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Tu sai, Signore e Padre mio,
che voglio abbandonare a te la mia vita
e la mia morte, come Gesù.
Ma tu sei la purezza assoluta,
la luce che illumina
ogni angolo oscuro del mio cuore,
ogni angolo che non si apre a te
nella vigilanza,
che resta prigioniero
del tempo e della frustrazione.

Così, dopo la morte, mi darai ancora
qualche altro misterioso tempo
diverso da quello terreno
per realizzare in me, pienamente,
il nome nuovo che da sempre mi hai dato
la condizione di figlio
che sola mi permetterà
di chiamarti guardandoti negli occhi
«Padre».

Vado incontro con pace
a questo tempo di purificazione,
senza angoscia sapendo che mi ami,
nell'unico desiderio di presentarmi a te
con la veste bianca delle nozze.
Ci vado incontro con sollievo
perché esso mi libera dall'ossessione
di una perfezione assoluta
rimettendo tutto me stesso
e quel poco che ho fatto
e il molto che non ho fatto
al tuo amore purificatore.

CARLO MARIA MARTINI