CREDENTI

Vegliare in preghiera

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    Ettore.87
    00 15/11/2017 15:14
    “Vegliate ed orate, affinché non cadiate in tentazione: ben è lo spirito pronto, ma la carne è debole” (Matteo 26:41)

    Dobbiamo imparare sia a vegliare sia ad orare. È bene vegliare. C’è pericolo ovunque. Un esercito in un paese nemico non si ri­po­sa nemmeno per un momento senza avere fissato dei picchetti di guardia, facendo ovunque attenzione contro il pericolo e segnalando istantaneamente ogni movimento ostile. Noi stiamo vivendo nel paese del nemico, e non possiamo trascorrere una sola ora senza vegliare. Ma vegliare non è sufficiente: perché non siamo in grado di proteggere noi stessi quando viene il pericolo. Abbiamo quindi bisogno di pregare, chiedendo a Dio di proteggerci. Come vegliare senza pregare non è sufficiente, ugualmente non lo è pregare senza vegliare. Dio vuole che usiamo i nostri occhi, aguzziamo la vista e gridiamo a Lui per chiedere aiuto. Non possiamo affermare che chiunque eserciti una professione di fede e successivamente cada sia insincero o ipocrita. Pietro non fu tale quando promise che non avrebbe mai rinnegato Cristo e che sarebbe morto con Lui. Egli amava Cristo, e desiderava essere sincero con Lui. Il suo spirito era onesto, ma era debole: e poiché si basava solamente su sé stesso, non fu in grado di resistere alle tentazioni. Se siamo veri credenti dobbiamo essere fedeli al Signore. Ma la sincerità non è sufficiente. “La carne è debole”, perciò abbiamo continuamente bisogno di riposarci su Dio per essere aiutati a rimanere veraci e fedeli. Se i giovani cristiani impareranno questa lezione, non cadranno così facilmente. Non importa quanto siano buone le intenzioni di un uomo, egli non sarà mai in grado di portarle a termine da solo. Nessuno di noi è buono come vorrebbe o come si sforza di essere: soltanto attraverso l’aiuto di Cristo ognuno di noi po­trà vivere un’esistenza autentica e nobile.
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    Credente
    00 28/05/2018 16:48
    La preghiera è un combattimento contro se stessi per permettere a Dio di poter combattere per noi.