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Esistono beni che non si possono acquistare al mercato: fondamentale tra essi è la dignità della persona umana. Oltre ai bisogni materiali ci sono pure esigenze spirituali che per loro natura debbono essere soddisfatte nella gratuità di uno scambio, in cui la persona è riconosciuta ed amata per se stessa. Occorre superare la mentalità meramente utilitaristica, che ignora le dimensioni trascendenti della persona umana e la riduce al circolo angusto della produzione e del consumo. Una società così concepita non è capace di integrare i più deboli e poveri, né riesce a soddisfare ciò che attendono le nuove generazioni, anche per superare una certa diffusa cultura che le rinchiude in se stesse, le porta a ricercare paradisi artificiali ed a sfuggire alle responsabilità della vita familiare e sociale. Occorre adoperarsi per una società nuova, in cui le persone possano contare di più, in cui alla lotta sia sostituito l'incontro di libertà e responsabilità, l'alleanza tra libero mercato e solidarietà, per promuovere un tipo di sviluppo che tuteli la vita, difenda l'uomo, specie il povero e l'emarginato, rispetti il creato, che è opera della mano di Dio.
G.Paolo II