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Ma la tnm non è solo il frutto del lavoro di questi "traduttori".
Vi sono altri fattori che ne hanno influenzato la stesura.


CHI ERA JOHANNES GREBER?

Per diversi anni, la letteratura pubblicata dalla Watchtower Bible and Tract Society ha citato la traduzione della Bibbia di Johannes Greber, un ex sacerdote cattolico tedesco, per avvallare l’interpretazione di alcuni versetti della Sacra Scrittura nella sua Traduzione del Nuovo Mondo. La traduzione di Greber è stata utilizzata soprattutto per sostenere la traduzione della Watchtower di Giov. 1:1: "E il Verbo era un dio". Ad esempio, nell'opuscolo The Word: Who is He? According to John ("La Parola: chi è? Secondo Giovanni"), pubblicato nel 1962 (e riprodotto integralmente nella Torre di Guardia italiana del 1963), si dice a pagina 5:

«Simile è l’interpretazione resa da un ex prete cattolico: "In principio era il Verbo, e il Verbo era con Dio, e il Verbo era un dio"» [1].

Nel libro Aid to Bible Understanding ("Ausiliario per comprendere la Bibbia"), pubblicato nel 1971, si utilizza la traduzione di Greber come referenza a Giov. 1:1 nella Traduzione del Nuovo Mondo. In quest'opera si legge:

«Una traduzione dell'ex prete cattolico Johannes Greber (ed. 1937) rende la seconda apparizione della parola "dio" nella frase "un dio"» [2].

Aid to Bible Understanding utilizza anche l’interpretazione di Greber come punto riferimento per la traduzione della Watchtower di Mt 27: 52 utilizzata per eliminare il riferimento alla risurrezione di alcuni morti sopraggiunta al momento della morte di Gesù: «La traduzione di Johannes Greber (ed. 1937) di questi versetti è la seguente: "Ed i sepolcri si aprirono, e parecchi corpi di quelli che erano sepolti furono risuscitati. In questo atteggiamento uscirono dai sepolcri, e furono visti da parecchi che passavano in questo luogo, sulla strada di ritorno verso la città"» [3].

I riferimenti alla traduzione di Greber appaiono parecchie volte nelle pubblicazioni della Torre di Guardia, almeno fino al 1976, dopo di che hanno smesso di utilizzarla come fonte di riferimento. [4] Infine essi l’hanno ripudiata nel 1984.

Ma chi era realmente Greber? Johannes Greber era un prete cattolico nella Germania degli anni ‘20. Nel 1923, egli venne invitato da uno dei suoi parrocchiani ad un incontro di preghiera. Greber racconta ciò che gli accadde in quell’occasione:

«La preghiera era appena finita quando un ragazzo cadde in avanti crollando così improvvisamente da farmi sobbalzare […]. Dopo alcuni secondi, la parte superiore del suo corpo venne proiettata in verticale in una serie di soprassalti come se fosse tenuto da una mano invisibile, e rimase seduto con gli occhi chiusi».

Il ragazzo che Greber descrive era un medium e la riunione era una seduta spiritica. Attraverso il ragazzo, lo spirito rispose a parecchie domande di Greber, compreso il motivo per cui il cristianesimo non esercita più un'influenza sulle persone della sua epoca:

«Gli insegnamenti di Cristo non si trovano oramai più nella loro purezza originale e nella loro chiarezza nei documenti che sono giunti fino a voi. In quello che voi chiamate "Nuovo Testamento", numerosi paragrafi e interi capitoli sono stati omessi. Ciò che avete adesso sono delle copie mutilate […]. Anche l'ultima lettera dell'Apostolo Paolo, inviata a tutte le comunità cristiane, è stata distrutta. In questa egli spiegava minuziosamente certi passi nei suoi primi scritti che hanno dato luogo ad incomprensioni. Le sue spiegazioni erano in contrasto con numerose dottrine erronee che si sono infiltrate successivamente nella fede cristiana».

Più tardi, lo spirito che parlava attraverso il ragazzo si è identificato, precisando anche la natura della sua missione:

«Avete ragione di chiedermi chi io sia, perché è vostro primo dovere provare gli spiriti che vi parlano e assicurarvi che siano mandati da Dio […]. Vi giuro davanti a Dio che sono uno dei Suoi spiriti buoni, certamente uno dei Suoi spiriti più elevati, ma non rivelate ad alcuno il mio nome […]. Fin dai tempi del primo uomo, il mondo degli spiriti ha comunicato con l'umanità. Questo è vero sia per gli spiriti benevoli che per quelli cattivi […]. Il mondo degli spiriti, che è materialmente separato da voi, ha diversi modi di comunicare con voi attraverso i mezzi percettibili dai vostri sensi […]. Quando la Bibbia dice "Dio parlava", non era Dio che parlava, perché, è una regola, che Dio parla solamente per la mediazione dei suoi spiriti messaggeri».

Lo spirito invitò allora Greber ad informarsi ulteriormente sul mondo della comunicazione spiritica. Greber rispose a questo invito:

«Ciò che soprattutto mi conquistò - direi irresistibilmente - fu la logica convincente e il ragionamento tagliente di ciò che avevo appena ascoltato per la prima volta nella mia vita. Solo la verità poteva esercitare una così grande influenza su di me, un'influenza dalla quale non avevo il potere di sottrarmi anche se avessi voluto […]. Alla fine, decisi di seguire le istruzioni che avevo ricevuto (dallo spirito), anche se tuttavia ciò significava per me il dover affrontare il più grande sacrificio personale, ossia la perdita del mio incarico e di conseguenza del mio sostentamento».