15/03/2021 00:24
Ammettiamo pure per assurdo una contingenzialità sull’immagine.

Però c’è di mezzo il sangue…
Ed essendoci:
-) sangue arterioso, venoso, sangue post-mortem e siero invisibile (4 tipi diversi di sostanze che è impossibile si trovino lì contemporaneamente nei posti giusti per casualità o per intenzionalità di un uomo medioevale, se non appunto per contatto di un vero cadavere martoriato)
-) macchie compatibili solo col contatto di un cadavedere appena morto, ma assolutamente non di più di 36 ore per assenza di putrefazione

Bisogna concludere che è da escludersi la casualità contingenziale per quel che riguarda la presenza di queste macchie di sangue.

Il problema più grosso, secondo me, è la presenza di queste macchie ma non del corpo!
Cioè il problema è che non ci sono tracce di *spostamento* del corpo!
Perché questi scienziati artistici non cercano di dare qualche dimostrazione di come spostare un cadavere ferito senza che si alterino i contorni delle macchie di sangue. *Sembra* un compito più facile di quello di decifrare l’altra immagine misteriosa, dato che parliamo di semplici macchie di sangue ben conosciute, no? Invece tutti si sbizzarriscono sull’immagine…
Tanto per capirsi, avete presente quegli adesivi di sicurezza per capire se un prodotto è stato aperto? Bene, se li sollevi, si formano crepe, fessure, rotture, cioè segni della manomissione. Il coagulo sanguigno fa la stessa cosa: i contorni, la consistenza della macchia possono provare un eventuale spostamento dell’oggetto. Ebbene, dove sono questi segni??
Per il sangue non è possibile parlare di contingenzialità, nè come detto sopra di intenzionalità di un presunto falsario.
Anche se avesse usato un vero cadavere martoriato in quel modo, come l’ha tolto dal lino?
E torniamo alle solite domande di logica precedenti, perché mai avrebbe dovuto preoccuparsi di non far vedere secoli dopo quello spostamento invisibile alla sua epoca?