00 01/01/2020 21:35
I compromessi politici (nascosti) della Torre di Guardia.

 

L'ASSOCIAZIONE DEI TESTIMONI DI GEOVA svizzera quando le vicende della seconda Guerra mondiale manifestarono l'urgenza di una difesa nazionale, fece stampare nella rivista "Trost" ("Consolazione", ora "Svegliatevi!") il seguente "Manifesto":

 


 

Traduzione del contenuto di questo manifesto:

 

 

 

"Ogni guerra piaga I'umanità di mali innumerevoli e provoca gravi scrupoli di coscienza a migliaia, perfino a milioni di persone. Questo è ciò che si può dire molto appropriatamente della guerra in corso, che non risparmia alcun continente e si combatte nell'aria, nel mare e sulla terra. Inevitabile che in tempi come questi si equivochi involontariamente e si sospetti volontariamente a torto, non solo sul conto di individui, ma anche su quello di comunità di ogni genere.


Noi Testimoni di Geova non facciamo eccezione a questa regola. Alcuni ci presentano come una associazione la cui attività finalizzata a distruggere "la disciplina militare, e segretamente a provocare o a invitare la gente ad astenersi dal prestare servizio, a disubbidire agli ordini militari, a violare i doverli del servizio o alla diserzione".

Una cosa del genere può essere sostenuta solo da chi non conosce lo spirito e I'operato della nostra comunità e, con cattiveria. cerca di deformare i fatti.

Noi asseriamo fermamente che la nostra associazione non ordina né raccomanda, né suggerisce in alcun modo di agire contro le prescrizioni militari, né questo pensiero è espresso nelle nostre adunanze e negli scritti pubblicati dalla nostra associazione. Non ci occupiamo per nulla di simili questioni. Il nostro compito è quello di dare testimonianza a Geova Dio e di proclamare a tutte le persone la verità. centinaia di nostri affiliati e simpatizzanti hanno adempiuto ai loro doveri militari e continuano a farlo. Non abbiamo mai avuto né mai avremo la pretesa di dichiarare che I'adempimento dei doveri militari sia in contrasto con i principi e gli scopi dell'Associazione dei Testimoni di Geova così come sono esposti nei suoi statuti.

 

 

Noi preghiamo tutti i nostri associati e amici nella fede impegnati nel proclamare il regno di Dio (Matteo z4:r4) di attenersi - come è sempre stato fatto finora - fedelmente e saldamente alla proclamazione delle verità bibliche evitando tutto ciò che possa dar adito a malintesi o addirittura interpretato come un incitamento alla disubbidienza verso le disposizioni militari.

Vereinigung Jehovas Zeugen der Schweiz Der Prd,sident: Ad. Gammenthaler Der Sekietàr : D. Wiedenmann

 

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La guerra come mezzo di offesa è sicuramente deplorevole e va avversata. Ma se invece si viene aggrediti, sia individualmente che collettivamente, diventa opportuno, se non addirittura doveroso, provvedere a DIFENDERE se stessi o coloro che ci sono affidati, con mezzi proporzionalmente adeguati. -------------- Sembrava a tanti e soprattutto ai tdg, fieri della loro NEUTRALITA', che la wt avesse sempre rifiutato il ricorso a qualsiasi mezzo non solo di offesa (condivisibile) ma anche di DIFESA . Mentre con questo post veniamo a scoprire una diversa realtà, che dovrebbe far ricredere i poveri tdg che hanno mantenuto davanti a sè una immagine dell'organizzazione non corrispondente a quanto gli veniva fatto credere per opportunismo. E cioè che a seconda delle circostante, l'organizzazione assumeva una pelle differente per non incorrere in spiacevoli conseguenze da parte dello Stato in cui si trova ad operare. Ecco perchè in alcuni stati si davano certe disposizioni, che non valevano per altri stati. Ma le norme se sono ritenute immorali dovrebbero esserlo in tutti gli Stati. Perchè allora la wt ha impedito a tanti di fare il servizio di leva e perfino quello civile che non implica l'uso di armi?