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… benedetto il frutto del tuo seno


«Benedetto il frutto del tuo grembo!» dice Elisabetta. Come se Maria fosse la sola a dare la vita a Gesù. Come se fosse suo figlio, e lo è veramente!


Ma tutto il racconto sottolinea (e Matteo lo dice forse, ancora più chiaramente) che Gesù è figlio di Dio, concepito dallo Spirito Santo


(Mt 1,18-25; Lc 1,35). Proprio quello che Elisabetta proclama con una sola parola: «Benedetto il frutto del tuo seno»!


Così Gesù nasce pienamente uomo – il frutto del tuo seno -, ma anche pienamente Dio («A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?»). Gesù, figlio di Maria, è benedetto.


Ma questo figlio viene da Dio, è di Dio, è Dio. La devozione della Chiesa e la teologia approfondiranno all’infinito queste affermazioni evangeliche, discrete e illuminanti, che conducono nel cuore della fede.


…Gesù


L’abbiamo già ricordato: l’Ave Maria è apparsa progressivamente nella fede e nella preghiera della Chiesa. Alle parole dell’Angelo e di Elisabetta, che la fede ha velocemente intrecciato, è stato aggiunto successivamente il nome di Gesù.


Pronunciare questo nome nella preghiera significa ridire, qui ancora come si fa nel Credo, che Gesù è al centro della fede. In lui siamo salvati.