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(NON)C'ERA UNA VOLTA LA DISASSOCIAZIONE


Sul sito jw.org possiamo leggere un articolo dal titolo “Disassociazione, un provvedimento amorevole”. Eccone un'estratto:



“Tutti i componenti della congregazione possono mostrare amore basato sul principio evitando di parlare e di avere contatti con il disassociato (1 Cor. 5:11; 2 Giov. 10, 11). In tal modo sostengono la disciplina che Geova gli ha impartito tramite gli anziani. Inoltre possono dare più amore e sostegno ai familiari del disassociato, i quali soffrono notevolmente e non dovrebbero mai sentirsi esclusi dagli altri fratelli.”


In questo passaggio si dice chiaramente che Geova (tramite gli anziani) impartisce disciplina attraverso la disassociazione. Il conseguente ostracismo che la vittima dovrà subire è il diretto risultato di tale decisione “amorevole”, la quale ha lo scopo ultimo di far ritornare il peccatore sui suoi passi. Ebbene, tale provvedimento, secondo la WTS, trova la propria giustificazione nella Bibbia e pertanto è un comando di Geova. Ma è sempre stato così? 
Nella rivista “Svegliatevi” dell'8 gennaio 1947 troviamo una interessante critica circa la scomunica applicata dalla Chiesa romana. A pagina 27 leggiamo: 
“Ma la scomunica messa in atto dalla gerarchia come punizione e rimedio “medicinale” (Catholic Enciclopedia), NON TROVA ALCUN SUPPORTO IN QUESTE SCRITTURE (quelle usate dalla chiesa per giustificare la scomunica, ndr). Infatti è DEL TUTTO ESTRANEA agli insegnamenti biblici.”

L'articolo prosegue tra riferimenti storici e critiche riguardo le abitudini pagane della Chiesa cattolica. Insomma, nel 1947 i TDG non solo non applicavano la scomunica ma erano fortemente contrari a tale procedura che definiscono estranea alla Bibbia. Allora, come si spiega che oggi la disassociazione (che nella pratica è peggiore della scomunica) trova invece pieno supporto nella scrittura, tanto da diventare disciplina impartita da Geova? La Bibbia non è cambiata dal 1947, perciò come si spiega questo stupefacente cambio di rotta da parte dell'organizzazione americana? Un tdg risponderebbe che la luce progressiva fa si che l'intendimento si evolva nel tempo. Ma ci si può davvero accontentare di una simile risposta? Non si è trattato di cambiare qualche dettaglio, ma di un vero e proprio capovolgimento dottrinale, passando da un'aspra critica verso la scomunica applicata dalla Chiesa a una ferma convinzione che demolire i rapporti familiari e affettivi di una persona sia la volontà di Geova. 
La questione può essere posta in questi termini: se lo schiavo fedele e discreto non riceve ispirazione da Dio e non è infallibile, la luce progressiva da dove viene? Geova ha forse deciso che fino al 1947 la scomunica/disassociazione era sbagliata mentre da quel momento in poi andava applicata? Come si è passati dal considerare tale pratica sbagliata e “del tutto estranea” alla Bibbia, al considerarla un amorevole provvedimento disciplinare impartito da Geova? 
A quanto pare la WTS utilizza, a seconda dei momenti storici e delle esigenze, diversi passi biblici per giustificare o condannare una determinata pratica, senza alcun riguardo per la coerenza e nessun rispetto per l'intelligenza dei suoi adepti, i quali spesso non hanno idea delle capriole interpretative che la loro organizzazione ha realizzato nel corso degli anni.