00 25/01/2010 18:52

tra le Chiese


Ecumenismo. Un cammino difficile,
ma guidato dallo Spirito Santo
che, dopo secoli di divisioni, spinge le Chiese a riconciliarsi
e a dare al mondo, lacerato da conflitti,
la testimonianza dell’unità cristiana.

Nel clima di fraternità che sta maturando tra i cristiani,
cresce l'esigenza di spiritualità, come via privilegiata
per accelerare il cammino verso la piena comunione visibile.

E' lo stesso Spirito che in questo tempo
ha suscitato nelle diverse Chiese
nuovi carismi, nuove correnti spirituali
attraverso movimenti, comunità, associazioni, gruppi,
per rinnovare la vita cristiana.

E’ proprio a livello della spiritualità e del "dialogo della vita", del "dialogo del popolo" che si esprime uno dei contributi specifici dei Focolari alla causa ecumenica.

Una spiritualità ecumenica

Fra i cristiani si ravvivano la consapevolezza e la coscienza che siamo chiamati a vivere quel comandamento che Gesù dice "mio" e "nuovo": "amatevi l’un l’altro come Io ho amato voi", e a contribuire così alla realizzazione del Testamento di Gesù: "che tutti siano uno" (cfr Gv 17,21).

Dialogo della vita, "dialogo del popolo"

La spiritualità dell’unità, vissuta nel quotidiano, fa dunque crollare pregiudizi di secoli, e suscita un "dialogo della vita".

Come ha detto Chiara Lubich al Consiglio Ecumenico delle Chiese (CEC), "per esso noi ci sentiamo già una famiglia: sentiamo di comporre fra noi tutti, di diverse Chiese, un popolo cristiano che interessa laici, ma non solo, sacerdoti, pastori, vescovi. Anche se c'è ancora da comporre la piena e visibile comunione fra le nostre Chiese. Non è un dialogo che si contrappone o giustappone a quello dei cosiddetti vertici o responsabili di Chiesa, ma un dialogo al quale i cristiani possono partecipare. E questo popolo cristiano è come un lievito nel Movimento ecumenico. Anzi vogliamo sperare che altre forme di dialogo, come quelle della carità, del servizio comune, della preghiera, quello teologico, possano venire potenziate dal "dialogo della vita". Non solo: speriamo pure che il perenne problema di come la gente possa recepire i progressi dei dialoghi teologici ufficiali, possa essere superato da un popolo ecumenicamente preparato".

Un Centro per il dialogo ecumenico

Nel 1961 nasce a Roma il "Centro Uno" per coordinare l'attività ecumenica dei Focolari. Lo dirige, sino alla sua scomparsa, nel 1980, Igino Giordani, pioniere ecumenico italiano.
La sede, dal 1961 al 1990 era a Roma, vicino a Piazza Navona. Dal 1990 si trova a Grottaferrata (Roma).

Il "Centro Uno" coordina iniziative e attività ecumeniche del Movimento dei Focolari nei 182 Paesi in cui questo è diffuso, mantenendo contatti con gli incaricati per questo dialogo nei continenti.

Dal 1962 ad ora, sono stati tenuti 57 incontri ecumenici, con un totale di più di 10.000 partecipanti di varie Chiese e vari Paesi, e oltre 15 Scuole di formazione.