00 04/12/2020 18:41

La coscienza.

Mai concetto fu più frainteso.
Il termine coscienza ha tanti significati, e questo fa capire quanto poco sappiamo di essa. Siamo così poco avvezzi a "guardarci dentro" che giudichiamo "normale" essere coscienti.

Occorre quindi preliminarmente chiarire di quale coscienza parlo, per non partire già nell'ambiguità.
1. La facoltà immediata di avvertire, comprendere, valutare i fatti che si verificano nella sfera dell'esperienza individuale o si prospettano in un futuro più o meno vicino.
2. Consapevolezza, capacità di valutare e giudicare.
3. valutazione morale del proprio agire, spesso intesa come criterio supremo della moralità
4. impegno, senso di responsabilità, serietà.
5. Personalità morale, spirito, mente.
6. Competenza, capacità, consapevolezza fondata su fattori educativi, tradizionali, storici e congiunta a un solido impegno.

La definizione che più si avvicina è la prima, anche se non esiste una definizione che calza esattamente alla coscienza che possediamo.
La prima definizione si avvicina ma non è esatta perché la coscienza non implica comprensione, che è una funzione cognitiva diversa, né tantomeno valutazione, altra facoltà cognitiva, né include cose future, ma esiste solo nel presente.
Cosa è dunque la coscienza che possediamo?
E' qualcosa che esiste nel presente, un atto di percezione pura dell'esistenza. Di cosa? Di qualsiasi cosa, e da questo vengono la maggior parte dei fraintendimenti.
Si confonde la coscienza con gli oggetti della coscienza. e quindi si pensa che indagare le capacità cognitive (comprensione, valutazione nel caso della definizione sopra) sia indagare la coscienza.
NON E' COSI.
Riconoscersi allo specchio è una facoltà cognitiva, non è indicatore di coscienza. Un computer dotato di intelligenza artificiale può inferire di essere una certa cosa, senza alcun problema. Ma non è cosciente.
La coscienza può essere rivolta a un pensiero senza essere il pensiero. Può essere rivolta a un'emozione senza essere l'emozione, oppure a una sensazione senza essere quella sensazione.
Può anche essere rivolta a sé stessa, a quella che gli orientali chiamano "pura consapevolezza", raggiungibile negli stati avanzati di meditazione o nel sonno profondo.
Come possiamo dunque sapere cosa sia la coscienza? Semplice, con la sperimentazione diretta. Noi siamo coscienti, ovvero non percepiamo solo qualcosa, ma siamo coscienti di percepire.
Senza coscienza non ci ricorderemmo neppure di aver fatto nulla, perché mancherebbe l'esperienza di quello che facciamo.

Non bisogna pensare che senza coscienza saremmo imbambolati e immobili, non è così. Possiamo agire senza coscienza con tutte le nostre capacità, dato che la nostra macchina biologica non ha bisogno della coscienza per operare nel mondo. Possiamo parlare, muoverci, operare compiti complessi agendo come automi. Esiste una droga che fa diventare zombie, ovvero senza consapevolezza. Le persone che l'assumono agiscono, parlano, fanno le cose che fanno sempre ma come automi. E finito l'esito della droga non ricordano nulla di quello che hanno fatto.
Senza bisogno di droghe, sperimentiamo continuamente l'agire senza coscienza, o consapevolezza: quando facciamo qualcosa sovrappensiero. Guidiamo per chilometri sognando a occhi aperti e infine ci ritroviamo a destinazione senza sapere come: la nostra macchina biologica ha operato autonomamente, senza o con pochissima coscienza.

Oppure facciamo una cosa "sovrappensiero" e poi neghiamo di averla fatta. Se ci facessero vedere un filmato dove la facciamo dovremmo accettare l'evidenza, ma allora diremmo che eravamo, appunto, sovrappensiero, che è un modo diverso di dire che non eravamo coscienti verso quel gesto.
La coscienza è il nostro io che sperimenta. Non è il pensiero, le emozioni, il corpo, il nostro io: è la coscienza. La nostra macchina biologica è un veicolo che ci trasporta in questo pianeta, ci consente di agire. Ma senza coscienza noi non esisteremmo, "io" non esisterebbe.
Saremmo degli automi biologici, dei computer che non fanno esperienza delle cose, che non "sanno" di esistere.
Senza la coscienza non esisterebbe la scienza, perché non ci sarebbe nessuno, a fare esperienza.
La coscienza è pura, nel senso che non ha giudizio, non ha pensiero: è la pura percezione, nel presente, dell'essere di qualcosa.
Io sento prurito, che è una sensazione che viene dalle cellule nervose, ma sono anche consapevole di sentire prurito, che è una cosa diversa.
Ma quindi cosa è la coscienza?

In realtà non lo sappiamo.
Chi dice che è una funzione cerebrale afferma una cosa arbitraria. Gli studi sulla coscienza sono tutti falsati dalla errata definizione di coscienza, dalla confusione della coscienza con cose diverse. Per questo esistono decine di studi che dicono uno l'opposto dell'altro, con uguale determinazione.
Si trovano così studi che inferiscono la coscienza dalla capacità di riconoscersi allo specchio, cosa assurda, con la conseguenza che esistono uccelli e pesci che sarebbero coscienti, e primati che non lo sarebbero.
Ci sono studi che collocano la coscienza nell'energia magnetica del cervello, qualunque cosa voglia dire, e altri che la collocano nei lobi parietali, oppure nel claustrum (vado a memoria, non sottilizzate).
Ci sono studi che presumono che la coscienza sia legata all'attività cerebrale, per cui non c'è coscienza quando uno non è in sé, ovvero è svenuto. Ma chi può dirlo che non vi è coscienza, ad esempio, nello stato di coma profondo? Le argomentazioni che si portano per "dimostrare" questo sono tutte arbitrarie. Ad esempio il fatto che non si ricordi, risvegliati dal coma, di essere stati coscienti non è una prova: infatti la facoltà della memoria è cerebrale, e non era attiva nel coma, mentre la coscienza opera sempre e solo nel presente, è consapevolezza del presente. Quando ricordiamo di essere stati coscienti esercitiamo la memoria, non la coscienza. La coscienza è sempre nel presente.

Per questa ragione non è possibile dimostrare che la coscienza derivi dalla materia, dal cervello. Dire che se il cervello non funziona non vi è coscienza è errato, intanto perché non abbiamo modo di verificare che non vi è coscienza, secondo perché non sappiamo misurare la coscienza.
Potremmo avere due persone davanti, parlare con entrambe e trovarle normali, e una delle due potrebbe essere un automa biologico senza coscienza, uno zombie.
Non riusciamo a dimostrare che una persona qualsiasi (tranne noi) è cosciente, come possiamo dirlo di una persona in coma?
Dire che è nel cervello perché quando il cervello non funziona o funziona male non si è coscienti, è come dire che i programmi televisivi sono prodotti dalla televisione perché quando si guasta non si vedono.

Ma allora la coscienza non è nel cervello?
Neanche questo possiamo affermare con certezza, ma ci sono indizi.
L'uomo ha riprodotto tutte le facoltà cerebrali, nei computer, con l'eccezione della coscienza.
Questo è un indizio, ad esempio.
Ci sono anche argomentazioni indirette, ad esempio il richiamo al rasoio di Occam: perché presumere che la coscienza non derivi dalla materia, aggiungendo quindi qualcosa di non necessario? Paradossalmente, invece, il rasoio di Occam dovrebbe farci dedurre la materia dalla coscienza: se siamo consapevoli solo del nostro essere consapevoli, ovvero se "conosciamo" solo ciò di cui siamo coscienti, perché ipotizzare una realtà oggettiva "fuori" di tale consapevolezza? Il rasoio di Occam dice proprio il contrario, a volerlo applicare rigorosamente.
Non è solo una speculazione filosofica, esistono teorie scientifiche che partono dalla coscienza per derivare tutto il resto, ad esempio l'IIT di Tononi (Integrated Information Theory)


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Se una persona è convinta che la sua coscienza coincida o sia una espressione del complesso dei neuroni che compongono il suo sistema cerebrale, e ciò fosse vero, avremmo tutte le ragioni per ipotizzare che il suo sistema cerebrale potrebbe essere il frutto di un cattivo assemblaggio che lo porta a tale convinzione sulla propria COSCIENZA. ---
Insomma si verificherebbe una situazione paradossale in cui la coscienza di quella persona, che sentenzia sulla natura della propria coscienza, non avrebbe alcuna credibilità.
[Modificato da Credente 02/02/2021 18:26]