mediante l’inserimento in una piccola comunità aperta alla vita della comunità
parrocchiale e di tutta la Chiesa.
§ 2. Momento particolare di tale educazione è la giornata mensile di convivenza di
ogni comunità neocatecumenale. In essa, dopo la celebrazione delle Lodi, si comunica
l’esperienza di ciò che la grazia di Dio sta compiendo nella propria vita e si manifestano
le eventuali difficoltà, nel rispetto della libertà delle coscienze delle persone. Questo favorisce
la conoscenza e l’illuminazione reciproca e il mutuo incoraggiamento, nel vedere
l’operare di Dio nella storia di ciascuno.
§ 3. La comunità aiuta i neocatecumeni a scoprire il loro bisogno di conversione e di
maturazione nella fede: la diversità, i difetti, le debolezze mettono in evidenza
l’incapacità di amare l’altro così com’è, distruggono i falsi ideali di comunità e fanno
sperimentare che la comunione (koinonia) è opera dello Spirito Santo.56