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83- LA BIBBIA "IN BELLA VISTA"

Il beato Epifanio disse anche:
< Infatti il solo fatto di guardare il libro della Bibbia, indebolisce la nostra inclinazione al peccato ed accresce l'attrazione verso la santità>>.


*** Nulla di feticistico o di magico in queste parole, ma una incontestabile verità: il Libro sacro, nella sua “fisicità e materialità”, è il segno della Parola di Dio in esso contenuta.

Potremmo chiamarlo, senza timore di esagerare, la “specie” cartacea della Parola, per analogia con la “specie” eucaristica del pane e del vino o con le altre “materie” sacramentali.

La Bibbia è il segno o “sacramento” della divina Parola o del Verbo, che è lo stesso Figlio di Dio, il quale, prima di incarnarsi nella carne umana, si è, in certo senso, “incarnato” nella parola umana, facendosi Scrittura Sacra.

E non è certo una esagerazione, affermare ciò.

L'esagerazione è piuttosto quella di “degradare” in modo sacrilego le nostre Bibbie casalinghe, a libri come tutti gli altri, da lasciare ammuffire sugli scaffali polverosi delle nostre piccole o grandi biblioteche, senza la dovuta riverenza e venerazione.

Il Concilio Vaticano II parla della “duplice mensa” del Pane eucaristico e del Pane della Parola, mettendo sullo stesso piano Bibbia ed Eucaristia.

La Santa Messa è appunto composta, in modo paritario, da Liturgia della Parola e Liturgia Eucaristica, e l'Evangeliario viene solennemente deposto sul leggio, e con esso si fa una solenne benedizione, come avviene per la benedizione eucaristica.

Purtroppo non sempre l'atteggiamento dei cristiani verso i Libri sacri, corrisponde alla venerazione che la chiesa dedica loro.

Forse i musulmani ci superano in questo campo, perchè nutrono una scrupolosa riverenza verso il Corano, al punto che fanno la massima attenzione affinchè neppure un piccolo frammento di carta, contenente qualche sacro versetto, possa essere trattato in modo improprio e venire quindi “profanato”.

Ritornando all'affermazione del vescovo Epifanio, sulle proprietà “terapeutiche” della semplice vista delle Sacre Scritture, dopo aver chiarito come non vi sia nulla di feticistico o di magico nelle sue parole, chiediamoci perchè il solo “guardare” il Libro sacro, senza ancora aver letto, possa tanto giovare all'anima.

Il motivo è semplicissimo: la vista di quel Libro diventa un “promemoria” di una delle Verità più fondamentali della fede cristiana: il Dio in cui crediamo è “un Dio Parlante”. Quel Libro, che contiene la sua Parola, ne è il segno più evidente.

Non è un idolo, che non vede, non sente e non risponde (Salmo 115,5; 135,16), come gli idoli di pietra, di legno, o di metallo, costruiti dalle mani dell'uomo.

Non è un'idea raffinata o un concetto sublime, elaborato dalla testolina umana, né è una impersonale Energia o Anima del Cosmo o il “dio spray” di cui parlava il papa Francesco in una omelia.

Niente di tutto ciò.

Il Dio della Bibbia è il Dio Vivente (“El chai”, nell'ebraico), il Dio Personale, anzi, Tripersonale, che ha voglia di intrattenersi in un lunghissimo dialogo con l'uomo, attraverso le centinaia di pagine di quel Libro.

La Sua Parola, che è lo stesso Figlio di Dio, la stessa Parola con la quale ha creato i cieli e la terra, è contenuta in quelle Sacre Pagine.

Il credente, che le abbia sempre “a portata di vista”, prima ancora che a portata di mano, si ricorderà con Chi ha a che fare, non potrà dimenticare che il Dio Vivente Tripersonale lo interpella ad ogni istante attraverso quelle pagine, non per condannarlo ma per salvarlo.

Quel promemoria, “a portata di vista”, gli ricorderà che questo Dio gli ha inviato una meravigliosa “Lettera d'Amore”, come i padri e i santi chiamavano la Bibbia, e che le innumerevoli parole in essa contenute, “son tutte Parole d'Amore”.

Ecco perchè, in conclusione, sarà un ottimo espediente, “intronizzare” la propria Bibbia in una posizione centrale della casa o della stanza, prima di statuette e ammennicoli vari, in modo che, secondo il suggerimento di Epifanio, “il solo fatto di guardare il libro della Bibbia, indebolisca la nostra inclinazione al peccato ed accresca l'attrazione verso la santità”.

Sia detto fra parentesi, perchè ognuno è libero di crederci o meno, ma una delle raccomandazioni che la Madonna di Medjugorje va ripetendo da anni con insistenza, è proprio quella di "mettere la Sacra Scrittura in un posto ben visibile della casa".
E' una interessante coincidenza.