Naturalmente la Riforma protestante fece di questa espressione lucana il suo cavallo di battaglia contro il culto cattolico di Maria, ma anche i razionalisti, che spesso hanno egregie osservazioni storico-filologiche, non hanno interpretato il termine in senso storico filologico e hanno preferito il ragionamento di Elvidio. Solo pochi, fra cui il Loisy, sono rimasti dubbiosi. Oggi la discussione è terminata, e chi ha avuto ragione non è stato certamente Elvidio con i suoi seguaci.
Nell'anno 5 a. C. , cioè a pochi mesi di distanza dal parto di Maria partorì m Egitto una giovane sposa giudea lasciandovi però la vita, la stele sepolcrale, finendo che la defunta parli, le fa dire fra l'altro questo: "La sorte mi condusse al termine della vita fra le doglie del primogenito figlio", l'iscrizione fu pubblicata da C. C. Edgar nelle Annales du Serbice des Antiquités de l'Ègypte, sotto il titolo More tomb-stones from Teli el yahoudieh, tomo 22 (1922), pagg 7-16, e riprodotta in Biblica, 1930, pag 386.
S.Ambrogio: Dal commento al Vangelo di Luca
Così non ci deve turbare quest'affermazione dell'evangelista : " E non la conobbe finché diede alla luce un figlio "
Anzitutto perché questo è un particolare modo di esprimersi della Scrittura, come trovi in un altro passo : " E finché sarete invecchiati, io sarò ". Forse che Dio cessò di essere dopo la loro vecchiaia? E nel Salmo: " II Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, finché io ponga i tuoi nemici a sgabello dei tuoi piedi!".
Forse che dopo non starà più seduto? Poi, perché quando si difende una causa, si giudica sufficiente dire solo ciò che vi ha stretta attinenza, e non si cercano prove superflue, basta infatti sostenere la causa proposta, rinviando quella accessoria.
Così l'evangelista, il quale aveva assunto l'impegno di provare l'immacolato mistero dell'Incarnazione, credette bene di non cercare ulteriori testimonianze sulla verginità di Maria, per non sembrare piuttosto il difensore della Vergine che il banditore del mistero.
Sicuramente, affermando che Giuseppe era un giusto, spiegò a sufficienza che egli non avrebbe potuto contaminare il tempio dello Spirito Santo, la madre del Signore, il grembo fecondato dal mistero.
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Tratto dal commento al Vangelo di Matteo di S.Giovanni Crisostomo.
Giuseppe, avendo presa Maria definitivamente come sua sposa, "non la conobbe fino a quando ella partorì il suo figlio primogenito". Questa espressione " fino a quando ", non deve affatto farvi credere che Giuseppe l'abbia conosciuta in seguito. Queste parole ci indicano che egli non l'ha conosciuta prima della nascita divina e inoltre che la madre di Gesù è rimasta sempre vergine. La Scrittura è solita usare questa espressione " fino a quando ", senza voler con ciò stabilire un tempo limitato. La Scrittura dice, quando il corvo usci dall'arca di Noè, che non vi rientrò " finché la terra non fu asciutta ", e tuttavia il corvo non rientrò nell'arca neppure dopo che la terra si fu asciugata. Parlando di Dio, la Scrittura dice: " Tu sei dall'eternità e fino all'eternità ", senza volere con questo assegnare dei limiti all'eternità divina. E cosi, quando preannunzia la nascita di Gesù Cristo, dice: " Fiorirà ai suoi dì la giustizia e somma pace, finché non si spenga la luna ": ma con ciò non segna la fine di questo bell'astro. Cosi l'evangelista si serve qui di questa espressione per garantire ciò che accadde prima della nascita di Gesù, lasciando a voi di giudicare quanto è accaduto dopo. Egli vi dice solo quello che voi non avreste potuto sapere da altri se non da lui, e cioè che Maria era vergine fino al parto; lascia a voi trarre la conclusione ovvia e necessaria dopo quanto ha detto e cioè che un uomo giusto come Giuseppe si è ben guardato di accostarsi, dopo la nascita di Cristo, a colei che era divenuta madre in modo tanto divino e che era stata onorata da una fecondità tanto nuova e miracolosa. Se Giuseppe avesse vissuto in seguito con Maria come con la sua sposa effettiva, avendo cioè dei figli da lei, perché Gesù Cristo avrebbe, sulla croce, affidato sua madre al discepolo, comandandogli di prenderla nella sua casa, come se ella non avesse avuto nessuno che si potesse prendere cura di lei? Ma perché allora — voi direte — Giacomo e altri sono chiamati nel Vangelo fratelli di Gesù Cristo? Sono chiamati fratelli di Gesù nello stesso modo in cui Giuseppe è chiamato sposo di Maria. Dio ha voluto coprire con molti veli questo grande mistero, in modo che la nascita divina restasse per qualche tempo nascosta. Per questo anche Giovanni li chiama fratelli del Signore, quando dice che " i suoi fratelli non credevano in lui ". Ed ecco, coloro che dapprima non credevano in lui, si sono più tardi segnalati all'ammirazione di tutti per l'ardore della loro fede. Quando Paolo sali a Gerusalemme per discutere con gli altri apostoli sulle verità che andava predicando, venne dapprima a trovare Giacomo. Egli era cosi degno di ammirazione che meritò di essere il primo vescovo di Gerusalemme. E' stato detto di lui anzi che conduceva una vita cosi rigida e austera, che tutte le sue membra erano come morte, e che si prostrava cosi spesso a terra per pregare che la sua fronte si era indurita come le ginocchia del cammello tanto l'aveva abbassata e trattenuta al suolo. Ed è sempre Giacomo che, quando Paolo sale di nuovo a Gerusalemme, gli parla con tanta saggezza dicendogli: "Vedi, fratello, quante migliaia sono i credenti giudei". Grande era la sua prudenza e il suo zelo o, meglio, grande era in lui la potenza di Gesù Cristo. Coloro, dunque, che spesso mormorarono contro Gesù Cristo vivo, dopo la sua morte lo ammirarono tanto da morire per lui con gioia: quale grande segno è questo dell'efficacia della sua risurrezione! Egli ha riservato dopo la sua morte le più gloriose manifestazioni della sua potestà, affinchè tali prove risultassero indubitabili. Infatti, se noi con facilità dimentichiamo, dopo la morte, coloro che pure avevamo molto ammirato in vita, come potrebbero coloro che avevano disprezzato Gesù Cristo durante la sua vita considerarlo Dio dopo la morte, se egli fosse stato soltanto uno dei tanti uomini? Come avrebbero accettato di morire per lui, se non avessero avuto la prova certa della sua risurrezione?
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Una implicita conferma al fatto che Maria non ebbe altri figli dopo Gesù ci viene data soprattutto da due dettagli evangelici.
1) L’affidamento di Maria da parte di Gesù morente a Giovanni, il quale non aveva parentela di sangue con la famiglia di Maria;
2) le parole stesse di Maria in Luca 1,30-34:
L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31 Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32 Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33 e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine".
34 Allora Maria disse all'angelo: "Come è possibile? Non conosco uomo".