00 27/01/2020 15:41
I testi profetici riportati nel precedente post sono stati i brani fondanti riguardo all'attesa del MESSIA (=Unto=Consacrato) da parte degli Ebrei.

Infatti nell'Era Talmudica il titolo Mashiach o in ebraico: מלך המשיח‎?, Méleḫ ha-Mašíaḥ (nella vocalizzazione tiberiense pronunciato Méleḵ haMMāšîªḥ), letteralmente significa "il Re unto", e si riferisce al leader umano e re ebraico che riscatterà Israele nella "Fine dei giorni" e che la condurrà verso un'era messianica di pace e prosperità sia per i vivi che per i morti.

Il Messia ebraico, quindi, si riferisce a un leader umano, discendente fisicamente dalla stirpe di Re Davide, che governerà e unirà il popolo di Israele e che lo condurrà verso l'Era Messianica di pace globale e universale. Il Messia ebraico, a differenza di quello cristiano, non viene considerato come corrispondente alla figura di Gesù di Nazaret nelle aspettative messianiche ebraiche.

Gli ebrei infatti considerano solo l'aspetto regale trionfante del Messia, apportatore di pace, giustizia e sicurezza nel mondo ma trascurano di considerare gli aspetti del Messia come servo sofferente che offre se stesso come prezzo di riscatto per tutti (Is. 53 --- salmo 21 ecc.)
I cristiani, avendo riconosciuto che Gesù è veramente il Messia atteso, ne hanno messo in evidenza l'aspetto trascurato dagli ebrei, e cioè la sua passione e morte, prima che venga come Re glorioso, portatore di quella giustizia, pace e sicurezza, che anche essi attendono.
Una difficoltà di comprensione da parte degli Ebrei della figura di Gesù, deriva probabilmente proprio dal fatto che Egli generalmente non viene presentato come il Messia che governa tutte le nazioni della terra secondo giustizia, per un periodo di prosperità e senza guerre, alla fine dei giorni, ma soltanto nella sua prospettiva ultrastorica, eterna e definitiva, successiva al giudizio universale di tutti i vivi ed i morti risuscitati.

Forse se si facesse maggiormente riferimento al regno ANCHE terreno di Gesù come Messia e Re dell'ultima parte della storia, che nel cap.20 dell'Apocalisse viene considerato di 1000 anni, prima della fine del mondo, gli ebrei potrebbero accostarlo di pìù al Messia da loro atteso.

In ogni caso, quando Cristo (=Messia) tornerà e inaugurerà il suo regno, sia gli ebrei che i cristiani che lo attendono, si riconosceranno suoi seguaci, e sarà allora che la profezia riguardo alla conversione del popolo ebraico, si adempirà. (Romani 11,23 ...Dio infatti ha la potenza di innestarli di nuovo!... 25 Non voglio infatti che ignoriate, fratelli, questo mistero, ... l'indurimento di una parte di Israele è in atto fino a che saranno entrate tutte le genti. 26 Allora tutto Israele sarà salvato... )
Non è facile pensare che gli Ebrei possano volgersi a Gesù come Messia, se non quando lo vedranno trionfatore e Re sulla terra. Allora certamente dovranno riconoscerlo e tutti comunque si batteranno il petto. (Apoc.1,7)
[Modificato da Credente 27/01/2020 16:08]