di essere chiamata in questo modo, il Papa è stato severo: "la famiglia è fondata sul matrimonio tra uomo e donna. Dio ha creato l'essere umano maschio e femmina con pari dignità, ma anche con caratteristiche complementari, perché i due fossero dono l'uno per l'altro". Ovviamente, lo scopo primario del matrimonio è la procreazione e l'educazione dei figli. Ecco la ricetta del Papa:

"Avere cura dei figli. In un mondo dominato dalla tecnica, trasmettete loro le ragioni del vivere, la forza della fede".
Poi la parte economica.

Il Pontefice ha ribadito la centralità della domenica e delle feste da osservare e poi ha bacchettato la moderna economia finanziaria:

"Nelle moderne teorie economiche prevale spesso una concezione utilitarista del lavoro, della produzione e del mercato. Il progetto di Dio e la stessa esperienza mostrano che non è la logica unilaterale dell'utile proprio e del massimo profitto quella che può concorrere ad uno sviluppo armonico, al bene della famiglia, perché porta con sé concorrenza esasperata, forti disuguaglianze, degrado dell'ambiente, corsa ai consumi. La mentalità utilitaristica tende ad estendersi alle relazioni interpersonali riducendole a convergenze precarie e di interessi".