00 02/05/2017 17:57
Esprimendo il concetto della "scommessa" in termini più "schematici" possiamo dire che  
secondo Pascal credere in Dio è una scelta conveniente, una scelta che ci tutela.

Infatti secondo lui, se si crede coerentemente, e Dio esiste, si ottiene IL PARADISO (premio infinitamente grande).
Se si crede, e Dio non esiste, non si guadagna nulla e non si perde nulla.
Se non si crede e Dio non esiste, si hanno le stesse conseguenze del caso precedente e,
se non si crede e Dio esiste, si va IN PERDIZIONE (punizione eterna).

Schematizzando, credendo si avrebbe l’infinitamente positivo (+∞) oppure una condizione neutrale (0),
mentre non credendo si avrebbe l’infinitamente negativo (-∞) oppure una condizione di neutralità (0).

La logica di Pascal suggerisce di credere comunque, nonostante tutto, per massimizzare i possibili benefici (+∞ anziché 0)
e limitare i possibili danni (0 anziché -∞).

Leggendo queste parole, sembra che Pascal abbia assolutamente ragione e che si potrebbe applicare al proprio credo la scommessa di Pascal credendo per una pura logica di convenienza o timore.

Ma molti si sono interrogati sulla validità di questo assunto di Pascal ed hanno individuato vari punti su cui vale la pena di riflettere.
Vediamo quali nei post seguenti:


[Modificato da Credente 06/05/2017 16:09]