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“Mi opprime il peso delle mie colpe, ma tu perdonerai i miei peccati” (Salmo 65:3)

Non sono poche le persone che confidano nel Salvatore per ottenere il perdono, ma che poi ricadono nella vecchia vita, cercando di farcela da soli. Ecco che, inevitabilmente, sopraggiunge per loro il fallimento di sempre. Udiamo il solito lamento: “Non posso andare avanti, sono così debole e tentato ... inoltre ci sono un’infinità di ostacoli”. È l’esperienza amara di molti, sintetizzata in queste poche parole: “Mi opprime il peso delle mie colpe”. Il salmista, qui, non vede nient’altro che il proprio io ed il peccato, in un alternarsi di sforzi, di lotte e di fallimenti. Non c’è da meravigliarsi, perché ha messo alla porta il Signore. Un credente non dispone di una forza maggiore sul peccato rispetto a quella che possiede uno che non è nato di nuovo. Per entrambi vale questo avviso: “...senza di me non potete fare nulla” (Giov. 15:5). Con la vita nuova subentrano affetti nuovi, diversi desideri e visioni, ma soltanto in Cristo possiamo fare ogni cosa. Consideriamo la veloce transizione dalla sconfitta alla vittoria. Il salmista non prende delle pause, non aspetta di sentirsi meglio. Egli guarda in alto, e istantaneamente riceve la vittoria e il soccorso. Nel momento stesso in cui il Signore arriva vi è una liberazione gloriosa. Guarda in alto, verso di Lui, con sicurezza. Grazie a Dio, non possiamo elevare un’invocazione migliore, con cui accedere alla porta del cielo: fare appello a Cristo è garanzia di vittoria. Non siamo capaci di elevare quella richiesta in un modo migliore di quando ci sentiamo disperati e sconfitti. Abbi l’audacia di mettere la tua mano tremante in quella del grande Autore della nostra salvezza. Alza lo sguardo a Lui, in modo sereno, ma risoluto: “Signore, io sono un Tuo figliolo, per quanto povero, sciocco, debole, pieno di peccato e circondato da problemi che non riesco a risolvere”. Gesù, allora, si chinerà su di te, stenderà la destra della Sua potenza, e ti dirà: “Non temere, ogni potestà m’è stata data in cielo e in terra. Ecco, io sono sempre con te”. Mano nella mano con Lui, la persona più debole può guardare in faccia le difficoltà, sicura di ottenere la vittoria. “Mi opprime il peso delle mie colpe, ma tu perdonerai i miei peccati”.