CREDENTI

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    Owl83
    08/10/2019 04:15
    ho provato ad accedere a questo forum perché sono sempre stato interessanto al confronto con persone di diversa opinione o differenti caratterstiche personali

    questo è il 3° forum in cui apparterrei alla categoria degli outsider: sono stato in un forum di musulmani e in un forum LGBT

    in questo forum dovrei confrontarmi con credenti generici, ma ho già l'impressione che si tratti di un forum a forte impronta cattolica

    spiegare le ragioni del mio interesse a confrontarmi con credenti mi obbligherebbe a dilungarmi molto

    premetto però che ho già fatto molti tentativi su internet e con scarsi risultati, nel senso che la rete tende a calamitare persone motivate dal desiderio di polemizzare e raramente al confronto vero e costruttivo

    io invece mi azzardo a dire che solo i credenti dalla fede più salda sono quelli capaci di dialogare più serenamente con i non credenti, chi polemizza molto tradisce invece insicurezze inconfessate e quindi una fede più vacillante

    dico questo anche perché fin dall'infanzia mi sono posto domande inerenti la fede e la religione, e pur essendo giunto a una maturazione che mi ha condotto all'ateismo le religioni hanno continuato ad assere per me un interessante oggetto di studio.....
    [Modificato da Owl83 08/10/2019 04:16]
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    Credente
    08/10/2019 16:37
    Caro Owl, benvenuto.

    avrai letto tra le presentazioni del nostro gruppo, che la finalità principale non è quella delle diatribe,
    ma che tuttavia, se vi è un certo interesse al confronto e il reciproco rispetto, non vi sono preclusioni.

    In questa ottica, tenuto conto dei principii generali che sono alla base di ogni dialogo, ognuno può dire la propria opinione.

    A te la parola.
    Con stima
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    Owl83
    09/10/2019 23:57
    Forse è meglio se rissumo la mia vicenda personale.
    Sono nato e cresciuto in un contesto familiare in cui le persone anziane erano più o meno religiose, mentre i miei genitori erano entrambi agnostici. Per convenzione quindi ho ricevuto la stessa formazione cattolica dei miei coetanei. Devo dire però che già da bambino gli insegnamenti religiosi mi lasciavano perplesso, perché implicavano la fede in fatti sovrannaturali e ciò strideva con le prediche degli adulti circa l'inconsistenza di tante altre fantasie infantili. Dunque fin da allora avevo manifestato queste mie perplessità ai miei genitori, ma il loro agnosticismo ha sempre impedito loro di darmi risposte soddisfacenti. Crescendo ho avuto modo di fare accenno anche ad altri adulti delle mie incertezze sulla religione. Nel caso in cui a rispondermi erano adulti religiosi le risposte che ricevevo erano ottimistiche e rassicuranti: alcuni di loro infatti ritenevano che i miei dubbi denotassero particolare sensibilità, il ché sarebbe stato un buon segno per la mia futura e piena adesione alla confessione cattolica. Un po' mi sono sentito rincuorato da questi incoraggiamenti ed ho accettato di continuare a ricevere la formazione cattolica e i sacramenti dei miei coetanei, che sembravano non porsi miei stessi problemi. In seguito ho compreso che la loro era generalmente indifferenza, ma all'inizio ero convinto che fosse un'accettazione passiva degli insegnamenti cattolici. Nell'adolescenza però mi sono reso conto che le mie incertezze non svanivano affatto e sono stato sul punto di rifiutare di ricevere la cresima, ma alla fine ho deciso di proseguire poiché temevo che così mi sarebbe stato precluso l'accesso al matrimonio. Ovviamente allora non avevo considerato l'alternativa del matrimonio civile, né che molte persone che non erano state cresimate avevano ugualmente ottenuto il permesso di sposarsi in chiesa (oggi il mio ateismo mi impone di rifiutare covintamente un matrimonio religioso). C'è stato un periodo in cui avevo maturato una visione dell'universo compatibile con l'idea di una mente superiore che lo gestisca; aspettavo solo di trovare la quadratura del cerchio con i canoni aggiuntivi della religione: magari un altro monoteismo se non quello cristiano-cattolico. Ma alla fine, con la maturità anche la mia visione teistica dell'universo si è prima trasformata in una visione panteistica e alla fine in una visione agnostica; che ha reso definitivamente impossibile qualunque appiglio fideistico nel dio della religione. Oggi mi definisco ateo in quanto privo di fede nel dio di qulunque religione e "ignostico" per quanto attiene alla mia visione dell'universo. Ciò nonostante ho sempre mantenuto una forte fascinazione per i modi di pensare differenti dal mio: da quelli di matrice politica a quelli religiosi. Quindi la religione ha continuato a reppresentare per me un interessante oggetto di studio, che mi ha anche indotto più volte a cercare il dialogo con i credenti, anche se con scarsissimi risultati.
    [Modificato da Owl83 10/10/2019 00:45]
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    Credente
    10/10/2019 11:47
    Caro Owl,
    ho apprezzato la tua sincera narrazione delle scelte che hai man mano maturato durante la tua crescita-
    Essere agnostici, non significa chiusura, ma anzi dovrebbe essere inteso piuttosto come apertura al trascendente,
    sempre chè, ovviamente, si trovino quei motivi o fondamenti per potersi aprire e che tu chiami quadratura del cerchio.

    Comprendo il tuo iter e penso che sia giusto ricercare le ragioni di una qualsiasi fede, se lo si dovesse abbracciare.

    Anch'io, prima di ritenere fondata la fede cristiana, e più specificamente quella cattolica, mi sono posto tante domande.
    A cui non subito ho trovato una risposta soddisfacente. Ma attraverso una serrata ricerca, le cui risultanze potresti trovarle anche nelle varie sezioni di questo gruppo, mi sono convinto della ragionevolezza di avere una fede, non tanto nell'uomo ma in Colui che ha creato l'uomo, ponendo ovviamente come premessa che dall'osservazione del creato si possa con la propria ragione, arrivare almeno a non escluderne l'esistenza, come nel tuo caso.

    Partiamo da questa posizione, oppure desideri prima cercare meglio di capire se un Creatore possa davvero esistere? fammi sapere, quali domande ti sei poste a cui non trovi risposta, e cercherò di dirti se anch'io ho incontrato delle analoghe difficoltà.
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    Owl83
    10/10/2019 22:53
    io cerco sempre di mettermi nei panni di chi crede in qualcosa, essendo per natura un profondo scettico

    nel caso di questo forum ovviamente cerco di mettermi nei panni di chi crede in un Dio

    la mia visione dell'universo è "ignostica", nel senso che ho smesso di dare un senso anche alla domanda circa l'esistenza di un dio

    a chi è credente ribadisco di essere "ateo", in quanto privo di fede; infatti ora so di non aver mai avuto fede nel dio della religione, dei monoteismi sarebbe meglio dire

    posso dire poi che dai credenti ho sempre ricevuto giusizi e osservazioni di ogni genere dalle più negative (fino a insulti espliciti) alle più
    positive

    di certo c'è una cosa che reputo essere un importante metro di giudizio e consiste nella condanna che secondo un credente meriterei per il fatto di non credere, premesso che per alcuni credenti è già questa una colpa (quindi un grave peccato), per altri sembra di no

    non credo neanche in un aldilà e quindi non mi preoccupo di quello che avviene dopo la morte (la depressione che mi affligge da anni non me la fa temere quanto prima e spesso arrivo a desiderarla), trovo però odioso che molti credenti continuino tutt'oggi a minacciare la dannazione pur di farsi ascoltare e del resto anche nella Bibbia, nel Vangelo e nel Corano sono presenti queste minacce che reputo inammissibili

    [Modificato da Owl83 10/10/2019 23:07]
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    Credente
    11/10/2019 16:03
    Caro Owl,
    il mio personale punto di vista riguardo ai giudizi è che Gesù ha raccomandato di non guardare la pagliuzza nell'occhio altrui e di non condannare nessuno.
    Possiamo certamente avere una convinzione su ciò che sia bene e ciò che non sia bene fare, ma non dovremmo
    esprimere condanne sulle persone, perchè non sappiamo cosa quella persona sta attraversando interiormente o concretamente, o cosa lo ha portato a certe convinzioni attuali, che potrebbe anche cambiare nel tempo.

    Perciò oltre a scambiare serenamente dei punti di vista, non penso che noi uomini possiamo attaccare altri uomini sulla base di ciò che uno crede o non crede. Possiamo semmai considerare le opinioni come condivisibili o meno, allegandone le ragioni.

    Per cui finchè porteremo avanti questo dialogo cercherò solo di darti ragione di ciò che credo e perchè credo, e con il rispetto dovuto.

    Se vuoi dimmi come mai ti interessa confrontarti con chi crede, considerato che hai scartato l'idea che esista Dio ed una esistenza dopo la vita terrena.
    [Modificato da Credente 11/10/2019 16:05]
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    Owl83
    12/10/2019 03:21
    diciamo che sono sempre stato estremamente curioso e d'interessi in vita mia ne ho accumulati una quantità impressionante

    il desiderio di capire come pensano gli altri mi ha sempre pervaso, poiché mi sono sempre sentito diverso dagli altri: infatti fin dall'infanzia ho sempre avuto interessi particolari e problemi a socializzare che mi hanno isolato sempre dagli altri coetanei

    l'isolamento sociale ha cominciato a pesarmi negli anni della maturita e mi ha trascinato in una profonda depressione

    ho saputo solo con troppo ritardo (quando avevo 27 anni) che le mie stranezze erano dovute a una forma lieve di autismo: gli autistici che tutti riconoscono sono quelli più gravi, gli altri non di rado trascorrono tutta la vita senza nemmeno scoprirlo e magari sono indotti a credere dagli altri che le loro stranezze sono meri difetti caratteriali

    ---------------------

    a parte questo volevo capire chi c'è qui oltre a noi, leggo solo il tuo nome negli altri post.....
    [Modificato da Owl83 12/10/2019 03:22]
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    Credente
    15/10/2019 09:43
    Ognuno, penso, porta dentro tante particolarità che ci rendono unici.
    Ed ognuno ha tante ricchezze nascoste che non sempre purtroppo vengono valorizzate ed incanalate per poter servire alla edificazione della propria cerchia e di riflesso della società.
    Perciò a volte nelle persone sensibili e che per qualche motivo non si vogliono imporre, tali risorse restano come compresse e mortificate a tal punto da generare una visione negativa del mondo, o di ritrosia nei confronti del mondo esterno.

    Non so nel tuo caso cosa possa essere avvenuto che ti abbia generato la depressione o questo lieve autismo a cui accenni. Tuttavia il fatto che mantieni un interesse, tra i tanti altri, per confrontarti e capire meglio, è sicuramente un elemento da non trascurare e sfruttare per recuperare il positivo che vi è in te e intorno a te che forse non hai ancora trovato, e che potrebbe farti scoprire qualcosa di nuovo.

    In questo spazio web vi sono tre persone che mi danno una mano sotto l'aspetto tecnico e di aggiornamento di alcune sezioni.
    Però siccome non abbiamo molto tempo disponibile (ognuno ha famiglia e lavoro), gli altri generalmente non intervengono negli eventuali dialoghi, e lasciano a me di seguire qualche forum che viene aperto.
    Molti leggono soltanto (come posso rilevare dai presenti in fondo alla videata ), ma pochi scrivono .
    Non facciamocene un problema, chi vuole può intervenire quando lo ritiene opportuno.
    Puoi proseguire il tuo argomento o proporre qualcuna delle cose che ti sta a cuore e su cui vorresti scambiare qualche opinione.

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    Owl83
    17/10/2019 04:44
    di cose da dire ne avrei ancora molte ma non so da dove riprendere il discorso.
    Posso aggiungere che di segreti non ne ho e che quindi posso tranquillamente rispondere a qualsiasi domanda personale. Anche questo nella società attuale diventa un handicap, poiché gli altri vivono di mezze verità e di una maschera da esibire dinanzi agli altri. Chi non si uniforma a questa regola non scritta finisce col non integrarsi e a restare solo. E' strano da dire ma anche il mantenere segreti diviene un collante sociale....
    [Modificato da Owl83 17/10/2019 04:54]
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    Credente
    17/10/2019 17:31
    Caro Owl,
    il vantaggio di questi forum è che ognuno può esprimere il proprio pensiero, senza il timore di violare la propria privacy.

    Per quanto riguarda i segreti che ognuno può avere o non avere, a noi interessa semmai che emergano le verità della vita, della nostra origine e del nostro fine ultimo.
    Che credo interessi tutti anche se non tutti sono disposti ad occuparsene.
    Ma la nostra stessa esistenza ne reclama la chiarificazione.

    In ogni modo, più che fare io le domande, mi aspetto che le faccia tu, se desideri scambiare qualche opinione su questioni di questo genere.
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    Owl83
    17/10/2019 23:23
    essendo ateo non avrei da dire cose costruttive in molte sezioni del forum, inoltre se ci siamo solo noi quì (a parte i visitatori) è ancor + difficile trovare qualcuno a cui chiedere pareri o chiarimenti vari.....
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    Credente
    19/10/2019 13:50
    Abbiamo una certa esperienza in materia di fede e di Sacra Scrittura, ma difettiamo di competenze scientifiche.
    In ogni caso i post da noi inseriti riportano il link nei titoli o in fondo.
    Qualora le tue domande riguardano argomenti scientifici è consigliabile fare riferimento a tali link e porre là le proprie osservazioni.
    Se invece vuoi scambiare dei parere riguardanti la fede in generale, anche in riferimento a fatti della scienza, posso offrirti il mio parere.
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    Owl83
    19/10/2019 22:28
    quanto a temi scientifici preferisco accedere a fonti enciclopediche e accademiche, quelle fornite da gruppi religiosi o politici sono le ultime a cui rivolgersi per ottenere risposte obiettive (anni fa ho frequentato un forum di musulmani e si presentavano spesso queste incongruenze)

    la mia formazione comunque è umanistica

    in altri forum capitava a me di valutare il grado di cultura altrui con domande su vari fronti: geografia, storia, zoologia, arte ed anche religione .....
    [Modificato da Owl83 19/10/2019 22:30]
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    Credente
    19/10/2019 23:01
    Non penso sia il caso di fare domande sulle materie scolastiche perchè sicuramente potrei essere carente.
    Se ti va di parlare delle cose di cui dicevo e cioè di fede, che è poi la tematica principale che qui trattiamo,
    proverò a darti il mio punto di vista.
    E senza la pretesa che debba essere accettata.

    Comunque non sentirti forzato a parlarne. Vedi tu, se ti va ti rispondo come so e posso.

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    Owl83
    19/10/2019 23:49
    be potresti dirmi in che parte del forum hai fatto un riassunto del tuo vissuto, sarebbe meglio sapere questo che chiederti le ragioni della tua fede

    io sul perché la gente creda o non creda o resti nel dubbio ho le mie teorie....
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    Credente
    20/10/2019 15:01
    Se ti va di leggerla, nello spazio linkato qui di seguito avevo inserito un breve resoconto della mia esperienza 


    https://credenti.freeforumzone.com/d/9020783/ESPERIENZA-PERSONALE-DI-FEDE/discussione.aspx

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    Owl83
    21/10/2019 22:18
    il post che mi hai suggerito è appassionato e dettagliato, ma troppo circostanziato su un singolo avvenimento avvenuto in un arco di tempo circoscritto

    dovresti fare un riassunto del tuo vissuto

    se da pentecostale sei dientato cattolico significa solo che hai cambiato confessione, non che hai cambiato il tuo essere credente

    se qualcuno è credente dovrebbe chiarire se lo è sempre stato
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    Credente
    22/10/2019 11:24
    Avevo inserito le cose che hanno segnato in maniera significativa la mia vita e non in funzione di questa specifica domanda.
    Ad ogni modo, la mia ricerca si è incentrata soprattutto nell'ambito di una fede in Dio già presente nella mia vita, alla quale pure ho cercato di dare una sempre maggiore ragione di esserci.
    Non ho scartato a priori le varie obiezioni mosse dai non credenti , e non ho mai ritenuto che fossero inutili o insensate.
    Ad esempio mi sono impegnato personalmente per un certo periodo di tempo a darmi una risposta al difficile problema del perchè ci sia il male, del perchè sembra che Dio sia assente in tante situazioni che a noi appaiono orrende e senza senso. Per un altro periodo ho cercato di capire le ragioni di alcune posizioni atee esplicitate nel sito dell'UAAR.
    Ecco, a parte la ricerca interna tra religioni e confessioni, ho cercato di dare a me stesso delle risposte.
    Che per vario tempo ho mantenuto in un archivio privato e che poi decisi di partecipare, nel 2010, in questo che ritengo una specie di archivio pubblico delle mie ricerche sia in ambito strettamente orientato ai credenti e sia in un settore dedicato ai non credenti con tante motivazioni, a mio avviso valide come spunto di riflessione e senza la pretesa di poter offrire chiarificazioni valide per tutti.
    Soprattutto se chi le pone, vuole entrare in merito ad aspetti che richiedono competenze specialistiche in campi specifici, e che io non possiedo.
    Per tale motivo nella presentazione del sito ho anche specificato questi particolari rimandando gli approfondimenti di tali aspetti a chi ha pubblicato gli articoli alla fonte.
    Per il resto mi occupo anche di mantenere dei contatti con qualche non credente, molto impegnato in campo medico in qualità di volontario in varie parti del mondo, il che suscita un certo apprezzamento anche per chi non crede ma offre se stesso per gli altri.
    Non so se questa breve esposizione che mi è venuta in mente è sufficiente per darti qualche flash del mio mondo.
    [Modificato da Credente 22/10/2019 11:35]
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    Owl83
    23/10/2019 02:30
    io sono stato socio UAAR per diversi anni, poi ho interrotto l'abbonamento perché spesso non mi mandavano nemmeno la rivista bimensile, comunque continuo a ricevere la loro newsletter, purtroppo la depressione che mi perseguita da circa 12 mi ha fatto dedicare molto meno tempo a hobby di varia natura (per un paio d'anni, prima che mi ammalassi, ho anche militato in politica). Prima di cadere nella depressione ad esempio mi dedicavo a escursioni in montagna, pittura, coltivazione di piante, gite fuori porta e a foto paesaggistiche. L'unico hobby che riesco ancora a perpetuare è la scrittura, anche se in misura limitata rispetto al passato.
    [Modificato da Owl83 23/10/2019 02:33]
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    Credente
    23/10/2019 11:32
    Comprendo che uno stato di depressione può bloccare tante belle risorse che restano latenti.
    Occorrerebbe trovare in se quelle molle per far ripartire gli interessi. E tu ne avevi diversi.
    Forse quello delle escursioni, anche se semplicemente una uscita all'aperto, in campagna se non in montagna, potrebbe esserti d'aiuto, specialmente se potessi farlo in compagnia di qualche altro.

    A parte questo, capisco che nel tuo caso accennare alla fede come una di queste molle, potrebbe essere visto come scontato in questo ambito.
    Consideralo solo come un suggerimento amichevole.
    Sono infatti convinto che il sentirsi amati da Chi ci ha creato e ci offre la prospettiva di una felicità senza fine, al termine di questa difficile avventura umana, possa rappresentare una delle motivazioni di fondo che spingono il nostro essere a reagire contro una visione della vita che tende a chiudere la visuale in una vita senza sbocco e senza senso.
    Hai già provato a cercare le ragioni di questa depressione?
    Se me ne scrivi forse anche il solo parlarne può aiutarti un po a capire da cosa deriva.
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    Owl83
    24/10/2019 02:04
    la principale ragione della mia depressione l'ho già accennata poc'anzi: la solitudine legata alle mie tare sociali e soprattutto la totale assenza di esperienze sentimentali (da parte femminile ho avuto solo rifiuti)

    negli ultimi anni si è sommata anche la persistente disoccupazione: dopo anni di università e di ricerche infruttuose ho sempre meno speranze di trovare uno sbocco lavorativo decente

    almeno 2 degli psicologi che mi hanno seguito in passato erano ferventi cattolici e la tentazione di far valere la fede come ulteriore sostegno per un eventuale processo di guarigione l'ho talvolta percepita in loro

    finché non supererò questi problemi la mia depressione non avrà mai fine, infatti nessuno psicologo mi è stato di aiuto e in tutti questi anni il solo effetto tangibile l'ho ottenuto dagli psicofarmaci che hanno almeno ridotto i miei sbalzi d'umore, ma anche a costo di sgradevoli effetti collaterali
    [Modificato da Owl83 24/10/2019 02:06]
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    Credente
    24/10/2019 10:38
    Mi rendo conto che in un giovane, dopo aver fatto dei sacrifici per poter avere una laurea, il non trovare uno sbocco alle proprie potenzialità, è mortificante.
    La nostra Italia ha speso molti soldi per formare i propri cittadini e poi non sa come farli lavorare per mettere a frutto le loro competenze per le quali ha fatto investimenti considerevoli.
    Tanti altri giovani si trovano a dover far fronte a tale situazione paradossale e una delle reazioni a tale stato di fatto, è quella che hai descritto del tuo caso.
    Se non si riesce a trovare un lavoro, non sarà facile neppure realizzare una famiglia, che richiede un impegno economico non trascurabile e così ci si ritrova a far fronte, spesso da soli, se non si è supportati dalla propria famiglia, a tali problemi.

    In questo, capisco che gli psicologi possono essere di scarso aiuto, perchè a monte vi è la mancanza di lavoro e di potersi rendere utili.

    Capisco anche che questa ferita invisibile ti addolora e ti pesa e non mi pare neppure il caso di portarti su considerazioni che in questo momento sarebbero forse inutili ed inopportune.
    Posso solo augurarti di trovare un lavoro nel campo per cui hai studiato, cosa difficilissima per tanti.
    Oppure in alternativa qualche lavoro che ti consenta quantomeno un minimo di indipendenza economica.
    Credo che questa sia una priorità.

    Hai provato nel mondo della scuola? Ultimamente sembra offrire qualche possibilità di insegnamento, a seguito dei pensionamenti e delle nuove figure richieste.
    Dovresti informarti per verificare la compatibilità della tua laurea e dei tempi e modalità per inserire anche la tua figura, qualora prevista.
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    Owl83
    25/10/2019 02:45
    già fatto, gli esami che ho dato all'università non mi consentono di ottenere l'abilitazione per l'insegnamento. Ho anche chiesto invano di essere accettato come supplente ma sono finito in fondo alle graduatorie. Dovrei andarmene lontano (la zona in cui vivo è molto depressa in termini economici) ma con la depressione e i problemi sociali che ho mi riesce tutto più difficile. Ho un'invalidità del 60%, che da sola non mi consente alcun aiuto concreto da parte statale.

    in tutti questi anni mi sono stati dati una marea di consigli (non solo relativi al lavoro ma anche alla depressione) già messi tutti in pratica inutilmente da me medesimo
    [Modificato da Owl83 25/10/2019 02:48]
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    Credente
    25/10/2019 14:40
    Dovresti forse tentare con le MAD (messa a disposizione delle scuole di altre provincie) possibilmente in regioni del nord, per sperare di essere convocati da III fascia dove probabilmente ti trovi inserito nel tuo plesso scolastico.

    Ma ciò prevede ovviamente la disponibilità a spostarsi, in caso di convocazione.
    Che nel tuo caso, non avendo famiglia, non sarebbe di per se' impossibile se le tue condizioni te lo permettono.

    Le Mad si possono inviare in tutte le regioni e in qualsiasi momento dell'anno, ma ovviamente ad anno scolastico avviato vi sono meno probabilità di chiamata.
    Però se non ci hai pensato a farlo finora, non scartare questa possibilità che per alcuni si è rivelata positiva.

    Scusa si mi permetto di darti anch'io qualche consiglio che mi viene in mente. Ma al momento mi pare la cosa più sensata da fare. Ad ogni modo se desideri parlare di altro di qualcosa che ti sta a cuore, dimmelo tu.
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    Owl83
    26/10/2019 01:04
    intendevo proprio la III fascia, l'ho fatto l'anno scorso e c'era un limite di 30 istituti scolastici a cui fare domanda, sono finito sempre in fondo alla classifica

    avrei tante altre cose di cui parlare, però questo forum è strutturato per utenti religiosi, in molte pagine non avrei niente da dire che non sia in forte dissenso con quello che c'è
    [Modificato da Owl83 26/10/2019 01:09]
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    Credente
    26/10/2019 17:39
    non mi hai detto se hai provato a inviare delle Mad a scuole di altre province.
    A volte può capitare che una scuola, avendo esaurito il personale da convocare da III fascia cominci a chiamare i disponibili extra fasce.

    Per quanto riguarda le varie tematiche presenti nelle altre sezioni, se non ti va di parlarne, non fa nulla, e non mi aspetto che tu debba essere d'accordo.
    Non sono particolarmente propenso a parlarne considerato che ora quello che ti preme risolvere è altro.
    Frequenti forum di altro tipo?

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    Owl83
    26/10/2019 22:09
    ho fatto la domanda per il personale ata di III fascia e non potevo nemmeno andare oltre i confini regionali

    al momento l'unico altro forum che sto frequentando è un altro in cui sono un outsider: è della comunità LGBT (che è ancora oggetto di ostracismo da bona parte del mondo cristiano-cattolico, inclusi sicuramente molti degli utenti abituali anche di questo forum)

    in passato ho frequentato anche un forum di musulmani, ma è stato chiuso per ragioni che non ho mai compreso
    [Modificato da Owl83 26/10/2019 22:10]
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    Credente
    27/10/2019 09:02
    Avendo tu accennato all'università pensavo fossi inserito in III fascia del personale docente.
    Nel tuo caso, essendo in III per ATA non puoi fare Mad, che io sappia, in quanto previsti solo per docenti.
    Ed ovviamente le graduatorie sono difficili da scalare. In ogni caso nel 2020, tra giugno-luglio, si riaggiorneranno le graduatorie e può darsi che tu riesca a posizionarti un pò meglio, a seguito tanti pensionamenti che vi sono stati in questi tre anni.

    Per quanto riguarda l'ostracismo nei confronti di musulmani o che manifestino tendenze omosessuali, dobbiamo ricordare che la fede cattolica insegna il rispetto e la carità verso tutti, naturalmente indicando a tutti, anche le strade da seguire per non allontanarsi dalla meta comune che è la salvezza.

    L'ostracismo che rilevi da parte di varie persone non dipende dalla posizione della Chiesa, ma dalla propria cultura o atteggiamenti di autodifesa, spesso indotti anche da posizioni di intolleranza e di prevaricazione da parte dei componenti di certi forum, o di certe fasce sociali.
    Ovviamente non si può generalizzare.


    [Modificato da Credente 27/10/2019 09:04]
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    Owl83
    27/10/2019 18:20
    Ho fatto la domanda per il personale ata, poiché gli esami che avevo dato all'università non bastavano a ottenere l'abilitazione di docente: per ottenerla avrei dovuto dare diversi altri esami, cosa che avrei fatto se non avessi scoperto che per ogni credito mancante avrei dovuto sborsare un mucchio di soldi (mi è parsa una rapina ed ho rinunciato con molto sdegno).
    Quest'anno, comunque, mi sono candidato per un altro concorso di sorvegliante museale, inoltre lo scorso inverno ho iniziato a frequentare un corso di formazione artigianale che spero mi permetta di trovare un'occupazione (sono anni che medito di andarmene all'estero).
    Inoltre l'anno prossimo dovrebbe uscire il mio primo libro cartaceo: è un saggio autobiografico volto a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'autismo ad alto funzionamento

    Indubbiamente ci sono molti cristiani e cattolici tolleranti (ne ho conosciuto qualcuno), ma il clero non ha mai superato del tutto certe barriere (sessiste e omofobe) e di riflesso anche una parte consistente dei fedeli è ancora intollerante (e internet è piena zeppa di persone intolleranti).

    Io comunque ho scelto di frequentare ambienti in cui sono un outsider perché in fondo mi sono sempre sentito tale quasi ovunque, per le ragioni che avevo detto. Non sentirsi mai parte di una collettività è doloroso, ma ha comportato anche una mia immunità da quei preconcetti discriminatori che gli altri assumono per sentirsi parte di un gruppo.
    [Modificato da Owl83 27/10/2019 18:28]
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    Credente
    27/10/2019 19:00
    In effetti per poter conseguire abilitazione all'insegnamento occorre una buona dose di impegno personale ed economico e ovviamente sta ad ognuno decidere cosa può fare.
    Perciò non biasimo la tua scelta.
    Mi pare comunque che ti stai dando da fare su un altro fronte e questo certamente può essere motivante per te. Il versante artigianale, quasi completamente dimenticato può essere una occasione di inserimento nel mondo lavorativo, naturalmente se si sceglie qualcosa di utile e di richiesto.
    Direi che può essere anche di molto aiuto per superare quello stato di demoralizzazione derivante dalla mancanza di altri stimoli.
    Perciò potrebbe essere la direzione giusta nel tuo caso.

    Ci possono essere persone intolleranti in ogni ambito, e purtroppo si assiste a tanta intolleranza anche dall'altra parte arrivando in alcuni casi a dettare legge e applicare sanzioni pesanti contro chi non si vorrebbe adeguare a riconoscere l'evidenza della natura umana.
    Si dovrebbe tendere ad una equilibrata visione delle cose ma evidentemente non è facile.

    COmunque si tratta di un argomento che per gli approfondimenti andrebbe affrontato in altri forum più preparati sul tema.
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