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Maria apprende dall’Angelo che sua cugina è incinta e non resiste. Deve andare; non però a curiosare o a trovare conferme se quello che le ha detto l’angelo è vero, ma per aiutare sua cugina, che è anziana e incinta. Quando Dio abita veramente in te, non puoi fare a meno di dare il tuo aiuto, di alzarti, di andare. Sembra strano ma, quando incontri Dio, trovi la pace vera del cuore, ma perdi quella che noi definiamo una “vita tranquilla”. La prova di ciò è proprio Maria. Resta incinta per opera dello Spirito (cosa poco convincente per il tempo, e da giustificare al popolo a cui appartiene). Secondo le leggi doveva essere lapidata. E come spiegarlo a Giuseppe? Gli avrebbe creduto? Tanti problemi seri da risolvere per se stessa, e invece cosa fa? Parte per aiutare Elisabetta. Poi dovrà trovare un posto per far nascere Gesù, e non lo troverà; poi dovrà scappare in Egitto per difenderlo, e quindi ritornare su comando dell’angelo; e poi cercherà Gesù che si è perso, e poi starà dietro a un figlio che cammina più di un maratoneta. Insomma, altro che vita comoda e tranquilla. Ma nel “corri corri” non si è mai dimenticata dei bisognosi: a tutti faceva del bene e forse Gesù questo lo ha imparato proprio da lei. E noi? Siamo interessati solo ai nostri problemi, ripiegati su noi stessi non guardiamo più l’altro che cade sotto i pesi della vita. È vero, l’altro ci scomoda, e noi amiamo la vita tranquilla, dimenticando che spesso le soluzioni ai nostri problemi sono proprio nell’altro. Forse per questo Madre Teresa pregava dicendo: “Quando sono ammalata, mandami qualcuno da curare”. Qual è allora il segreto di Maria? Lei ci ha creduto fino in fondo. Sia così per noi.