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75- Provvidenza o Previdenza?

BESSARIONE

Fu discepolo di Macario, fondatore di Scete, e visse nel IV secolo.


Un giorno l'abate Bessarione camminava lungo la riva del mare insieme al suo discepolo il padre Dula.

Ad un certo punto questi ebbe sete e manifestò a Bessarione il suo desiderio di dissetarsi.

L'abate gli ordinò di bere l'acqua del mare e quello obbedì. Per intervento divino l'acqua da salata divenne dolce.

Mentre il padre Dula si affrettava a riempire la borraccia, Bessarione lo riprese dicendo: <>.

Quello rispose che forse, lontano da lì, avrebbe avuto ancora sete.

Ma l'abate replicò dicendo: <>.


*** Si possono scorgere sullo sfondo alcuni riferimenti biblici, come spesso accade in questi racconti, impregnati di Parola di Dio, anche quando non la citano espressamente.

Il primo accenno è all'episodio della manna nel deserto, quando Mosè proibì agli Israeliti di accaparrarsi una doppia razione di manna, facendola avanzare per il giorno dopo, ma permise di raccogliere solo la porzione quotidiana (Esodo 16,19-21).

Con questo si collega la domanda del padre nostro nella quale Gesù insegna a chiedere: “Dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano” (Luca 11,3).

Gesù, inoltre, raccomanda ai suoi discepoli “di non preoccuparsi del domani, perchè il domani si preoccuperà di se stesso. Basta a ciascun giorno la sua pena” (Matteo 6,34).

E' questa stessa fiducia incondizionata nella Provvidenza di Dio, che Bessarione raccomanda al suo discepolo ansioso.

Dio era intervenuto operando il prodigio dell'acqua salata divenuta potabile, e lo stesso Dio sarebbe intervenuto ancora in qualunque altro momento e luogo.

Noi credenti (?) di oggi siamo troppo preoccupati per il nostro futuro, per la nostra vecchiaia e per l'avvenire dei figli.

Sulle nostre insicurezze proliferano varie forme di Previdenze e Assicurazioni sociali. Ad esse ci affidiamo, mentre, senza confessarlo apertamente, diffidiamo della Provvidenza.

Ma le Previdenze e le Assicurazioni intervengono quando il danno è già compiuto, con un rimedio solo esteriore e materiale, la Provvidenza, invece, o previene il danno stesso, o, se lo permette, lo rende utile alla nostra crescita rafforzandoci e rigenerandoci interiormente.

La nostra “assennata” prudenza umana ci suggerisce di mettere una + dove il vangelo raccomanda di mettere una “o” (“aut...aut”), perchè “di tutte queste cose si preoccupano i pagani” (Matteo 6,32).