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5. I Re Magi: i miei desideri più profondi



Quando penso ai Re Magi, penso a un senso di avventura. Quegli uomini e il loro viaggio sono la parte del mio cuore che sa che sono fatta per cose qualcosa di più grande e anela a un’avventura per scoprire cosa sia.


Anche se erano stranieri che provenivano da una terra lontana e senza nome, non sono stati soddisfatti fin quando non hanno seguito i propri aneliti più profondi per trovare il re bambino dei Giudei (Mt 2, 2). Quanto devono essere andati al di là di se stessi! Oltre i loro Paesi, le loro culture, presumibilmente la loro stessa religione. Qualcosa era stato scosso in loro e non potevano ignorarlo. Quante volte sentiamo un risveglio nei nostri cuori, un desiderio insaziabile di qualcosa di più, di qualcosa che ci superi? Sappiamo che siamo fatti per più di quello che abbiamo – ed è per questo che continuiamo a cercare dentro di noi.


Come ha scritto C.S. Lewis, “se trovo in me dei desideri che nulla a questo mondo può soddisfare, l’unica spiegazione logica è che sono fatto per un altro mondo” (da Il cristianesimo così com’è).


I Re Magi hanno riconosciuto proprio questo, e noi lo riconosciamo in noi, nei desideri del nostro cuore che non possono essere soddisfatti pienamente. Il significato del verbo “desiderare” si riferisce alle stelle. Come i Magi, seguiremo quella stella, quel desiderio, ovunque ci porti. Forse i Magi rappresentano i veri momenti di gioia nella nostra vita, i momenti in cui riconosciamo quanto Dio ci sia vicino, quando Dio ci conduce in un’avventura al di là dei nostri sogni più arditi, quando ci mostra a cosa aneliamo e ci permette di inginocchiarci davanti a Lui.


Forse questo elemento del nostro cuore può essere riassunto al meglio citando le parole pronunciate da Papa Giovanni Paolo II in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù del 2000:


È Gesù che cercate quando sognate la felicità… è Lui la bellezza che tanto vi attrae; è Lui che vi provoca con quella sete di radicalità che non vi permette di adattarvi al compromesso; è Lui che vi spinge a deporre le maschere che rendono falsa la vita; è Lui che vi legge nel cuore le decisioni più vere che altri vorrebbero soffocare. È Gesù che suscita in voi il desiderio di fare della vostra vita qualcosa di grande, la volontà di seguire un ideale, il rifiuto di lasciarvi inghiottire dalla mediocrità…”