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GESU’ FU UN DISCEPOLO DEL BATTISTA, NE VENNE INFLUENZATO?


Gli studiosi sono divisi sul fatto se Gesù, dopo il battesimo, sia rimasto nel circolo dei discepoli del Battista e se diventò un suo discepolo nel senso più stretto, cioè osservando la sua spiritualità ascetica, il celibato ed il digiuno. Ad esempio, Jurgen Becker e P. W. Hollenbach sostengono vigorosamente la tesi che Gesù fu uno stretto discepolo del Battista, Joachim Gnilka respinge la questione, mentre Joseph Ernst e J.P. Meier pongono delle riserve piuttosto equilibrate. Quest’ultimo, in particolare, osserva l’ironia che «l’unica prova, comunque indiretta» di tutto ciò, «proviene dal fin troppo diffamato quarto vangelo», quello di Giovanni, «che solitamente viene accantonato come inaffidabile per la ricostruzione del Gesù storico. In quest’unico caso, parecchi studiosi sono spinti a dire, almeno “sotto voce”, che il quarto vangelo ha ragione» (J.P. Meier, Un ebreo marginale, Vol. 2, Queriniana 2003, p. 158).


A sostegno del discepolato di Gesù nei confronti del Battista si chiama solitamente in causa il criterio storico dell’imbarazzo. Occorre infatti ricordare -come già è stato fatto- che i primi cristiani, tra cui l’evangelista Giovanni, ebbero come “avversari” i settari battisti, cioè coloro che per tutto il I secolo d.C. continuarono a venerare il Battista, anziché Gesù, come fosse il messia. Si nota, infatti, un tentativo da parte dell’evangelista Giovanni di “sgonfiare” l’importanza del Battista, subordinandolo a Gesù: l’atto più eclatante (lo vedremo più sotto) è non parlare del battesimo che Gesù si fece amministrare da Giovanni. Tuttavia, l’evangelista fa apparire Gesù proprio laddove il Battista sta predicando e, dunque, indirettamente lo indica come suo discepolo. Assieme a Gesù sono presenti Andrea, Filippo (e probabilmente anche Pietro e Natanaele). Tiriamo le somme: nel vangelo di Giovanni, “nemico” dei seguaci del Battista, Gesù stesso ed alcuni dei più importanti suoi discepoli diedero adesione al Battista e, poi, a Gesù. Anche presentare un Gesù che comincia a battezzare lui stesso, secondo una modalità molto simile a quella del Battista, apre al rischio di una strumentalizzazione da parte della setta dei Battisti (Gesù come imitatore o controfigura del Battista). Per questo, «il motivo principale per cui il ritratto di Gesù battezzatore viene incluso nel quarto vangelo può essere il fatto che era così profondamente radicato nella tradizione giovannea e così ampiamente noto agli adepti come agli avversari, che non era possibile eliminarlo» (J.P. Meier, Un ebreo marginale, Vol. 2, Queriniana 2003, p. 167).


E’ più storicamente plausibile sostenere che Gesù rimase con Giovanni per qualche tempo come discepolo, per poi allontanarsi assieme ad altri discepoli ed avviare un magistero proprio mantenendo il rito del battesimo, piuttosto che tutto ciò sia stato inventato dal quarto evangelista, in modo controproducente, o dalla tradizione a lui anteriore.