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Attribuire significato ad un insieme di simboli e determinare il significato dell’insieme, sono un processi intellettuali che richiedono intelligenza
Questa legge può essere dedotta da AE 2.
Abbiamo ora definito i cinque livelli (statistica, sintassi, semantica, pragmatica e apobetica) sui quali l’Informazione Universale opera. Usando LSI-4d possiamo fare la seguente generale osservazione: questi cinque aspetti sono rilevanti sia per il mittente che per il ricevente.
Origine dell’informazione: LSI-4d descrive la nostra esperienza di come ogni informazione viene in esistenza. Primo, attingiamo da un insieme di simboli (caratteri) che sono stati definiti secondo il LSI-4a. Poi utilizziamo un simbolo dopo l’altro per creare unità di informazione (come parole, frasi). Questo non è un processo casuale, ma richiede l’applicazione di una intelligenza. Il mittente ha la conoscenza della lingua che sta usando e conosce quali simboli gli servono per creare il significato che vuole trasmettere. In seguito, la connessione tra ogni simbolo dato e il significato non originariamente determinato dalle leggi della fisica e dell’energia. Per esempio, non vi è assolutamente nulla di fisico delle lettere “c, a, n, e” che necessariamente le causò ad essere associate con l’animale di compagnia (appunto il cane).
Il fatto che ci siano altre parole per indicare “cane” nelle altre lingue dimostra che l’associazione tra una parola e il suo significato è mentale invece che fisica/energetica. In altre parole, l’originale la nascita dell’informazione è un processo intellettuale.
LSI-5
Possiamo formulare le seguenti leggi dell’informazione grazie alle Asserzioni Empiriche AE 13, AE 14, AE 15, AE 16, AE 17
Quando l’attributo pragmatico dell’IU è espressa nel mondo materiale, richiede sempre un macchinario.
LSI-5a
Informazione universale e potere creativo sono richiesti per la progettazione e la costruzione di tutti i macchinari.
LSI-5b
L’esistenza di un macchinario funzionante significa che per forza l’informazione universale sta influenzando, o ha influenzato, il mondo materiale.
LSI-5c
Macchinari, una volta costruiti operano esclusivamente all’interno delle leggi fisico-chimiche della materia.
LSI-5d
I macchinari causano la materia a funzionare in modi specifici, e con consistenza producono risultati mai raggiungibili da soli processi chimici-fisici non guidati.
LSI-6
La quantità di IU esistente immagazzinata in un medium materiale non aumenta mai nel tempo tramite processi puramente chimici fisici, ma è sempre ridotta nel tempo da processi chimici fisici non guidati.
Per un maggior approfondimento su questo punto leggere il nostro articolo “Introduzione all’Anti Evoluzionismo Parte 1”.
Infine facciamo tre constatazioni che hanno un’importanza fondamentale
Constatazione C1: macchinari tecnici e biologici possono immagazzinare, trasmettere, decodificare e tradurre informazione senza conoscerne il senso e lo scopo.
Constatazione C2: l’informazione è il fondamento immateriale per tutti I sistemi tecnologici e biologici.
Vi sono numerosi sistemi che non posseggono la loro propria intelligenza ma tuttavia possono trasferire o immagazzinare informazione o dirigere dei processi. Alcuni di questi sistemi sono inanimati (es. computer collegati alla rete, processi di controllo in industrie chimiche, sistemi automatici di produzione, strutture per il lavaggio dell’autovettura, robots); altri invece sono animati (es. processi delle cellule controllati dall’informazione, o la “Danza dell’ape”).
È importante riconoscere che l’informazione biologica differisce dall’informazione generata dall’uomo in tre punti essenziali:
1) Nei sistemi viventi troviamo la più alta densità di informazione conosciuta (per maggiori informazioni p.271-290 Without Excuse).
2) I programmi nei sistemi viventi ovviamente mostrano un altissimo livello di sofisticatezza. Nessuno scienziato può spiegare il programma che produce un insetto che sembra come una foglia appassita. Nessun biologo comprende il secreto di un orchidea che è formato, colorato, e ha lo stesso odore di una vespa femmina. Noi siamo capaci di pensare, provare emozioni, desiderare, credere e sperare. Siamo in grado di maneggiare una cosa tanto complessa come il linguaggio, ma siamo spaventosamente lontani dal comprendere come il processo di controllo dell’informazione sviluppi il cervello nell’embrione. L’informazione biologica mostra una sofisticatezza che è incomparabile a quella umana.
3) Quasi tutti le ingegnose idee e programmate che troviamo in organismi viventi sono difficilmente, o al meglio solo parzialmente, capiti da noi tutti. Fare una replica è impossibile.
Constatazione C3: L’immaganizzamento e la trasmissione dell’informazione necessita un medium materiale.
Immagina dell’informazione scritta su una lavagna. Adesso cancella la lavagna con uno straccio. L’informazione è sparita, anche se le particele del gesso sono rimaste. Il gesso in questo caso era il necessario (medium) materiali, ma l’informazione era rappresentata dalla disposizione articolare delle particelle, e questa disposizione non si è formata per caso, ebbe infatti un’origine mentale.
La stessa informazione sarebbe potuta essere immagazzinata con segnali di fumo tramite la particolare disposizione di nuvole di fumo, nella memoria di un computer, allineando delle rocce che formando così l’alfabeto morse. Detto questo è chiaro che la quantità o il tipo di materia su cui essa risiede non è la questione. Anche se l’informazione richiede un substrato materiale per l’immagazzinamento e la trasmissione, l’informazione non è una proprietà della materia. Allo stesso modo, l’informazione risedente negli essere viventi è presente nella molecola del DNA (e nell’RNA), ma non è una proprietà inerente della fisica e della chimica del DNA come non lo era il messaggio sulla lavagna (che non era una proprietà intrinseca del gesso).