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Come considerare l'omosessualità

Qualche tempo fa un Magistrato Emerito della Corte Costituzionale aveva coraggiosamente dichiarato che  " i trans sono uno scherzo della natura", subissato dalle solite geremiadi e lamentazioni dei movimenti omosessuali. Chiediamo un parere teologico al Vescovo Emerito di Benevento, Monsignor Serafino Sprovieri: " penso che il giudice abbia detto bene. A mio giudizio, specie i trans, sono un' offesa alla natura,la stravolgono con una condotta depravata e capricciosa. Sono contrari a Dio e al suo progetto, che io paragono ad un quadro da disegnare a tinte di amore. Ma loro questo quadro non lo completeranno mai in quanto conoscono il piacere, ma non l' amore che non é solo accoppiamento fisico, ma servizio e soprattutto, volto alla riproduzione. Quando qualcuno mi spiegherà come un trans o un gay possa generare vite, mi ricrederò". Affronta anche iltema in chiave teologica: " nella scrittura si legge che Dio li ha creati maschio e donna, un terzo genere non esiste. Pertanto é del tutto chiaro che l' omosessualità é patologica se contenuta in limiti casti e merita rispetto e delicatezza per la sofferenza, come ogni malattia. Pertanto é sbagliato discriminare un gay solo per il fatto di essere tale, lui soffre la sua condizione. Diverso é il discorso, peccaminoso e grave, depravante, di chi pratica la omosessualità. Se  ne v vanta e  addirittura cambia sesso. Tutto questo offende Dio, lo insulta e risulta una violazione della stessa legge naturale. Tali cose é bene dirla chiare".

San Paolo afferma che alcune categorie di peccatori non entreranno nel Regno dei Cieli: " tra queste ci sono appunto i sodomiti. Quello di San Paolo é un avvertimento oggettivo, insomma fate attenzione perché seguendo quella via correte il rischio della esclusione. Poi tutto dipende dalla misericordia di Dio e dal pentimento. Cristo ha portato il Paradiso il ladrone che si era pentito in punto di morte. Invece chi professa spudoratamente la omosessualità e la situazione trans e non si pente, si fa beffe, e ne mena vanto é un Giuda agli occhi di Dio, lo tradisce con una condotta assolutamente anormale".

Lei darebbe la comunione ad un gay praticante o trans?: " il tema é delicato. Bisogna aver rispetto della persona umana e misericordia e diventa difficile compiere un gesto tanto grave. In via teorica il gay che pratica la omosessualità o il trans non pentito, come ogni peccatore mortale, é escluso dalla comunione. Anche chi convive more uxorio in stato eterosessuale o il separato che ha rapporti sessuali con altra donna oppure uomo é escluso dalla comunione se non cambia rotta".