00 27/11/2017 15:08
La Scrittura è tanto più credibile proprio perchè non tace delle manchevolezze di coloro che sono stati incaricati da DIo di guidare il suo popolo.

Pensa, se nei Testi sacri avessimo trovato solo una serie di virtù di tali guide, o se non avessimo avuto nessun elemento per ritenerli umanamente fragili come tutti gli altri, avremmo forse potuto avere molte obiezioni giustificate e comprensibili.
Mentre vediamo che con realismo e verità le Scritture ci fanno un quadro attendibile di quello che facevano e dicevano le persone preposte. Ciò che risalta è che siamo tutti peccatori e bisognosi di essere perdonati.

D'altra parte se essi avessero mentito o si fossero fatti passare per virtuosi, sarebbero presto stati smentiti da quanti li conoscevano. Quei testi infatti circolavano già durante la vita degli autori, e i loro destinatari avrebbero presto appurato se vi fossero state delle omissioni o delle inesattezze. Ciò vale per Pietro, per Paolo, per le grettezze di alcuni apostoli che si contendevano di essere i più importanti...

Insomma, proprio i particolari che tu hai ricordato, e cioè le debolezze dei protagonisti (tranne di Cristo), non nascoste ma palesate, e riconosciute da essi stessi, sono un elemento di maggiore credibilità dei testi sacri.

Per quanto riguarda il nome di Saulo Paolo non vedo in cosa abbia potuto mentire e a chi, considerato che i suoi sequestratori prima di considerarlo cittadino romano, certamente lo hanno dovuto controllare. E non erano tanto sprovveduti come si vorrebbe farli passare. Così come non erano sprovveduti gli innumerevoli lettori degli Atti degli apostoli che erano ben edotti degli usi romani, e se vi fosse stata qualche cosa di incredibile o di errato, avrebbero ben presto evidenziato la pecca.

In ogni caso sei libero di pensarla come preferisci. Penso di averti dato delle ragioni sostanziose per ritenere credibili questi Scritti, molto più di quanto appaiono gli scritti di coloro che si autocelebrano o che incensano gli altri per convenienza.