16/02/2024 22:56
Già molti anni prima Willard Frank Libby, il chimico americano IDEATORE dell'esame al Carbonio-14, dichiarò pubblicamente che il metodo DA LUI INVENTATO non poteva essere utilizzato per datare la Sindone, proprio in quanto manufatto troppo contaminato da agenti esterni. Vorrei ricordare quanti e quali agenti esterni possono aver apportato alterazione nella quantità di c14 presente nel telo altamente assorbente di sostanze fortemente impregnanti quali: fumi, incensi, calore con disidratazione, colature di argento fuso, sudore, sangue, mirra, aloe, unguenti, pollini, aragonite, fili di rammendo, e per ultimo ma primo per importanza non sappiamo quale apporto di c14 abbia avuto il telo a seguito della ignota formazione dell'impronta rimastavi impressa e che NON E' UN DIPINTO . ---
Tutte queste sostanze note e non note, comportano arricchimenti non quantificabili ma certamente non ignorabili e ciò rende la datazione c14 del tutto inattendibile e fuorviante.---
Sono una prova evidente di tale inaffidabilità alcuni di tanti casi. Ad esempio il laboratorio di Zurigo nell 83 aveva sbagliato di mille anni la datazione di un campione di cotone peruviano del 1200 dopo Cristo.
Foglie di platano raccolte a Roma un anno prima, all esame apparvero vecchie di 400 anni.
Il sito neolitico di Jarmo, nel Kurdistan iracheno, risale al 4700 avanti Cristo, ebbene tre prove di C 14 hanno dato tre esiti diversi: 10000, 7000, 6000 avanti Cristo.
Campioni di centinaia o migliaia di anni sono datati al futuro.
Campioni di oggi sono risultati vecchi di migliaia di anni.
Il laboratorio di Tucson ha datato un antico corno vichingo al 2006.
Alla luce di tutto ciò sarebbe onesto ammettere che in base alla datazione c14 non possiamo avere alcuna certezza e che l'immagine sindonica invece ha ancora tanto da dire.