00 23/02/2024 07:10
«Lascia lì il tuo dono davanti all altare, va prima a riconciliarti con il tuo fratello»

Fr. Thomas LANE
(Emmitsburg, Maryland, Stati Uniti)
Oggi, il Signore, parlandoci di quello che avviene nei nostri cuori, ci invita alla conversione. Il comandamento dice «Non ucciderai» (Mt 5,21), ma Gesù ci ricorda che vi sono altre forme per togliere la vita agli altri. Questo può accadere albergando nel nostro cuore un ira eccessiva verso il prossimo o non trattandolo con rispetto o insultandolo («imbecille», «rinnegato» cf.Mt5,22).

Il Signore ci invita ad essere `persone integre´; «Lascia lì il tuo dono davanti all altare, va prima a riconciliarti con il tuo fratello» (Mt 5,24), cioè che la fede che professiamo nella celebrazione liturgica dovrebbe influire sulla nostra vita giornaliera ed interessare la nostra condotta. Perciò, Gesù ci chiede di riconciliarci con i nostri nemici. Un primo passo nel cammino della riconciliazione è`pregare per i nostri nemici´, come Gesù richiede. Se questo ci risulta difficile, allora, sarebbe bene ricordare e rivivere, nella nostra immaginazione, la figura di Gesù morendo per quelli, verso i quali sentiamo fastidio. Se siamo stati gravemente offesi, preghiamo perché venga cicatrizzato il doloroso ricordo e per ottenere la grazia di poter perdonare. E, mentre preghiamo, chiediamo al Signore che retroceda con noi nel tempo e nel luogo dove è avvenuto l affronto sostituendola con il Suo amore- perché, in questo modo possiamo sentirci liberi per poter perdonare.

Ricordiamo le parole di Benedetto XVl, «se vogliamo presentarci davanti a Lui, dobbiamo anche metterci in cammino per incontrarci con gli altri. Perciò è necessario imparare la grande lezione del perdono; non lasciare annidare nel cuore il tarlo del risentimento, ma aprire il cuore alla magnanimità di saper ascoltare l altro, aprire il cuore alla comprensione, alla possibile accettazione delle sue scuse ed alla generosa offerta delle proprie».

Pensieri per il Vangelo di oggi
«Null altro ci rende più simili a Dio come quella di essere sempre disposti a perdonare» (San Giovanni Crisostomo)

«Che il Signore, in questa quaresima, ci dia la grazia di imparare ad accusare noi stessi, ciascuno nella propria intimità, pregando così: -Abbi misericordia di me, Signore, aiutami a provare vergogna e donami misericordia così potrò anch io essere misericordioso con gli altri» (Francesco)

«Fin dal discorso della montagna, Gesù insiste sulla conversione del cuore: la riconciliazione con il fratello prima di presentare un'offerta sull'altare, l'amore per i nemici e la preghiera per i persecutori, (...) il perdono dal profondo del cuore nella preghiera, la purezza del cuore e la ricerca del Regno. Tale conversione è tutta orientata al Padre: è filiale» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 2608)