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«Vieni e vedi»

Rev. D. Rafel FELIPE i Freije
(Girona, Spagna)
Oggi, Filippo ci dà una lezione impeccabile accompagnando Natanaele fino il Maestro. Si comporta come l amico che desidera condividere con l altro il tesoro appena scoperto: «Abbiamo trovato colui del quale hanno scritto Mosè nella Legge e i Profeti, Gesù, figlio di Giuseppe di Nazareth» (Gv 1,45). Immediatamente, con illusione, vuole condividerlo con gli altri, affinché tutti possano ricevere i suoi benefici. Il tesoro è Gesù Cristo. Nessuno come Lui può colmare il cuore dell uomo di pace e felicità. Se Gesù vive nel tuo cuore, il desiderio di condividerlo si trasformerà in una necessità. Da qui nasce il senso dell apostolato cristiano. Quando Gesù, più avanti, ci inviti a tirare le reti dirà a ognuno di noi che dobbiamo essere pescatori di uomini, poiché sono molti quelli che hanno bisogno di Dio, che la fame di trascendenza, di verità, di felicità... c è Qualcuno che può saziare pienamente: Gesù Cristo. «Soltanto Gesù Cristo è per noi tutte le cose ( ). ¡Felice l uomo che spera in Lui!» (Sant Ambrogio).

Nessuno può dare quello che non ha o non ha ricevuto. Prima di parlare del Maestro, è necessario aver parlato con Lui. Soltanto se lo conosciamo bene e ci siamo lasciati conoscere da Lui, saremo in condizione di presentarlo agli altri, così come fa Filippo nel Vangelo di oggi. Così come hanno fatto tanti santi e sante lungo la storia.

Frequentare Gesù, parlare con Lui come un amico parla al suo amico, confessarlo con una fede convinta: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d Israele!» (Gv 1,49), riceverlo spesso nell Eucaristia e visitarlo con frequenza, ascoltare attentamente le sue parole di perdono... tutto ci aiuterà a presentarlo meglio agli altri e a scoprire la felicità interiore che produce il fatto che molte altre persone lo conoscano e lo amino.

Pensieri per il Vangelo di oggi
«Al momento dell'immolazione [consacrazione], al suono della voce del sacerdote, i cieli si aprono ei cori angelici sono presenti nel mistero di Gesù Cristo. All'altare, il più basso si incontra con il più sublime, la terra con il cielo, il visibile e l'invisibile» (San Gregorio Magno)

«Il sorriso di una famiglia è capace di vincere questa desertificazione delle nostre città. Il progetto di Babele costruisce grattacieli senza vita. Lo Spirito di Dio, invece, fa fiorire i deserti» (Francesco)

«Il Figlio unigenito del Padre, essendo concepito come uomo nel seno della Vergine Maria, è Cristo , cioè unto dallo Spirito Santo, sin dall'inizio della sua esistenza umana, anche se la sua manifestazione avviene progressivamente: ai pastori, ai magi, a Giovanni Battista, ai discepoli. L'intera vita di Gesù Cristo manifesterà dunque come Dio [lo] consacrò in Spirito Santo e potenza (At 10,38)» (Catechismo della Chiesa Cattolica, nº 486)