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Per i giudei vigeva il comando, secondo la legge mosaica, di non mangiare carni sacrificate e il sangue.
Il mangiare carne sacrificata agli idoli era considerata dagli ebrei osservanti della legge, una partecipazione al sacrificio fatto ai demoni, il sangue era considerato la sede della vita dell'animale e quindi si riteneva che mangiandone avvenisse una appropriazione del carattere bestiale di quell'animale.

Il Concilio di Gerusalemme ribadisce questa norma ma subito dopo s.Paolo nelle sue lettere ne precisa il motivo ed i limiti, che ci permette di comprendere con esattezza perchè fu mantenuta tale legge mosaica e ci permette di capire se tale regola ha una validità permanente oppure contingente.