10 23/05/2020 18:38
Leggendo più avanti il testo di Gv cap 7 trovo interessante il seguente passaggio:
28 «Certo, voi mi conoscete e sapete di dove sono. Eppure io non sono venuto da me e chi mi ha mandato è veritiero, e voi non lo conoscete. 29 Io però lo conosco, perché vengo da lui ed egli mi ha mandato».
30 Allora cercarono di arrestarlo, ma nessuno riuscì a mettergli le mani addosso, perché non era ancora giunta la sua ora....
32 I farisei intanto udirono che la gente sussurrava queste cose di lui e perciò i sommi sacerdoti e i farisei mandarono delle guardie per arrestarlo....
....44 Alcuni di loro (le guardie) volevano arrestarlo, ma nessuno gli mise le mani addosso....

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Durante quella festa non riuscirono ad arrestare Gesù. Nè gli ascoltatori, che ci provarono senza riuscirci, nè le guardie che forse non ci provarono nemmeno, rimanendo conquistati dalla sua parola.

Lc 4,29 riferisce quanto segue:
...si levarono, lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte sul quale la loro città era situata, per gettarlo giù dal precipizio. 30 Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò.

Anche in questo caso non riuscirono a prendere Gesù che sgusciava dalle mani di chi voleva bloccarlo.

Quindi evidentemente la preoccupazione di Gesù di andare alla festa in un secondo momento non era per la propria vita ma per quella dei suoi.
Quando Egli volle offrire la sua vita lo fece volontariamente e non perchè qualcuno lo potesse costringere a subire ciò che volle deliberatamente patire per noi. Altrimenti avrebbe potuto evitare di essere preso.