00 19/10/2017 11:59
Angelo.03, 17/10/2017 21.50:

Volendo applicare a un concilio i criteri di un congresso di partito, sappiamo che alla fine Costantino riuscì a ottenere la maggioranza. Con quali strumenti o stratagemmi o procedure? L’obiettivo dell’imperatore era ricondurre le varie fazioni a unità, poiché l’unità religiosa costituiva la premessa della sua politica. Il colpo di genio fu di gettare sul tavolo, dietro suggerimento dei vescovi suoi consiglieri, la carta vincente: Gesù Cristo venne definito homoousios, vale a dire della stessa sostanza, «consustanziale», al Padre, come ancora si recita nel Credo. Con l’aggettivo homoousios Costantino riuscì a ottenere quasi un plebiscito. Tranne Ario e due o tre vescovi, l’intero concilio, piuttosto affollato, approvò la sua proposta. Sappiamo però da Eusebio di Cesarea che, all’inizio, la maggioranza era più o meno dichiaratamente filoariana, per cui è legittimo chiedersi come abbia fatto l’imperatore a guadagnare quella quasi unanimità. È proprio ciò che mi stavo chiedendo. Come ha fatto? Grazie all’ambiguità di quell’homoousios.



TI ho già spiegato che rispondo quando ne ho il tempo.

Se i vescovi consiglieri di Costantino, gli suggerirono una definizione condivisa dalla maggioranza dei vescovi non fu certo una invenzione scaturita dal cilindro nè di Costantino nè di un singolo vescovo, ma una riflessione fatta appunto dai vescovi conciliaristi, dei quali quei vescovi consiglieri erano interpreti e di cui si fecero partavoce presso Costantino.
Quindi, il "colpo di genio" non fu di Costantino, che di argomenti teologici non era competente.
A prescindere se fu lui personalmente a riportare la proposta conciliativa, o se fu, più probabilmente lo stesso Osio da Cordova che lo aveva elaborato, sulla base delle argomentazioni emerse in quei mesi di discussione a Nicea, si ebbe una adesione plebiscitaria proprio perchè il punto di convergenza era quello e metteva d'accordo la quasi totalità degli intervenuti.

La maggioranza non era filoariana come si vorrebbe far sembrare , perchè se così fosse stato COstantino avrebbe appoggiato comunque la maggioranza, visto che il suo scopo era di comporre le controversie per la coesione della Chiesa in vista della coesione anche del suo impero. Ma fu Ario e le sue idee a risultare minoritarie nel Concilio, nonostante che successivamente Costantino, se fosse dipeso da lui, avrebbe rettificato le decisioni Conciliari, tant'è che si fece battezzare da Eusebio di Nicomedia, uno dei pochi sostenitori di Ario.
Ma non potè rettificare nulla perchè le decisioni del Concilio non erano state le sue, e nemmeno poteva decidere diversamente dopo il COncilio, ciò che rientrava nelle specifiche competenze dei vescovi.
Augias e Pesce esprimono delle conclusioni che sono loro opinioni e che non condivido.

D'altra parte dei fatti storici ognuno dà le proprie versioni e valutazioni. E certamente la vicenda del Concilio ha messo le ali alle più fervide immaginazioni, che non sempre rispondono alla realtà dei fatti e neppure alla logica .





[Modificato da Credente 19/10/2017 12:17]