00 15/08/2010 17:09
Solennità dell'Assunta. Il Papa: il cristianesimo non annuncia una salvezza astratta ma l'eternità di ciò che amiamo




“Noi crediamo che Maria, come Cristo suo Figlio, ha già vinto la morte e trionfa già nella gloria celeste nella totalità del suo essere, «in anima e corpo»”.

“Le radici stanno nella fede della Vergine di Nazareth … una fede che è obbedienza alla Parola di Dio e abbandono totale all’iniziativa e all’azione divina … La fede, dunque, è la grandezza di Maria, come proclama gioiosamente Elisabetta: Maria è «benedetta fra le donne» … perché crede e vive in maniera unica la «prima» delle beatitudini, la beatitudine della fede”.

Maria, Assunta in cielo, non è lontana da noi – afferma il Papa, che spiega cosa significhi il “cielo”:

“Noi tutti oggi siamo ben consapevoli che col termine «cielo» non ci riferiamo ad un qualche luogo dell’universo … no! Ci riferiamo a qualcosa di molto più grande e difficile da definire con i nostri limitati concetti umani. Con questo termine ‘cielo’ vogliamo affermare che Dio, il Dio fattosi vicino a noi non ci abbandona neppure nella morte e oltre di essa, ma ha un posto per noi e ci dona l’eternità”.

“Dio invece non passa mai e noi tutti esistiamo in forza del Suo amore; esistiamo perché egli ci ama, perché egli ci ha pensati e ci ha chiamati alla vita. Esistiamo nei pensieri e nell’amore di Dio. Esistiamo in tutta la nostra realtà, non solo nella nostra 'ombra'. La nostra serenità, la nostra speranza, la nostra pace si fondano proprio su questo: in Dio … nel suo amore creatore, noi siamo custoditi e introdotti con tutta la nostra vita, con tutto il nostro essere nell’eternità. E’ il suo Amore che vince la morte e ci dona l’eternità, ed è questo amore che chiamiamo «cielo»: Dio è così grande da avere posto anche per noi”.

“E Dio accoglie nella Sua eternità ciò che ora, nella nostra vita, fatta di sofferenza e amore, di speranza, di gioia e di tristezza, cresce e diviene. Tutto l’uomo, tutta la sua vita viene presa da Dio ed in Lui, purificata, riceve l’eternità. Cari Amici! Io penso che questa è una verità che ci deve riempire di gioia profonda. Il Cristianesimo non annuncia solo una qualche salvezza dell’anima in un impreciso al di là, nel quale tutto ciò che in questo mondo ci è stato prezioso e caro verrebbe cancellato, ma promette la vita eterna, «la vita del mondo che verrà»: niente di ciò che ci è prezioso e caro andrà in rovina, ma troverà pienezza in Dio”.

“Preghiamo il Signore affinché ci faccia comprendere quanto è preziosa ai Suoi occhi tutta la nostra vita; rafforzi la nostra fede nella vita eterna; ci renda uomini della speranza, che operano per costruire un mondo aperto a Dio, uomini pieni di gioia, che sanno scorgere la bellezza del mondo futuro in mezzo agli affanni della vita quotidiana e in tale certezza vivono, credono e sperano”.